CERCASI SPALLINI IN PRIMA DIVISIONE

Seconda puntata. Da ieri e per quattro giorni scopriamo le occasioni di mercato che potrebbero interessare la Spal per questa sessione invernale. Oggi tocca alla categoria in cui militano proprio i biancazzurri in Lega Pro.

Fare mercato con le pari categoria non è difficile, di più, per una miriade di ragioni, soprattutto se appartengono al tuo girone dove vige l’antica regola non scritta del mai rinforzare una possibile concorrente. E allora prima di tutto diamo uno sguardo a quello che offre il girone A della Prima Divisione. Poco, diciamolo subito. Almeno in quei ruoli dove la Spal in questo momento appare più interessata a trovare delle valide alternative.
In difesa, nel ruolo di terzino sinistro, tra i pochi appetibili c’è Marco Villagatti, capitano del Lecco, jolly difensivo in quanto può ricoprire indistintamente il ruolo di terzino destro, centrale e terzino sinistro dove ha giocato gran parte (e bene) del campionato scorso, oltre che quello di centrocampista esterno in caso di emergenza: classe 1983, 186 cm, fiorentino, ottima corsa e buon cross si tratta di un giocatore completo e di categoria.
Tra i metronomi di centrocampo, qualora si sentisse l’esigenza di affidare il centrocampo a un uomo di qualità ma soprattutto di esperienza da affiancare a Migliorini, nonostante la giovane età, c’è Fabio Gatti. Classe 1982, 168 cm, il centrocampista tascabile umbro ben difficilmente però si muoverà dalla sua Perugia, pur non avendo trovato un grande spazio sino ad ora in campionato (appena dieci spezzoni e spesso da subentrato). Se poi fosse il trequartista quello che la Spal cerca, a Foligno trova poco spazio il giovanissimo Elio Calderini (undici gettoni e quattro reti sino ad ora), classe 1988 il cui cartellino è del Frosinone ed è considerato come uno dei prospetti più importanti del calcio nostrano. Sempre in mezzo al campo un’attenzione particolare la si potrebbe anche avere per Mattia Morandi del Novara e Salvatore Burrai della Cremonese ma anche in questo caso è difficile che le società decidano di privarsi di questi giocatori a gennaio. Il primo, classe 1988, di rientro da un infortunio abbastanza serio, sa abbinare qualità e quantità e può giocare anche sull’esterno: sin qui ha avuto occasione di scendere in campo per otto volte dopo aver disputato gli ultimi tre tornei tra le fila del Legnano; il secondo è il vice di Zanchetta tra le fila dei grigiorossi, scuola Cagliari, classe 1987 e 177 cm, buona tecnica ma con poca esperienza ancora nella categoria. Sempre dalla Cremonese possibile anche l’addio di Lorenzo Carotti, classe 1985, sfortunato per via di infortuni più o meno gravi che lo hanno tenuto lontano dai campi e le cui condizioni fisiche andranno valutate con grande attenzione. Qualcosa potrebbe muoversi anche a Benevento (dove si aspetta il sì di Correa, in rotta con il Taranto): in uscita tra gli altri c’è il centrocampista offensivo argentino Maximiliano Cejas, classe 1980, 170 cm, discreta tecnica, buon palleggio anche se sulle sue tracce c’è il Taranto (ove ha già militato due stagioni orsono) e il trequartista Giampaolo Ciarci, coetaneo dell’argentino, 177 cm, un passato nella Salernitana, può giocare anche esterno e non disdegna la via della rete.
Continuando la rassegna dei centrocampisti, di grande interesse l’esterno sinistro Mario Pacilli in forza alla Pro Patria: classe 1987, già due reti all’attivo, non altissimo e per questo motivo riesce a sfruttare al meglio la velocità nello stretto, ottimo dribbling, discreto cross. Giovane ma con esperienze alle spalle di discreto rilievo, come Avellino in B e Chiasso nella serie cadetta elvetica, prima delle quali ha trascorso un triennio a Terni. Fondamentalmente impossibile, però, che i bustocchi lo lascino partire, almeno a gennaio. Sulla piazza potrebbe ritrovarsi anche Claudio Sciannamè, classe 1987, scuola Empoli, 178 cm, buona corsa e attualmente in forza alla Paganese, così come Franco Da Dalt, ex Verona, argentino in forza al Foligno, ventidue anni, il cui cartellino è di proprietà della Triestina, ottimo dribbling ma discontinuo per rendimento. In uscita da Cremona potrebbe toccare a Davide Pradolin: esterno sinistro di indiscussa qualità, di Mestre, classe 1983 per 182 cm, nelle ultime due stagioni a Cremona (e già seguito da Pozzi) anche se va detto che si è un po’ appannata la luce che lo aveva portato alle attenzioni dei grandi club quando vestiva la maglia del Venezia. Indubbiamente si tratta di un ottimo giocatore ancora giovane, bisognoso di trovare una squadra capace di dargli fiducia, magari con una maglia da titolare.
Per quanto riguarda il girone della Spal sulla fascia sinistra di difesa si segnala il fluidificante Francesco Migliore, classe 1988, in forza al Giulianova, quindici gare e due reti sino ad oggi, buona difesa e ottimo dribbling a cui si accompagna anche un discreto piede.
Passando in rassegna la zona di centrocamponevralgica del campo, ecco l’esterno sinistro della Cavese Francesco Favasuli calciatore di buona gamba e ottima visione di gioco a cui si accompagna una discreta confidenza con il gol (sette l’anno scorso, una quest’anno): classe 1983, 181 cm ha il contratto in scadenza. A Pozzi piace e non poco. Da Cosenza è in uscita Salvatore Giardina, appena cinque gare quest’anno con la maglia dei silani, classe 1981 per 170 cm, catanese che può giocare indistintamente a destra e a sinistra, viene da due discrete stagioni con la maglia del Portogruaro. Da Terni da valutare la situazione del reintegrato Antonio Cardona, classe 1981 e 173 cm, all’occorrenza può essere impiegato anche da esterno, grande carisma (era capitano della Ternana), poco avvezzo al gol ma ha una discreta visione di gioco. Fermo da tre settimane dopo aver giocato le ultime cinque gare con la casacca della squadra della sua città (altro aspetto da non sottovalutare per una sua eventuale cessione). Altrettanto da valutare le posizioni dei pescaresi Salvatore Carboni e Giacomo Zappacosta in vista dell’imminente mercato non avendo sino ad ora trovato un grandissimo spazio con la maglia degli adriatici: classe 1979 il primo e 1988 il secondo il loro destino dipenderà anche dalla situazione societaria del Pescara. Da Andria è infine in uscita  Daniel Margarita, classe 1985, che dovrebbe tornare a Grosseto per poi essere nuovamente girato altrove: 175 cm, può giocare sia a destra, sia a sinistra, un passato con la maglia del Lanciano da protagonista dopo un ottimo triennio con la maglia del Teramo. Qualità indiscussa al contrario del suo rendimento, alquanto discontinuo ad oggi.

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