IL PUNTO – VOLA IN TESTA IL PORTOGRUARO DI CALORI

Numeri e curiosità. La Spal inguaia il Taranto, il Verona obbliga la Ternana alla prima sconfitta. Vittoria numero uno per Andria e Marcianise.

Quindici reti in otto partite (aspettando il recupero tra Foggia e Ravenna del 30 settembre, rinviata per la tragica scomparsa dell’attaccante dei romagnoli Filipi avvenuta nella tarda serata di venerdì), quattro in meno di una settimana fa (la media è di poco inferiore alle diciassette marcature), il secondo peggior bottino stagionale secondo solo a quello dell’esordio quando i gol furono appena nove. A propoisto: è la giornata dei numeri nove, i bomber di razza per intenderci, quelli su cui la maggior parte delle formazioni ripongono i propri sogni di gloria all’inizio dell’estate. Più della metà delle realizzazioni porta la loro firma, cinque delle quali decisive: Maccan, per l’1-0 con cui l’Andria regola il Cosenza al “Degli Ulivi”, che approfitta di un errore macroscopico in ripiegamento di Chianello mentre sono Marchi e Bocalon a confezionare il quarto successo consecutivo (terzo esterno su tre) del Portogruaro, privo di Altinier, a Lanciano; a Verona tocca a Selva e Farias in pieno recupero dare il primo dispiacere stagionale alla Ternana di Baldassarri rilanciando così i giallobù verso i piani alti della classifica. Le altre marcature dei pari ruolo portano la firma di Bazzani (Spal, per il primo dei due gol con cui i ferraresi hanno espugnato Taranto), Zizzari (Pescara, primo gol stagionale del re dei bomber di Lega Pro della scorsa stagione, per il momentaneo vantaggio nel derby di Giulianova), Poziello (Marcianise, prima rete dei campani a Potenza) e Innocenti (Taranto, con la complicità del palo e di Iraci, inutile ai fini del risultato finale).

Da sottolineare che, escluso Marchi, già andato a segno alla seconda giornata, per otto su nove dei sopracitati attaccanti si tratta dell’esordio assoluto nella classifica marcatori. Solo quattro i gol dei centrocampisti: al trequartista Centi (Spal, autore dello 0-2 parziale in Puglia), si sommano le realizzazioni dell’esterno Nardini (decisivo nell’1-0 con cui la Reggiana ha sconfitto la Cavese al “Giglio”), di Della Ventura (Marcianise, per il definitivo 0-2 in Lucania) che con un pallonetto da quasi cinquanta metri ha beffato inesorabilmente il portiere del Potenza Gragnaniello e di De Angelis (Pescina, per il primo dei due gol con cui ha sconfitto il Rimini, complice anche una deviazione di un difensore romagnolo). Una sola la rete proveniente dai difensori: la sigla il centrale Garaffoni che, a gara ormai conclusa, sigla il gol decisivo per il pareggio del Giulianova contro il Pescara. Da segnalare la seconda autorete stagionale: dopo quella di Viviani del Taranto tocca in questa giornata a Catacchini del Rimini (per il 2-0 finale di Avezzano e la conseguente prima vittoria dei marsicani in campionato).

Aldilà di come finirà la gara dello “Zaccheria” di Foggia, la giornata sarà ricordata per il minor numero di incontri terminati in parità, appena uno (il derby tra Giulianova e Pescara, finale 1-1) a fronte di quattro vittorie interne (eguagliato il record di domenica scorsa, la prima stagionale per Pescina, Andria e Verona e la seconda consecutiva per la Reggiana) e tre vittorie esterne (la terza di fila per il Portogruaro a cui si somma il primo sigillo lontano da casa per Spal e Marcianise).

Taranto-Spal (finale 1-2) è stata la gara con più reti del girone B di Prima Divisione, Verona-Ternana (2-0), Lanciano-Portogruaro (0-2), Pescina-Rimini (2-0) e Potenza-Marcianise (0-2) le vittorie con il maggior numero di reti di scarto. Due le espulsioni (dopo le tre di domenica scorsa): Mengoni del Pescara e Giorgetti dell’Andria (pugliesi che in cinque giornate hanno raccolto ben cinque rossi). Soltanto un rigore assegnato, a Giulianova per i padroni di casa sullo 0-0, parato dal portiere pescarese Pinna a Croce al suo secondo errore stagionale dopo quello di Foggia tre settimane fa.

Dopo cinque giornate la Ternana viene agganciata in testa alla classifica dal Portogruaro mentre, dopo le vittorie di Andria e Marcianise (a cui pare aver giovato il cambio di allenatore avvenuto in settimana), nessuna squadra ha zero punti e tutte hanno vinto almeno una partita ad esclusione della Cavese (quattro pari e una sconfitta per i metelliani).

Salgono a dieci le squadre che hanno perso l’imbattibilità tra le mura amiche: dopo Andria, Portogruaro, Lanciano, Reggiana, Marcianise, Giulianova, Spal e Pescina è toccato a Taranto e Potenza capitolare inesorabilmente; fuori casa ancora senza sconfitte Spal, Pescara, Giulianova, Verona, Foggia, Ravenna, Lanciano e la neocapolista Portogruaro. Proprio i granata allenati da mister Calori sono alla loro quarta vittoria consecutiva e, al pari di Ternana, Andria e Marcianise, non hanno mai pareggiato.

A Lanciano va in scena il delitto perfetto: privi di Sansone, Masini e Zetulayev i padroni di casa con due topiche clamorose consegnano tre punti fondamentali al Portogruaro che aggancia la Ternana in vetta e si gode un avvio di campionato impressionante in attesa di sfidare le favorite del girone. Ci pensano Marchi e Bocalon in un turno disastroso per i rossoneri di casa che dopo due pareggi esterni consecutivi tornano tra le mura amiche nella maniera peggiore. Se i ragazzi di Calori sorridono quelli di Baldassarri conoscono il primo dispiacere dell’anno: la sconfitta di Verona potrebbe lasciare qualche segno anche se i padroni di casa hanno disputato una grande partita. Si rilancia la Spal che approfitta di una settimana a dir poco convulsa del Taranto (in riva allo Jonio via il direttore sportivo, passaggio definitivo delle quote di maggioranza da Blasi a D’Addario che è divenuto unico presidente dei pugliesi e non per ultimo mister Braglia che manda i giornalisti da una parte mentre la squadra si allena da un’altra per nascondere la squadra nella consueta seduta del giovedì) e può ora dare una scossa importante e positiva al proprio campionato: quattro punti tra Cava e Taranto prima di partire erano un sogno anche per i più ottimisti viste le precedenti prestazioni. Si aspettano conferme già domenica prossima per sconfiggere anche la sindrome del “Mazza” che dura ormai da troppo tempo. Piccolo passo in avanti del Pescara, sempre a ridosso delle battistrada, con un pareggio importantissimo a Giulianova, bene la Reggiana che si porta per la prima volta in stagione in piena zona playoff grazie a Nardini mentre in coda vincono Andria, Marcianise (vittoria che costa la panchina al tecnico del Potenza Capuano) e Pescina, accorciando ancor di più la classifica e rendendo, se possibile, ancor più stuzzicante e indecifrabile il girone.

Tra sette giorni big-match assoluto al “Benelli” di Ravenna tra i padroni di casa e il lanciatissimo Verona di Remondina. Difficile da inquadrare la sfida di Taranto tra i padroni di casa e l’imprevedibile Reggiana: da una parte una squadra troppo brutta per essere vera come quella vista contro la Spal che non può fallire ancora, dall’altra una truppa che in silenzio sta scalando la classifica e che sta trovando in Temelin e Saverino uomini rinati dopo l’opaca parentesi a Cremona. Al “Liberati” di Terni, la capolista Ternana affronterà lo scorbutico Foggia che avrà anche il pensiero al recupero di tre giorni dopo contro il Ravenna e vorrà certamente rivalersi dopo la sconfitta patita nel posticipo del “Bentegodi”. L’altra capolista Portogruaro riceverà invece il Giulianova di Bitetto, in un match che si preannuncia spettacolare per la naturale predisposizione delle due squadra ad attaccare; in tutto questo potrebbe approfittarne il Pescara impegnato all’”Adriatico” contro l’Andria chiamata a sua volta a trovare continuità dopo la vittoria contro il Cosenza. Anche la Spal cercherà in tutti i modi di portare a casa punti pesanti contro il Potenza, in crisi, che si presenterà a Ferrara con il nuovo allenatore, per inserirsi nelle zone alte della classifica. Completano il quadro Cosenza-Lanciano (ospiti sotto esame quanto i padroni di casa e potrebbe prevalere la paura di perdere), Rimini-Cavese (con i romagnoli sin qui discontinui e alla ricerca dei primi tre punti al “Neri” e i blufoncé ancora senza vittorie) e Marcianise-Pescina in una sfida salvezza in cui nessuna delle due può permettersi passi falsi.