COLOMBA, UN JOLLY FIGLIO D’ARTE

DUE CHIACCHIERE CON… Davide, centrocampista sinistro ma ha giocato anche da centrale e persino da terzini ha un cognome che è una garanzia essendo il figlio di Franco, tecnico del Bologna e in passato alla Spal Primavera. Per lui la maglia biancazzurra rappresenta una grande occasione.

Le prime parole di papà Franco (allenatore del Bologna) quando ha saputo del tuo trasferimento a Ferrara quali sono state?
“Era contento, mi avvicino a casa ma soprattutto arrivo in una squadra che ha obbiettivi importanti. Partiamo con il dovere di migliorarci giorno dopo giorno e senza fare proclami ma io ho tanta fiducia che potrà essere una stagione importante per il sottoscritto e per la città di Ferrara”.

Due mesi fa la Spal regolava il “tuo” Foggia a domicilio e vi condannava ai playout.
“Mi ricordo piuttosto bene quel giorno, noi giocammo malissimo e la Spal meritò ampiamente di portarsi a casa la partita. Per fortuna poi siamo usciti vivi dai playout anche se non sono mancate le difficoltà contro il Pescina, anzi”.

Che giocatore sei? Ti trovi meglio come interno o come esterno mancino?
“Posso fare tutto, a Foggia mi hanno impiegato anche da terzino sinistro quindi non mi spaventa niente. All’occorrenza sono e sarò sempre a disposizione dell’allenatore e delle esigenze di squadra che domenica dopo domenica si presenteranno davanti. Se mi capita qualche golletto lo faccio, due o tre a stagione, con un pochino di fortuna, sono sempre riuscito a metterli dentro e conto di ripetermi anche qui alla Spal”.

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