FERRARA E L’ORA DELLO SCHIERAMENTO MENTRE RITORNA LA SPAL GAGLIARDA

Ancora prima che alla partita, il mio primo pensiero della settimana è tutto per quei tifosi che una notte non qualsiasi sono andati al Centro di via Copparo e finalmente hanno messo nero su bianco il proprio sostegno alla società di Butelli. Lo sfogo presidenziale della settimana scorsa, infatti, ha fatto rumore e soprattutto ha sancito il tempo delle scelte. Con noi o contro di noi. Ecco la sfida, sperando che non sia troppo tardi, dei quattro cavalieri della (fine) apocalisse. Quelli che invece ancora remano contro, pseudo commentatori o pseudo professionisti che siano, continuino a vogare in direzione ostinata e contraria a quello che vogliono i ferraresi che non piacciono alla gente che piace. Da tempo dichiaro la mia posizione anti dorotea. Lo rifaccio con forza, orgoglio e convinzione, libero da etichette di appartenenza che restano totali per l’affetto e la stima ma mi consentono di alzare la voce ancora di più. La mia uscita dal forum degli Spallinati è da interpretare in questo senso e ai nostalgici che hanno interpretato questa libera scelta come distacco dalla società di Butelli consiglio, colpito da un attacco di educazione che non mi appartiene, di calare il numero degli spritz.
Magari non è stato tempestivo, io la vedo così, ma ha detto soltanto cose sacrosante, il presidente. Cose che incorniciano un bel quadro se unite a quelle secondo me meravigliose annunciate a “Lo Spallino” da parte di Steven Well (nuovo soprannome made in Butelli di Stefano Bena) a proposito di un club tipo Barcellona dal punto di vista della struttura societaria e dell’importanza dei tifosi, veri e propri sostenitori. Per ora, però, mi accontento eccome delle cose forti e chiare dette dal Presidente. Che, sia altrettanto chiaro,  ha avuto risposte mosce e imbarazzanti da quella parte di città che, esempio, si riempie la bocca dell’importanza, anche sociale, del settore giovanile e poi tiene i soldi sotto il materasso. Sono andato a visitare il centro di via Copparo, qualche giorno fa, e a momenti nemmeno lo riconosco. Parlo di attrezzature, campi, atmosfera, pubblico. Gli spallini, insomma, stanno da una parte sola, quella indicata da quel vessillo fatto in casa e quindi vero, sentito, spontaneo. Quelli che finora hanno fatto ingossa, come si dice a Ferrara, sono ancora in tempo per la redenzione. Così come la splendida Curva Ovest deve, secondo me s’intende, prendere una ancora più vistosa e rumorosa posizione proprio in questo momento.
Momento che, per passare alla squadra, è ritornato positivo. Il pareggio strappato a Padova con quella bava alla bocca che ultimamente si era asciugata è un punto pesantissimo che vale doppio nei confronti dei veneti e serve a mantenere il più tre sulle altre contendenti ai playoff. La Spal, quella vera, pare essere tornata grazie alle sue caratteristiche principali. La testa, la voglia, la capacità di soffrire, la super difesa che a me, capelliano di ferro, piace assai. Chi sottolinea che è dura buttarla dentro ha ragione, quelli che volevano un rinforzo davanti a gennaio pure. Domenica, infatti, si poteva addirittura vincere con un po’ di cinismo e peso in più davanti. Faccio mea culpa sull’importanza di un bomber esperto ma nella vita, e attorno alla Spal, bisogna accontentarsi e avere fiducia. Aspettando che Moro si sblocchi (e succederà!), sarà decisamente importante il recupero di La Grotteria in questo senso. Comunque sia i motivi per sorridere non mancano. Proprio questa solidità sarà fondamentale se (parola puramente scaramantica) si arriverà agli spareggi. A proposito di scaramanzia. La strepitosa felpa inaugurata domenica che mi ha regalato il grande Franco Odb ha portato benissimo e sarà riconfermata. Adesso è la Spal che deve confermarsi al Paolo Mazza. Arriva il Venezia, bisogna vincere e sarà più dura di quello che sembra, ma non è una novità. Proprio come l’affetto e la fiducia nei confronti di questa Spal. Forza ragazzi.

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0