LA SPAL NON RISCHIA E SI ACCONTENTA

SPAL (4-4-2): Capecchi; Ghetti, Zamboni, Bortel, Cabeccia; Rossi (dal 39′ p.t. Laurenti), Schiavon, Bedin, Valtulina (dal 39′ s.t. Licata); Bazzani, Cipriani (dal 48′ s.t. Marongiu).
A disp.: Ioime, Gaspari, Migliorini, Meloni.
All.: Notaristefano.
TARANTO (4-4-2): Bremec; Calori, Migliaccio, Prosperi, Bolzan; Scarpa, Coppola, Giorgino (dal 31′ s.t. Taulo), Di Roberto; Corona (dal 38′ s.t. Russo), Innocenti.
A disp.: Barasso, Colombini, Panarelli, Crovetto, Cortese.
All.: Dellisanti.

ARBITRO: Palazzino di Ciampino.
Assistenti: Secco e Parolin.
AMMONITI: Migliaccio (T).
NOTE: giornata fredda, terreno in discrete condizioni. Spettatori 3.000 circa, (paganti 1.008, più 1.937 abbonati, per un incasso globale di 26.688 euro).
Angoli: 5 a 3 per la Spal . Recupero: pt 1’, st 4’.

LA CRONACA. Pareggio giusto (0-0) dei ferraresi contro una signora squadra. Meglio la ripresa per i biancazzurri sovrastati a centrocampo da un super Coppola ma dominatori in difesa.

FERRARA – Spal e Taranto di fronte per la prima volta in Lega Pro al Paolo Mazza, il bilancio totale parla di dodici vittorie per i biancazzurri, due pareggi e nove affermazioni degli ionici che hanno vinto gli ultimi due confronti di B giocati a Ferrara. Miracolosa l’azione dei volontari che tra le 10 e le 12 hanno sgombrato dalla neve l’intero impianto del Paolo Mazza (sullo sfondo il nuovo tabellone comparso oggi)

Ai padroni di casa manca la vittoria contro i rossoblu da trent’anni esatti. Gara particolarmente sentita da ambo le parti. La squadra di Notaristefano viene da due successi consecutivi, quella di Dellisanti è alla ricerca della continuità che per pensare in grande e nutrire quei sogni di gloria di promozione sin qui riposti nel cassetto. Fuori Quintavalla per squalifica e Lorenzi per infortunio tra le fila dei padroni di casa, mentre è out Quadri nel Taranto che non ha recuperato in tempo dall’infortunio muscolare così come non è arrivato il transfer per il difensore svedese Magnusson appena acquistato dalla società tarantina. C’è Bortel al centro della difesa e Ghetti confermato a destra per contenere le scorribande dell’ex ala del Foggia Di Roberto. Fitta nevicata in mattinata su Ferrara ma la gara va regolarmente in onda grazie al prodigioso intervento di volontari e non che hanno consentito al terreno di presentarsi in discrete condizioni per l’ora prevista d’avvio.

Terzo minuto, Bazzani di testa fa proseguire un rilancio di Capecchi per Cipriani che si libera di Calori e lascia partire un sinistro ma la palla termina appena alta sopra la traversa. Inizio grintoso della Spal, il Taranto non sta a guardare con Coppola vero metronomo della situazione. Settimo, combinazione perfetta sulla sinistra Cabeccia-Valtulina-Bazzani ma l’ex centravanti doriano viene fermato proprio sul più bello da Migliaccio che non va tanto per il sottile. Proteste reiterate del numero nove spallino che viene ammonito solo verbalmente dal direttore di gara. Dodicesimo: Ghetti cincischia in un rinvio e mette in gioco clamorosamente Di Roberto che dalla distanza lascia partire una conclusione che Capecchi para a terra non senza qualche difficoltà. Ritmi altissimi, partita bella e ben giocata da entrambe le parti. Al diciottesimo si fa vedere per la prima volta il Taranto con Coppola da fuori, Capecchi in due tempi risponde presente. Ventiduesimo: cross di Giorgino dalla trequarti, Bortel non azzecca il tempo dell’anticipo (l’unico errore di una gara perfetta) e per poco Innocenti non ne approfitta. Solo grazie a una prodigiosa chiusura di Cabeccia (il migliore della Spal) gli esiti dell’azione jonica non sono infausti. Ventisettesimo, ci prova Corona dopo un errore di Schiavon in disimpegno e sempre dalla lunga distanza, Capecchi para a terra. La Spal sembra tenere in pugno la partita, non soffre le ripartenze tarantine che, a loro volta, vivono delle numerose folate offensive di Bolzan sulla sinistra. Trentaduesimo, estensi in attacco. Ghetti su angolo di Rossi ciabatta la conclusione. Bremec respira. Passano due minuti e va in scena la prima punizione di Bolzan che Capecchi devia in angolo con un intervento splendido. Occasionissima mancata di un nulla per l’esterno rossoblu. Sessanta secondi dopo è ancora Bolzan su punizione a mettere un brivido alla retroguardia biancazzurra, ma Capecchi alza in angolo. In pieno recupero il Taranto va vicino al vantaggio. Scarpa dalla sinistra crossa in mezzo e Capecchi esce un po’ malamente a pugni protesi e la palla va a terminare proprio sulla testa di Prosperi che per fortuna sulla ribattuta non inquadra la porta. Primo tempo piacevole.

La ripresa inizia con un tiro radente di Valtulina al nono, Bremec è sulla traiettoria e fa buona guardia. Tredicesimo minuto. Punizione di Zamboni decretata per fallo di Migliaccio su Cipriani. La potenza c’è, la mira meno. La Spal è costantemente nella metà campo dei pugliesi, il Taranto non punge e aspetta anche se in mezzo al campo domina con un Coppola formato super. La ripresa si gioca prevalentemente a centrocampo, numerosi gli errori da una parte e dall’altra e le difese sopravanzano gli attacchi. Quarantaduesimo, Bolzan chiude in anticipo su Laurenti che, un minuto dopo, sulla battuta del calcio d’angolo dalla sinistra di Licata prende male la mira e la sfera termina larghissima. Occasione sciupata dai ferraresi. Al novantesimo risponde per le rime il Taranto: triangolo Scarpa-Russo e tiro finale di quest’ultimo che ciabatta la conclusione. Troppo precipitoso il giovane talento jonico nell’occasione. Poi il triplice fischio e un risultato assolutamente giusto che rispecchia appieno quanto fatto vedere in campo da entrambe le formazioni.


SPOGLIATOI. Il presidente non nasconde soddisfazione per il pareggio: “Il Taranto ha fatto un super mercato, sono soddisfatto della nostra partita e anche del punto che ci consente di muovere la classifica”.

BUTELLI, I COMPLIMENTI ALLA DIFESA

Il solito Butelli. Avanti e indietro sui gradoni della tribuna, e alla faccia di noi poveri comuni mortali la resistenza a un freddo becco affrontata con spavalderia senza cappotto. In mano anche un pachettino, frutto forse di un regalo per il compleanno di qualche tifoso. Poi la discesa verso gli spogliatoi dove il presidente arriva con aria giustamente serena e soddisfazione che si comprende:
“Direi che abbiamo visto un giusto pareggio contro la squadra regina del mercato. C’è mancato un po’ il centrocampo però abbiamo ritrovato la nostra difesa granitica. Mi sono piaciuti tutti, molto bene Bortel che si è integrato benissimo e super Cabeccia formato Brasile. Era importante muovere la classifica e ci prendiamo questo punto volentieri mettendo l’accento sul fatto che la nostra difesa ne esce ancora una volta imbattuta. Siamo soddisfatti e fiduciosi”.

GLI SPOGLIATOI. Il mister vuole di più in fase offensiva, sul mercato ripone fiducia massima nella dirigenza e ringrazia gli “spalatori”. Bena e Pozzi fanno i complimenti al Taranto e si dicono soddisfatti per il nuovo corso spallino. Bortel e Cabeccia contenti per la loro partita invitano a guardare con ottimismo al futuro.

NOTARISTEFANO NON SI ACCONTENTA, LA SOCIETA’ GUARDA AVANTI

EGIDIO NOTARISTEFANO, allenatore.

Classifica alla mano è un punto che fa morale. Come prestazione la Spal è mancata in fase offensiva. Sei d’accordo?
“Siamo stati molto ordinati e bravi nella fase difensiva, precipitosi e fallosi in fase offensiva. Troppi errori, troppi passaggi sbagliati e così non va bene. E’ stata una gara tattica, brutta da un punto di vista tecnico quindi, perché tutti e due abbiamo cercato di concedere il meno possibile finendo per annullarci. Non sono arrivati i cross, neanche uno, dobbiamo migliorare tantissimo perché almeno le altre partite qualche pallone pericoloso riuscivamo a metterlo. Oggi no”.
In cosa deve migliorare la Spal di oggi?
“Quando abbiamo il possesso di palla dobbiamo migliorarci molto. Il Taranto è partito forte poi ha abbassato il baricentro e noi non ne abbiamo approfittato come dovevamo. Possiamo e dobbiamo essere più pericolosi. Ottima partita di Bortel oggi: è un destro e ha giocato sul centro sinistra con grande sicurezza. Come determinazione e concentrazione è la squadra che voglio io, come brillantezza e gioco sulle fasce ancora no. Cresceremo, non ci dobbiamo accontentare ma dobbiamo tutti insieme sentire la fame per poter fare sempre qualcosa in più”.
Inevitabile domanda di mercato. Quando sei arrivato hai invocato qualità e velocità. Ti aspetti qualche movimento in entrata domani?
“Io ho molta fiducia in Bortolo, non ci sono soldi e non ci sono scambi e se dobbiamo fare scambi al buio io preferisco puntare sul gruppo che ho a disposizione”.
Sei d’accordo con chi dice che hai effettuato le sostituzioni un po’ in ritardo?
“Ho dovuto spostare i cambi perché in settimana Marongiu non è stato bene e avevo paura che con questo terreno potesse farsi male, idem Meloni che ho portato in panchina solo per far numero ma che non poteva entrare perché nel riscaldamento ha sentito tirare. Numericamente non siamo in tanti e dobbiamo stare attenti a ogni piccola situazione che potenzialmente ci può danneggiare”.
Classifica alla mano è cambiato poco.
“C’è grande equilibrio, una vittoria può cambiare tutto in positivo e una sconfitta in negativo. Settimanalmente si vedono partite con risultati clamorosi, oggi no ma è un caso. Siamo lì, dobbiamo migliorare in brillantezza perché ci aspettano due gare importantissime prima a Potenza e poi, dopo la pausa contro l’Andria”.
Aldilà del clima rigido, calorosissimi i supporter della Spal dall’inizio alla fine.
“I nostri tifosi si sono fatti sentire più dei numerosi supporter del Taranto. A me è dispiaciuto non vincere per regalare un successo a chi da questa mattina si è prodigato per far disputare l’incontro però oggi abbiamo dato tutto quello che potevamo dare e non si può sempre vincere. Per oggi va bene così”.

STEFANO BENA, amministratore delegato.

Continua la striscia positiva.
“Avevo detto che quattro punti con Taranto e Cavese mi sarebbero andati bene. Poi è chiaro che quando ne fai tre con la Cavese… Oggi non mi sarebbe dispiaciuto farne altrettanti ma di fronte avevamo una grande squadra. L’importante sono gli zero gol subiti in quattro gare, vuol dire che stiamo bene, che la difesa, spesso criticata, sta tornando sui livelli dell’anno scorso. C’è qualche difficoltà in più quando ci troviamo sottoporta ma il Taranto è una squadra molto diversa dalla Cavese: il Taranto ha più qualità, sono fisicamente più simili a noi, i campani invece dalla loro avevano solo la velocità. Oggi abbiamo giocato contro una formazione completamente diversa da quella dell’andata, uscita rinforzata dal mercato e con un Corona che avrebbe potuto crearci qualche difficoltà. L’importante è continuare così e già il fatto di non aver rischiato mai nulla fa capire che la Spal sta bene”.
Voci di mercato danno Cipriani cercato da Brescia e Cagliari. Cosa succederà domani?
“Domenica Maifredi è venuto a vedere la partita e come ben sapete il Brescia sta cercando un’alternativa a Flachi (squalificato) e a Caracciolo. Vediamo, ma credo che alla fine il giocatore rimarrà qui. Del Cagliari ne apprendo in questo momento da voi l’interesse perché a me direttamente non risulta nulla. Se succede, l’unica alternativa che io vedo percorribile è Arma che a Torino non ha trovato spazio”.

BORTOLO POZZI, direttore generale.

Alla fine Taranto e Spal si sono annullate a vicenda. Come due grandi squadre.
“Una partita brutta contro una squadra che oggi può puntare a vincere tranquillamente il campionato ed è positivo sia il punto sia la prestazione. Non abbiamo subìto gol, siamo mancati in fase offensiva, è vero, ma perché questa che avevamo di fronte era una grande squadra, che non lascia niente al caso”.
Rispetto a qualche settimana fa i miglioramenti sono tangibili. A chi va il merito?
“Rispetto a prima è cambiato che l’allenatore ha capito i problemi che questi giocatori avevano. Ha lavorato su certe situazioni, anche psicologiche, non solo tattiche e stiamo raccogliendo i frutti e possiamo solo migliorare cammin facendo”.
Difesa impeccabile e attacco come sempre oltremodo generoso.
“Bene Cabeccia, come Bortel in mezzo ma anche Bazzani e Cipriani anche se abbiamo avuto poche occasioni da gol. La squadra finalmente gioca a calcio, ci prova e quando è il momento di randellare in mezzo al campo non ci tiriamo indietro e anche questo ci conferma una situazione in netto miglioramento rispetto a prima”.
Se dovesse partire Cipriani la Spal ha già l’alternativa pronta?
“Vediamo cosa succede domani, di alternative ce ne sarebbero anche ma non vado a Milano per cedere Cipriani. In ballo come sapete c’è il cambio Centi-Smith con il Gallipoli, poi proverò a piazzare Agodirin”.

MILAN BORTEL, difensore.

Da centrale gara impeccabile, non hai rischiato praticamente nulla.
“Sì, il merito è di tutti però. Da centrale gioco nel mio ruolo naturale ma a me va bene giocare anche da terzino e mi adatto senza problemi. Credo che potremo fare bene, dobbiamo giocare sempre così come oggi, salviamoci e poi potremo toglierci qualche soddisfazione”.
Di fronte avevi Corona e Innocenti. Per loro una domenica che non ricorderanno piacevolmente.
“Io ho visto un gran bel Taranto davvero, una formazione solida e con giocatori che fanno la differenza. Noi siamo stati attenti, ordinati come ci ha insegnato il mister, siamo più tranquilli e questo ci da anche più forza. Con Zamboni è andato tutto bene, giocare vicino a un giocatore di questo tipo fa solo piacere”.

MARCO CABECCIA, difensore.

Marco un’altra grande partita contro una signora squadra.
“Sto bene, e quando stai bene ti riescono cose importanti. Il reparto difensivo è in crescita ma lo è tutta la squadra. Il Taranto è una formazione rognosa, cinica che ti può pungere quando meno te l’aspetti. Alla fine il pareggio è il risultato più corretto, probabilmente solo un episodio avrebbe potuto risolverla, sulle fasce non era facile trovare tanti spazi anche perché quando davanti hai una squadra che si può permettere giocatori come Scarpa e Di Roberto è difficile puntare il fondo e metterla in mezzo”.
Un altro giocatore, in positivo, rispetto a quello del girone d’andata.
“Personalmente ho avuto diversi problemi a inizio anno, ma li ho superati. Guardiamo avanti con fiducia, ci divertiremo”.

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