SPAL, L’ATTACCO C’E’

SPAL (4-3-2-1): Capecchi; Bortel (dal 1′ st Lorenzi), Ghetti, Zamboni, Cabeccia; Schiavon, Bedin Cazzamalli (dal 17′ st Quintavalla); Rossi, Bracaletti (dal 5′ st Cipriani); Bazzani. A disp.: Ioime, Licata, Marongiu, Laurenti. All.: Notaristefano.
REGGIANA (4-2-3-1): Tomasig; Girelli, Stefani, Zini, Mei; Viapiana, Saverino; Nardini, Alessi (dal 21′ st Maschio), Andersson (dal 32′ st Rossi), Ingari. A disp.: Manfredini, Ferrando, D’Alessandro, Ferrari, Eusepi. All.: Dominissini.

ARBITRO: Bietolini di Firenze.
Assistenti: Raimondi e Armellin.
MARCATORI: 18′ pt Viapiana (R); 29′ st Cipriani (S).
AMMONITI: Bazzani (S), Viapiana (R) e Alessi (R).
NOTE: giornata grigia e tipicamente autunnale, terreno in pessime condizioni. Spettatori 3.200 circa, (paganti 1.319, più 1.937 abbonati, per un incasso globale di 31.000 euro circa).
Angoli: 6 a 1 per la Spal. Recupero: pt 1’, st 4’.

 

LA CRONACA. I biancazzurri rimontano la Reggiana e finisce 1-1. A tratti si vede la mano di Notaristefano ma preoccupa la condizione fisica anche se il rigore era netto e il match era ancora sullo zero a zero. Le buone notizia arrivano dalla coppia Bazzani-Cipriani

FERRARA – Al Paolo Mazza va in scena un classico del campionato di Prima Divisione: ospite dei biancoazzurri è infatti la Reggiana, in un derby il cui primo confronto risale ormai a oltre mezzo secolo fa; dal 1945 a oggi, in sessanta precedenti, la Spal ha avuto ragione dei granata diciannove volte, dodici delle quali in casa, a fronte di diciassette pareggi e ventiquattro affermazioni ospiti. Negli ultimi otto confronti soltanto una volta (nel campionato 2005/2006) la Reggiana ha sbancato Ferrara. Gara particolare anche per Egidio Notaristefano, all’esordio sulla panchina biancoazzurra: un anno fa, stesso giorno e stessa ora si trovava ancora una volta seduto sulla panchina dell’impianto ferrarese ma quella volta era alla guida del Novara. Formazioni che presentano diverse novità rispetto a quelle annunciate alla vigilia: nella Spal si contano le assenze di Centi, Migliorini e Meloni (tutti recuperabili per la prossima trasferta), Bazzani è confermato al centro dell’attacco con Rossi e Bracaletti a supporto. Solo panchina per Cipriani non ancora al meglio dopo l’infortunio che lo aveva reso indisponibile per la gara di Verona di domenica scorsa. Sulla sinistra torna titolare Cabeccia che prende il posto del giovane Licata. Confermato Ghetti al centro della difesa con Bortel nella ormai canonica posizione di terzino destro e Lorenzi ancora una volta relegato in panchina. Nella Reggiana torna Paolo Rossi (omonimo dello spallino) al rientro dopo le due giornate di squalifica e trova spazio nei diciotto, fuori Mallus, Romizi e Morelli per infortunio e l’ex di turno Temelin, influenzato, Ingari unica punta con Andersson (preferito a Maschio) a sinistra e Nardini a destra a supporto.
Al terzo minuto, prima conclusione della partita per mano degli uomini di Dominissini con Andersson che ci prova dalla lunga distanza su errore di Bortel in fase di disimpegno, palla altissima accompagnata dai sonori fischi del pubblico locale. Sesto minuto, episodio da moviola in piena area granata con la Spal che chiede un sacrosanto calcio di rigore per fallo di mano di Zini su rovesciata ravvicinata di Ghetti: l’arbitro è a due passi ma non se la sente di considerare volontario l’intervento del centrale reggiano e, sbagliando, fa proseguire. Partono bene i biancoazzurri che, rispetto alle ultime uscite interne, dimostrano maggiore compattezza tra i reparti e cercano sovente di giocare palla a terra e di sfruttare al meglio le corsie laterali. Al diciottesimo, per la settima volta stagionale, sono però gli ospiti ad andare in vantaggio.

L’azione inizia da un calcio d’angolo di Schiavon battuto malissimo dalla destra che da modo a Stefani di liberare, Cabeccia recupera ma sbaglia il cross che termina sui piedi di Saverino lesto a lanciare Ingari: la punta ospite si fa tutta la corsia di destra indisturbato, Bedin prova a frapporsi ma senza risultati e il numero nove granata serve Viapiana che da venticinque metri lascia partire un bolide che si stampa prima sul palo alla sinistra di Capecchi e poi si infila in rete: gol straordinario quanto imparabile, Reggiana in vantaggio, Spal colpita a freddo nella mente e nell’orgoglio. La partita non è troppo bella, anzi, non si contano i passaggi sbagliati ora da una parte, ora dall’altra anche se il centrocampo ferrarese si dimostra in palese difficoltà contro la verve di Andersson sulla sinistra e l’ottima regia di Alessi a cui si aggiunge un Viapiana in mezzo al campo formato gigante. Minuto ventisette la Spal si fa vedere per la prima volta dalle parti di Tomasig: sugli sviluppi di un calcio d’angolo ribattuto dalla destra, Rossi recupera la palla e la scodella in mezzo per l’accorrente Bazzani che anticipa Mei ma di testa non riesce a imprimere alla sfera quella forza necessaria per spedirla direttamente nell’angolino. Occasione Spal. I padroni di casa soffrono dannatamente sulla fascia destra dove Bortel è in grande difficoltà, riuscendo a sbagliare anche i passaggi più elementari, la Reggiana per fortuna non sfrutta a dovere questa mancanza da parte dei ferraresi preferendo attaccare per le vie centrali dove Ghetti e Zamboni però non si fanno mai sorprendere. La prima frazione scivola via sino a quando a due minuti dal termine, su ennesimo errore di Bortel in fase di copertura, Viapiana servito perfettamente da Andersson dalla sinistra lascia partire un altro bolide che Capecchi alza in angolo compiendo un intervento determinante. Dalla seguente bandierina è ancora Andersson a mettere il pallone sulla testa di Ingari che tutto solo da ottima posizione spreca tutto e manda la palla sopra la traversa. Si va al riposo con i granata in vantaggio e la Spal in grande confusione, il pubblico non gradisce e non lo nasconde e copre l’uscita dal campo della squadra di Notaristefano con una bordata di fischi.
La ripresa inizia con Lorenzi in campo per Bortel (prestazione da dimenticare la sua) e Ghetti spostato a destra; dopo appena quattro minuti viene richiamato anche Bracaletti (prova deludente la sua come tutte quelle che ha sin qui offerto al Mazza del resto) per Cipriani (sarà la mossa che cambierà la partita con l’ex centravanti del Bologna che risulterà in assoluto il migliore in campo). Undicesimo, Rossi dalla destra per Bazzani ma il colpo di testa dell’ariete biancoazzurro è ancora una volta debole e Tomasig interviene senza problemi. Al quindicesimo la Reggiana invoca il rigore: cross di Andersson dalla sinistra, Capecchi e Lorenzi non si capiscono e si scontrano tra di loro, la palla arriva ad Alessi che con un’abile finta prima si libera di Ghetti poi a tu per tu con il portiere spallino cade nel tentativo di saltarlo: l’arbitro è a due passi e ammonisce il numero dieci granata per simulazione. Passano cinque minuti e la Spal va vicinissima al pareggio: ennesimo cross di Rossi dalla fascia per Cipriani che si esibisce in una bellissima rovesciata su cui Tomasig interviene con un altrettanto splendido colpo di reni e manda la palla in angolo.

Sugli sviluppi del corner successivo ancora Rossi trova la testa di Cipriani ma la mira è da dimenticare e la sfera si perde sul fondo. La Spal con Cipriani e Bazzani sembra aver trovato più equilibrio e in fase offensiva mette in perenne allarme la coppia centrale ospite non in particolare giornata di grazia. Ventisettesimo minuto, preludio al pareggio spallino: Bazzani (partita sontuosa la sua, di testa non ne ha sbagliata una) di testa per Cipriani che si libera di forza del sul diretto marcatore Zini e lascia partire un tiro che si stampa prima sul palo e poi finisce fuori: sfortunato nell’occasione il centravanti bolognese. Passano due minuti appena e il Paolo Mazza esplode: cross di Ghetti dalla destra per la testa di Bazzani che smarca Cipriani, Stefani è superato e il numero diciotto spallino con un tocco di destro supera Tomasig che non può fare altro che guardare la palla finire in rete: è il gol del (meritatissimo) pareggio. La Reggiana sembra subire il colpo e arranca, la Spal invece crede nel colpaccio e un indemoniato Cipriani ogni volta che tocca palla mette in difficoltà la retroguardia ospite. Al trentaquattresimo punizione pericolosa di Viapiana a tagliare, Capecchi sceglie bene il tempo e interviene in anticipo su Maschio, Nardini e Rossi in agguato e pronti a colpire. La partita sembra avvicinarsi al novantesimo senza altri particolari sussulti ma la Reggiana rischia ancora di andare in vantaggio per ben due volte. Al quarantaquattresimo è Nardini che spreca un bel suggerimento del neo entrato Maschio tirando debolmente verso la porta di Capecchi, poi, è lo stesso portiere biancoazzurro a intervenire in maniera un po’ goffa su una punizione di Viapiana riuscendo poi in qualche modo a salvare ancora su Nardini. La Spal risponde con Quintavalla che in pieno recupero su suggerimento volante di Cipriani spreca un rigore in movimento calciando sul fondo tutto solo davanti a Tomasig. Al terzo e ultimo minuto di recupero è Ghetti a mettere in mezzo un pallone invitante per la testa di Cipriani ma la conclusione è alta sopra la traversa.

Finisce con un pareggio sostanzialmente giusto un derby decisamente brutto con una Spal che appare ancora un cantiere aperto e alla ricerca costante di un’identità ancora ai più nascosta quando mancano appena due partite alla fine del girone d’andata. Per Notaristefano c’è davvero tanto da lavorare. La squadra appare atleticamente appesantita e pecca di lucidità nella fase di costruzione e anche in difesa sulle fasce soffre tanto. Domenica si va a Marcianise in quello che sarà a tutti gli effetti uno scontro diretto per evitare l’altra, inimmaginabile parte della classifica.

 

GLI SPOGLIATOI. Il tecnico ammette le difficoltà fisiche (“dovremo lavorare molto in questo senso”) e punta sulla coppia Bazzani-Cipriani dopo Marcianise visto che “Baz” sarà squalificato

NOTARISTEFANO: “GIOCHEREMO CON DUE PUNTE”

Mister subito una domanda sul Mazza: che effetto le ha fatto tornare qui un anno dopo?
“La cornice di pubblico che ha Ferrara è sempre splendida, ci hanno incitato dall’inizio alla fine e per questo li voglio ringraziare. Peccato che non sia andata come ci aspettavamo”.
A proposito: cosa non è andato?
“Senza dubbio dobbiamo migliorare tantissimo da un punto di vista fisico, abbiamo giocato bene a tratti, quindici, venti minuti per tempo ma così facendo non si va da nessuna parte. Il tempo a disposizione c’è e dovremo sfruttarlo tutto. Ho visto cose buone ma anche cose meno buone, ci manca la continuità nell’arco della partita ma sono convinto sia solo questione di tempo perché ho trovato dei ragazzi predisposti a lavorare in gruppo, che mi seguono. Le basi per fare bene non mancano”.
Cipriani ha cambiato la partita.
“L’impatto di Giacomo è stato notevole, non nego che quando staranno tutti bene e avremo la possibilità di avere a disposizione tutti gli attaccanti potrebbe essere questa la soluzione ideale con Bazzani e Cipriani di punta. Domenica prossima non avremo Bazzani per squalifica e ci dovremo adattare ma la mia idea è quella di contare sulle due punte”.
Menzione di lode a Bazzani, di testa le ha prese tutte lui.
“Ha fatto una grande partita, di sacrificio ma con grande intelligenza si è messo a disposizione della squadra e ha dato tutto e anche di più: di testa ha fatto un lavoro sovrumano e ha vinto tantissime battaglie. Peccato manchi domenica prossima”.
Nel finale, che occasione con Quintavalla!
“Sì, un peccato non essere riusciti a chiudere la gara ma Francesco è un ragazzo molto duttile che ci ha dato modo con la sua entrata di far cambiare passo alla squadra, con la sua velocità ha messo in difficoltà la loro difesa e ha dato modo alle nostre punte di avere più spazi. Quello è il lavoro che gli avevo chiesto prima di entrare e mi ha accontentato come ho voluto”.
Un po’ a sorpresa sulla sinistra ha giocato Cabeccia anziché Licata. Come mai?
“Ho rivisto la partita della Reggiana contro il Pescara e mi sono reso conto che Nardini da quella parte era molto bravo a inserirsi e ci poteva creare diversi pericoli: ho preferito inserire Marco perché ha più attitudine a difendere rispetto a Rosario che invece è molto bravo quando ha spazi davanti a sé”.
La giornata odierna ha visto il Marcianise sbancare in maniera assolutamente imprevedibile Terni, domenica prossima sarà un’altra battaglia in terra campana in quello che è a tutti gli effetti uno scontro diretto.
“Sì ho saputo della loro vittoria, forse sarebbe stato peggio affrontarli con l’acqua alla gola, magari li troviamo anche appagati, chi lo sa. Di sicuro noi scenderemo con il coltello tra i denti, ci servono punti e bisogna farli in fretta cercando di trovare al più presto anche la prestazione. Mi dispiace non essere riuscito a dare subito una vittoria a questi tifosi, vedremo tra quattordici giorni di rendere il giusto merito a quanti oggi ci hanno prima giustamente fischiato e poi applaudito perché hanno apprezzato il nostro secondo tempo dove ho visto meno black-out e più convinzione. E’ da qui che dobbiamo ripartire martedì prossimo alla ripresa”.