LA TRASFERTA NON IMPOSSIBILE, IL CUORE SPAL E I DISEGNI DEL CALCIO CHE C’ERA UNA VOLTA

Altro che domenica bestiale. E’ stata una settimana infinita e per fortuna, poi, il giorno di festa è stato davvero di festa. Protagonista di questi sette giorni soltanto all’inizio, per fortuna, di cattivi pensieri, Potenza e Spal. Andiamo in ordine. Tale era ed è rimasto il disgusto per la trasferta inizialmente vietata che vale la pena guardare, quindi scrivere, soltanto del viaggio invece riuscito. Un viaggio bellissimo, dei soliti noti. Red, Fioro, Leo, Pv, Paola e tutti gli altri che ci sono sempre e vanno ovunque sono partiti addirittura sabato, stra organizzati nonostante gli scherzetti dell’Osservatorio, destinazione Potenza dove gli aspettavano, davvero a braccia aperte, e sempre alla faccia dell’Osservatorio e di quelli che purtroppo riusciranno a imporre la tessera del tifoso, i colleghi tifosi lucani. E qui, a Potenza s’intende, è andata in scena una due giorni come soltanto il calcio può contribuire a creare. Una due giorni documentata momento per momento o quasi su facebook. Dev’essere stato per loro che anche allo stadio la Spal ha messo in campo un cuore grande così, forse il più spazioso di questa stagione. Eppure la partita, anzi il clima della partita, è stato inversamente proporzionale all’amicizia dimostrata dalla tifoseria di casa. Provocazioni, sceneggiate, fischi unidirezionali e, alla fine, un pareggio rimediato due volte che diventa il fatto  l’aspetto da conservare di questa domenica che precede la sosta.
Ecco, la Spal di Potenza non ha mollato mai. Neppure quando il pantano sembrava sommergere i ragazzi di Notaristefano messi sotto più da episodi che da una prestazione poco convincente anche se la squadra di Capuano, a dire il vero, è parsa decisamente più abituata a quel clima… chiamiamolo poco spettacolare. Per una volta, nonostante qualche errore offensivo, va dato al centrocampo quel che è del centrocampo. La capacità di costruire, cioè, e di mettere gli attaccanti nelle condizioni di fare il loro lavoro. I gol. Peccato che un paio di errori abbiano impedito ai biancazzurri di vincerla, questa strana partita, ma sui singoli c’è poco da eccepire. Cipriani si è confermato un lusso per la categoria e Bazzani, nonostante l’assurda e sbagliata espulsione, ha fatto il solito, importantissimo lavoro sporco. Non fanno invece più notizia le ormai solite, giganti prestazioni di Cabeccia e Zamboni dietro, ma la conferma l’ha meritata eccome anche Bortel, e a centrocampo di Bedin. Ancora in difficoltà, purtroppo, il trattorino Schiavon e Valtulina. L’uomo della partita, però, è l’ultimo arrivato: Vlado Smit. Il mancino è entrato nella ripresa ma ha fatto vedere che cosa è capace di fare con quel sinistro davvero importante e a tratti, con le dovute proporzioni, alla Vargas. Ottimi cross, infatti, e anche tiri, uno dei quali vale il meritato e importante pareggio. Adesso la sosta consentirà di tirare un po’ il fiato dopo le ultime quattro partite della svolta che ora disegnano una classifica non ancora lontana dal pericolo ma decisamente più convincente e interamente da definire visto che, davanti e dietro, può succedere ancora di tutto o quasi. Alla ripresa del campionto, poi, ci sarà l’Andria che, come la Spal, è la protagonista di questo periodo almeno per quanto riguarda la seconda parte della graduatoria, quella di destra. Senza Bazzani (e Schiavon) Notaristefano darà una chance importante al Rooney spallino Marongiu. Ma questa è un’altra storia e mancano troppi giorni per anticipare la partita che sarà.
Nel frattempo ci teniamo stretto questo punto che, per come è arrivato, fa benissimo e fa morale. Un morale già alto, se tifi biancazzurro, grazie alle ultime partite, agli ultimi divieti ritirati, agli ultimi punti fatti, alle ultime trasferte organizzate. Un morale che per quanto ci riguarda sale ulteriormente grazie all’ultima trovata de Lo Spallino. Merito di Marcello Maranini detto Geo che con i suoi gol disegnati quasi in tempo reale ci riporta al calcio che c’era una volta e, almeno nei nostri cuori, c’è ancora. Sarà un caso ma abbiamo fatto il record di contatti giornalieri proprio nel giorno (domenica scorsa) del debutto del Silva made in Ferrara. A proposito: duemila e uno i contatti registrati e poi bloccati. Perché? Perché siamo partiti in sordina, con pochi mezzi e tanta passione, e per il nostro livello, nel contratto che abbiamo fatto, non si possono superare i duemila contatti. Ecco perché ora abbiamo ridefinito il contratto e in fondo, ma anche in principio, ci sentiamo in colpa. Bemo come, con questa Spal dovevamo saperlo che non esiste impresa impossibile. E vabbé, sarà per la prossima volta, per la prossima vittoria, per la prossima avventura dei soliti noti dipinti di bianco e di azzurro a spasso per l’Italia. Sarà per il prossimo record.

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