L’AVVERSARIO. LA PAGANESE DEI SOGNI

Al “Paolo Mazza” arriva la Paganese formato Dottor Jekyll e Mister Hyde. La squadra dell’agro nocerino-sarnese rappresenta oggi una delle più liete sorprese di questo primo scorcio di campionato di Prima divisione e, con i suoi nove punti in classifica, tutti conquistati tra le mura amiche, è riuscita a insediarsi ad appena un punto dalla capolista Spal. Una squadra camaleontica, difficile da inquadrare proprio per questa abissale differenza che connota le prestazioni della squadra di Palumbo: lontano dal “Marcello Torre” gli azzurrostellati non hanno conquistato ancora nessun punto e non sono mai riusciti a segnare. In casa, invece, i campani viaggiano spediti a ritmo davvero vertiginoso. Il Presidente Trapani, a ragion veduta, è raggiante: dopo la retrocessione maturata sul campo la scorsa stagione e con un’estate passata a reperire quei fondi necessari per permettere alla sua squadra di tornare in Prima attraverso la lotteria dei ripescaggi, trovarsi lassù, dove nessuno avrebbe scommesso un euro ad agosto e con una squadra costruita in fretta e furia, è un sogno che si avvera.
Riconfermato il tecnico nonostante la retrocessione di un anno fa, Giuseppe Palumbo, classe 1961 di Venosa, siede per il terzo anno in carriera sulla panchina campana: dopo aver trascinato la Paganese in C1 e proprio ai danni della Spal nei play-off del 2007, con alterne fortune ha guidato Andria (dove è stato esonerato a quattro giornate dal termine) e Melfi sempre in quarta serie, prima di tornare ad allenare la squadra azzurrostellata. Una scommessa questa squadra, infarcita di giovani dal futuro ancora tutto da scoprire ma sicuramente motivata a non passare per la vittima sacrificale di turno.
La squadra gioca con un interessante 4-4-2 che spesso diventa 4-4-1-1, soprattutto in trasferta, quando tendenzialmente parte più prudente, decisa a sfruttare le ripartenze pur non essendo dotata di elementi particolarmente veloci. Come è nella tradizione delle squadre di Palumbo niente barricate, si gioca a calcio contro tutti senza paura di perdere. Il secondo posto insomma non è solo frutto del caso anche se tutto l’ambiente sa perfettamente che questa formazione dovrà lottare per ben altri obbiettivi. In porta c’è il giovane classe 1989 Ugo Gabrieli, l’anno scorso a Cosenza dove subì un gravissimo infortunio ad inizio stagione tale da fargli perdere quasi otto mesi, arrivato in prestito dal Lecce con una grande sete di riscatto. Il reparto arretrato vive del perenne ballottaggio sulla corsia di destra dove, Manuel Panini viene di norma preferito a Gianmarco Ingrosso: il primo, classe 1983, alla sua seconda stagione a Pagani, ha dalla sua l’esperienza con otto campionati da professionista sulle spalle con le maglie, tra le altre, di Cavese e Taranto; il secondo, classe 1989, è arrivato lo scorso gennaio dal Lecce che ha deciso di lasciarlo in prestito anche per questa stagione. I due centrali sono molto esperti, fisici ma abbastanza lenti. Sul centrodestra troviamo Pasquale Cuomo (1982), nona stagione tra C1 e C2, arrivato in estate dalla Nocerina (acerrima rivale della Paganese) dopo aver vestito le maglie di Melfi, Potenza e Foggia, dotato di un ottimo colpo di testa (due reti in quindici gare a Nocera da gennaio a giugno), mentre sul centrosinistra agirà Pasquale Martinelli (1977), tornato tra i professionisti dopo aver giocato le ultime due stagioni nel suo Matera (lui, materano doc) con un passato anche nella Reggiana. Sulla corsia mancina toccherà a Claudio Sciannamè, scuola Empoli, classe 1987, reinventato fludificante proprio da Palumbo l’anno scorso con discreti risultati (nasce centrocampista infatti l’ex di Rovigo e Melfi). A centrocampo, sulla destra toccherà a Vittorio Tateo Triarico, brindisino di Mesagne, ventuno anni compiuti a maggio e arrivato in prestito dal Lecce dopo una parentesi non particolarmente felice a Taranto nella seconda parte dello scorso campionato, spostato da attaccante a esterno dal mister di Venosa che ritiene la velocità del calciatore pugliese mortifera quando parte lontano dall’area di rigore. Nella corsia opposta ecco il giovanissimo classe 1990 Giacomo Lepri, arrivato in comproprietà dalla Fiorentina, mentre in mezzo al campo il tandem in mezzo al campo sarà composto da Giuseppe Casisa, classe 1985, palermitano doc, brevilineo e mastino di grande temperamento, arrivato dalla Canavese dopo aver vinto da titolare come centrale di difesa il campionato di C2 con la maglia del Varese di Sannino due stagioni fa e da Carlo Vicedomini, stessa età del compagno di reparto appena descritto, con un recente passato in comune con la maglia del Lecce, dotato di un buon tiro dalla media distanza (da vedere e rivedere il suo gol segnato all’Alessandria domenica scorsa). Tornato a Pagani nel gennaio scorso dopo quattro stagioni, si tratta di un giocatore brevilineo, non particolarmente alto ma di grande dinamismo. In panchina, pronto a subentrare c’è Daniele Greco, classe 1988, arrivato in prestito in estate dal Sorrento, scuola Lazio e regista di buona qualità che sa adattarsi anche nel ruolo di esterno sinistro. L’attacco fonda le proprie speranze su Cosimo Tedesco, classe 1981, ex Marcianise ma brindisino di nascita, dieci gol la scorsa stagione con i casertani, prima punta eclettica, umorale come poche ce ne sono in giro, capace di alternare prestazioni straordinarie ad altre completamente anonime, cosa che non gli ha permesso di fare una carriera ben diversa da quella sin qui disputata; al suo fianco, o appena qualche metro indietro nella sua posizione congeniale di trequartista, il classe 1988 Loris Tortori, dai cui piedi e dalla sua sapiente regia passeranno anche in questa stagione presumibilmente i palloni che potrebbero valere la salvezza dei campani: dopo i nove centri della scorsa stagione, già due gol in cinque gare per lui. Pronto a subentrare a gara in corso l’esperto Roberto Magliocco, classe 1978, una vita sui campi del sud di terza e quarta serie, autore del gol decisivo nella sfida contro il Verona, arrivato in azzurrostellato dopo il fallimento del Potenza lo scorso giugno.
Avversario scorbutico questa Paganese che certo non evoca dolci ricordi nei tifosi biancazzurri (stavolta però non ci sarà Ibekwe, il giustiziere di tre anni fa) che sta vivendo un momento d’oro e vede nella Spal il banco di prova più importante: in caso di esito positivo potrebbe cambiare addirittura l’obbiettivo di minima che si è prefissato la dirigenza a inizio anno.

LA ROSA

Portieri
Buk, Gabrieli e Virgili

Difensori
Cuomo, G.Esposito, Ingrosso, Martinelli, Panini e Sciannamè

Centrocampisti
Casisa, Greco, Lepri, Liccardo, Macrì, Tammaro e Vicedomini

Attaccanti
Magliocco, Siciliano, Tedesco, Tortori e Triarico

* In corsivo i nuovi acquisti.

IL CAMMINO

1a 22/08/2010 Paganese – Hellas Verona 2-1

2a 29/08/2010 Pavia – Paganese 1-0

3a 05/09/2010 Paganese – Bassano Virtus 2-1

4a 12/09/2010 Salernitana – Paganese 2-0

5a 19/09/2010 Paganese- Alessandria 1-0

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