LA SPAL C’E’ LA VITTORIA ANCORA NO

SPAL (4-4-2): Capecchi; Ghetti, Zamboni, Lorenzi, Cabeccia; Schiavon, Migliorini (dal 1′ s.t. Quintavalla), Bedin, Rossi (dal 27′ s.t Laurenti); Cipriani, Bazzani (dal 40′ s.t.Valtulina). A disp.: Righetti, Bortel, Gallerani, Marongiu. All.: Notaristefano.
RAVENNA (4-4-2): Anania; Rizzo, Ferrario, Fasano, Sabato; Packer (dal 21′ s.t. Rossetti), Cavagna (dal 34′ s.t. Giordano), Sciaccaluga, Toledo; Piovaccari, Scappini (dal 33′ s.t. Gerbino Polo) . A disp.: Rossi, Basso, Biserni, Fonjock. All.: Esposito.
ARBITRO: Barbiero di Vicenza.
Assistenti: Granella e Levato.
AMMONITI: Lorenzi (S), Scappini (R), Cavagna (R).
NOTE: splendida giornata di sole e fredda, terreno in discrete condizioni. Spettatori 3.000 circa, (paganti 1.159, più 1.937 abbonati, per un incasso globale di 29.600 euro circa).
Angoli: 6 a 4 per il Ravenna. Recupero: pt 2’, st 5’.

LA CRONACA. La partita con il temuto Ravenna finisce 0 a 0 ma i biancazzurri sono apparsi in crescita fisica, tattica e tecnica aspettando un paio di rinforzi, soprattutto uno a centrocampo.

FERRARA – Dopo la lunga sosta natalizia torna il calcio che conta al Paolo Mazza e l’esordio interno in questo nuovo anno per la Spal è di quelli che fanno venire i brividi: arriva infatti il Ravenna di mister Esposito deciso a completare l’opera che il suo predecessore Atzori ha interrotto anzitempo la scorsa estate. Scongiuri di rito a parte, per chi non l’avesse capito, i romagnoli puntano diritti alla serie B. La Spal torna a giocare davanti al proprio pubblico (non che sia un fattore determinante, anzi) dove non vince da ben due mesi (il Ravenna di contro ha vinto l’ultima volta lontano da casa il 22 novembre in pieno recupero a Marcianise grazie a Scappini) e si presenta con una formazione sufficientemente costipata per colpa dei soliti malanni stagionali che arrivano nel momento meno opportuno, come sempre del resto: alle defezioni degli infortunati Licata e Meloni, si aggiunge quella del portiere in seconda Ioime che proprio all’ultimo ha dovuto alzare bandiera bianca, steso del virus influenzale (convocato in extremis l’estremo difensore Righetti della Berretti) per non parlare delle non perfette condizioni fisiche in cui versano i vari Bazzani, Cipriani e Quintavalla che in settimana hanno dovuto fare i conti con il febbrone di turno. Ce n’è abbastanza per essere quantomeno preoccupati. Per scelta tecnica sono fuori Centi, Cazzamalli e Bracaletti (possibile che si cerchi una sistemazione più comoda per loro nei prossimi giorni di mercato), prima convocazione per il centrale difensivo Gallerani classe 1992. Il Ravenna sale all’ombra del Castello Estense con il neoacquisto Biserni ex Cesena (subito convocato va in panchina) ma privo dell’esterno Anzalone che deve scontare la seconda e ultima giornata di squalifica. Esposito ritrova dopo tre mesi Rizzo sull’out di destra e lo manda subito in campo dall’inizio, conferma Ferrario e Fasano coppia centrale e in mezzo Packer in luogo di Rossetti con Toledo sull’out sinistra seppur tornato in Italia da appena settantadue ore. Sono Piovaccari e Scappini le bocche da fuoco romagnole, con Gerbino Polo pronto a subentrare nei secondi quarantacinque minuti. Dodici mesi fa i ravennati diedero una signora lezione di calcio alla Spal, uno 0 a 3 che aprì la grande crisi della truppa ferrarese mentre, un girone fa, finì 1 a 1: a Packer rispose Arma in una gara che sembra davvero lontana anni luce dalle ambizioni di promozione dei biancoazzurri a questo punto della stagione ormai definitivamente sopite. Arbitra Barbiero di Vicenza: un solo precedente con i padroni di casa (all’esordio con il Ravenna) e favorevole nel settembre del 2007 quando arbitrò il favoloso 4 a 0 della Spal ai danni del Viareggio. Con il Ravenna è all’esordio assoluto. Sono nove i diffidati: Migliorini, Centi, Quintavalla e Schiavon da una parte, Giordano, Sciaccaluga, Packer, Ferrario e Sabato dall’altra. Oltre quattrocento i tifosi ospiti saliti sulle tribune dell’impianto estense che sostengono a gran voce la propria formazione e finalmente si rivedono in Curva Ovest gli stenderdi colorati.

Inizia la partita, Spal che appare più tonica e grintosa del solito con Ghetti e Cabeccia che ringhiano sulle caviglie di Packer e Toledo, Ravenna che sta a guardare e lascia ai padroni di casa il compito di fare la partita. I ferraresi lamentano ancora l’assenza di uomini assist per le due torri Bazzani e Cipriani e al dodicesimo è emblematica la discesa lungo la destra di Cipriani che va anche al cross ma non ci sono compagni che seguono l’azione dell’ex attaccante del Bologna. Il Ravenna è squadra ordinata e nei primi minuti lascia il controllo del gioco nelle mani dei ferraresi che provano a imbastire più gioco del solito ma con scarsi risultati in fase offensiva dove Rossi è abilmente controllato da Sabato e con Ferrario e Fasano che ben presto prendono le distanze a Bazzani e Cipriani. Anche i ravennati vengono ben presto cloroformizzati dai ritmi blandi dell’incontro e Zamboni (apparso in netta crescita) sfodera interventi su interventi su Scappini così come Lorenzi non si fa intimorire dal capocannoniere del girone Piovaccari, tutt’altro che in giornata di grazia. Per vedere un’azione degna di tal nome occorre aspettare il trentesimo minuto. Il primo tiro in porta è per i ferraresi con Bazzani abile a liberarsi della marcatura di Fasano su cross di Rossi dalla destra, ma la conclusione è debole e Anania para senza problemi. Due minuti dopo è il Ravenna a farsi vivo dalle parti di Capecchi con Toledo ma il suo tiro è da dimenticare e termina senza problemi tra le braccia dell’estremo difensore biancoazzurro dopo che Sabato era riuscito a scodellare un’ottima palla dalla sinistra. Il primo tempo, orrendo, è tutto qui e termina senza particolari sussulti, gioco assente da entrambe le parti, la Spal si dimostra meglio disposta in campo rispetto al solito, ha maggiore personalità ma non riesce mai a servire a dovere le due punte.
La ripresa comincia subito con un cambio tra le fila della Spal con Quintavalla che prende il posto dell’infortunato Migliorini (forte contusione al collo del piede per lui) e si posiziona sulla fascia destra di centrocampo con Schiavon in mezzo e Bedin a sinistra. Ottavo minuto, Bazzani direttamente su rimessa laterale per Cipriani in piena area di rigore che si accartoccia troppo su se stesso e non riesce a concludere grazie anche all’ottima marcatura di Ferrario. Undicesimo, fallo di Packer su Rossi al limite dell’area di rigore e punizione sacrosanta decretata dal sig. Barbiero. Si sistema la sfera Zamboni che però spara alle stelle da posizione favorevolissima. Un minuto dopo giallo in area spallina: il Ravenna chiede il rigore per un fallo di Lorenzi su Scappini ma per l’arbitro è tutto regolare e ammonisce l’attaccante romagnolo per simulazione. La ripresa è vispa da una parte e dall’altra si percepisce la voglia di portare a casa i tre punti. Al quarto d’ora Piovaccari si libera bene di una larga marcatura di Lorenzi e tira in porta, Capecchi non trattiene ma per fortuna rinviene appena in tempo sull’accorrente Scappini. Brivido Spal che continua a lamentare la mancanza di un uomo d’ordine in mezzo al campo che dia modo alla squadra di rifiatare e fare filtro davanti alla difesa. Il Ravenna fatica oltremodo a venire a capo dell’incontro, colpa forse della scarsa vena di Packer e di un annebbiato Sciaccaluga in cabina di regia o con la testa già al recupero fondamentale di mercoledì contro il Portogruaro al Benelli. Al ventesimo occasionissima Spal: angolo di Rossi dalla destra colpo di testa di Bazzani su cui Cipriani per un soffio non riesce a intervenire sottomisura e Anania respinge di piede ancora in corner. Grande occasione per la Spal che preme sull’acceleratore. Passano tre minuti e il Ravenna risponde per le rime con un tiro velonosissimo di Cavagna dai venticinque metri respinto da Capecchi in qualche modo. Sulla respinta Scappini va a botta sicura ma Zamboni è decisivo a respingere la conclusione del giovane attaccante scuola Sampdoria.

La Spal è in partita e si butta con generosità in avanti con il neoentrato Laurenti, il Ravenna da par suo non si scompone più di tanto, entra Rossetti per uno spento Packer ma al trentesimo è ancora la Spal a farsi pericolosa con un tiro di Bazzani ma al momento del tiro la coordinazione del bolognese lascia a desiderare e la sfera si perde debolmente larga sul fondo alla destra di Anania. Fino al novantesimo non succede più nulla poi, in pieno recupero gran tiro di Schiavon da distanza siderale sul quale Anania interviene in qualche modo e un minuto dopo è Rossetti dalla parte opposta su cross di Sciaccaluga a sfiorare la rete. Al novantatreesimo ultima azione della gara ancora di marca biancoazzurra: cross di Valtulina dalla sinistra e Quintavalla manca di un nulla l’appuntamento con la rete. Finisce con un pareggio sostanzialmente giusto, la Spal in attesa dei primi rinforzi si è dimostrata più squadra del Ravenna, con una condizione fisica in netto miglioramento rispetto alle ultime uscite che non ha mai subìto l’iniziativa degli avversari. All’orizzonte tre gare difficilissime aspettano la squadra di Notaristefano, Ternana tra sette giorni seguita dal doppio confronto interno da non fallire contro Cavese e Taranto. La vittoria, manca davvero da troppo tempo.

LE PAGELLE.

Capecchi 6 – Attento sulle uscite quando è chiamato in causa da due bordate da fuori di Piovaccari e Cavagna risponde presente pur non riuscendo a fare meglio di una respinta (pericolosissima quella sui piedi di Scappini). Nel complesso non sfigura e non deve compiere interventi impossibili grazie all’asfittico attacco romagnolo.

Ghetti 6 – Trascorre una domenica che alla vigilia avrebbe potuto rivelarsi durissima contro un certo Toledo: il brasiliano però preferisce accentrarsi e sgrava Guidone di un compito affatto semplice che lui svolge con la solita tranquillità.

Zamboni 7 – Il migliore in campo. A tratti sembra quello dell’andata dello scorso campionato, annienta Scappini, salva un gol praticamente fatto sui piedi dello stesso giovane attaccante romagnolo e regala a Gerbino Polo nella ripresa zero palle giocabili, zero. Molto preciso, attento e apparso in grande crescita di condizione. Che sia di buon auspicio, c’è bisogno anche di lui.

Lorenzi 6 – Non era facile vedersela con Piovaccari ma ne viene fuori con eleganza e stile lasciando le briciole al capocannoniere del girone. Rimane un dubbio sul contatto con Scappini e in un paio di salvataggi sembra ancora non essersi definitivamente scrollato di dosso la paura di sbagliare ma è in netta crescita.

Cabeccia 6.5 – Ripescato dal cilindro con un ultimatum impresso nella mente: o torna quello di un anno fa nelle prossime tre partite o non giocherà più di qui a fine campionato. Ebbene il sardo fa una buona partita, non sbaglia un passaggio e da l’idea di essere un altro di quei giocatori pronti a combattere fino all’ultimo per la salvezza della Spal. Buone sovrapposizioni, un paio di ottimi anticipi anche se a volte è impreciso ma non era facile tornare in campo dal primo minuto e con tutti gli occhi puntati addosso. Nella ripresa fa un assist di testa bellissimo per Bazzani, peccato per come poi l’azione si sia conclusa.

Schiavon 6.5 – Partita importante quella disputata dal giocatore che deve vedersela con Toledo: Notaristefano lo sposta a destra e a sinistra da navigato esterno quale non è per fronteggiare le ripartenze del brasiliano e lui non delude. Pecca in lucidità ma macina chilometri su chilometri per tutto l’incontro e tatticamente è esemplare così come per la grande generosità mostrata.

Migliorini 5,5 – Decisamente annebbiato e confuso. Non è ancora il Migliorini di Giulianova per intenderci e stecca i passaggi più elementari. Esce dopo il primo tempo per un infortunio al piede.

(Quintavalla 6.5) – L’impatto con la partita è perfetto. Mezzo punto in più perché viene da una settimana difficilissima per colpa di un’influenza che lo ha tenuto in dubbio fino all’ultimo e per come sia riuscito a vincerla dimostrando sul campo di essere oggi elemento assolutamente imprescindibile nello scacchiere spallino da centrocampista. Crea con la sua velocità più di un problema a Sabato e nel finale manca di un nulla l’impatto con la sfera su cross di Valtulina per un gol che avrebbe fatto venire giù lo stadio.

Bedin 5.5 – Con Migliorini non si trova e va spesso in confusione, sbaglia molti passaggi e anche gli interventi in scivolata vanno spesso a vuoto contribuendo alle ripartenze dei ravennati. Meglio nella ripresa ma con Cavagna alla distanza perde nettamente il duello della domenica.

Rossi 6 – Paolino è come sempre generoso, si danna l’anima finché il fisico regge, guadagna un paio di punizioni pericolose e nel complesso la sua gara è decisamente sufficiente.

(Laurenti s.v) – Venti minuti in cui dimostra di essere concentrato e attento, con lui la Spal cambia passo sulla sinistra e ha sul suo piede un paio di buone palle giocabili ben controllate però dall’esperto Rizzo.

Cipriani 5.5 – Riceve pochissimi palloni giocabili degni di questo nome, lotta molto con Ferrario ma alla lunga il centrale ravennate ha la meglio. Nella ripresa scompare quasi del tutto lasciando ancora una volta più evidenti le lacune in fase offensiva della squadra ferrarese.

Bazzani 6 – Qualcosa in più rispetto a Cipriani, con Fasano se le da di santa ragione ma l’ex attaccante doriano riesce comunque a essere alla fine l’uomo d’area più pericoloso della Spal. Anche lui servito poco e male, esce stremato tra gli applausi del pubblico.

(Valtulina s.v. -) Cinque minuti o poco più, troppo pochi per poter dare un giudizio sul ragazzo.

Notaristefano 6 – Bracaletti, Centi e Cazzamalli sono sul mercato e il mister si prende la responsabilità di non portarli neanche in panchina. Ha coraggio e la sua squadra risponde con una prova di personalità sul campo che mancava da tempo immemore. Se serve questo per offuscare quel barbaro imborghesimento che ha portato la squadra sino al penultimo posto in classifica ben venga. La mossa Schiavon esterno per seguire Toledo a tutto campo si è rivelata azzeccata, così come quella di Cabeccia apparso un altro giocatore, in meglio, rispetto a qualche settimana fa. Nel complesso sembra che la formazione stia rispondendo alla cura del tecnico che tanto ci sta mettendo sotto il profilo umano e tanto ancora dovrà metterci sotto quello tecnico per portare al più presto questa squadra fuori dalla zona rossa della classifica. Adesso manca solo (si fa per dire) la vittoria. In attesa di buone nuove dal mercato in entrata e in uscita.

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