LA VITTORIA A PRESCINDERE DAL LUOGO

La gita sul lago di Como si è conclusa come tanti speravano. Ormai, infatti, non esiste più il fattore campo. Dovunque si gioca, si deve puntare a vincere. La Spal sta dimostrando di essere un esempio lampante. Cinque vittorie esterne in otto gare sono tante. Lo diventano ancor di più se si pensa che sono quelle del girone d’andata. Quasi superfluo, e inutile, porsi delle domande sul motivo dell’annullamento delle scommesse su Como–Spal, tolte ieri pomeriggio dalle giocate. Cosa vuole dire? Perché qualcuno vuole mettere in risalto questa decisione?  Risulta che le giocate sono state sospese perché troppi avevano “giocato” la vittoria dei biancazzurri a Como. La quota (2,55) già troppo alta per chi in trasferta aveva vinto quattro gare su sette, aveva spinto tanti a fare la “puntata” a favore degli spallini. Il rischio probabilmente era quello di far saltare il banco… Certamente quando i biancazzurri sono lontano dal “Mazza” sono più pericolosi che non in casa. I numeri parlano sempre e, in questo caso, lo fanno a voce alta.
In trasferta gli esterni del centrocampo volano e tante volte si aprono quasi delle praterie. Quelle da percorrere poi con Melara e Smit che si rendono quasi sempre imprendibili… Ieri è stata la giornata del serbo. L’aria del Lario l’ha reso imprendibile per gli avversari. Pure “cecchino” con il gol realizzato e un palo che quasi vorrebbe gridare vendetta. Forse la stessa che pure lui cercava, contro chissà chi, perché era stato spedito in panchina due gare fa. La colpa è solo d’attribuire ad alcuni problemi dovuti a dolori maledetti della schiena. Speriamo però che da ieri sera non si siano nuovamente manifestati. Giocare su un manto erboso (?) come quello del “Sinigaglia” è uno schiaffo al calcio. Da qualsiasi latitudine quando si parla di professionismo. Altro che il “Bentegodi” per le gare del Chievo Verona. Al campo del Como non viene più fatta manutenzione. Non è motivo dovuto al troppo utilizzo, come invece succede a Verona con due squadre e una partita disputata nelle scorse settimane dalla nazionale italiana di rugby che ha lasciato i “segni” nell’erba… Forse sono diventate troppe anche qualche centinaia di euro settimanali per un custode.
E con questo ci andiamo a riallineare con quelli che sono i problemi generali di questi campionati di Lega Pro. Fa male al cuore e al sentimento di chi ama il calcio, leggere notizie, vedere immagini fotografiche come quelle che sono state scattate ieri pomeriggio a Catanzaro e Busto Arsizio. Siamo decisamente al capolinea del sistema. Tema di una conversazione dettagliata che sarà sicuramente proposta dal Presidente di lega Pro, Rag. Mario Macalli, nell’Assemblea di Lega indetta per domani a Firenze. Questo è l’ultimo episodio clamoroso di alcune situazioni che si stanno verificando sempre più. Magari in futuro oltre agli allenamenti non disputati; partite iniziate in ritardo; si passerà direttamente alla messa in mora. Ultimo tassello di un puzzle che porta un nome e un cognome drammatico: fallimento. Si sottolineava nei giorni scorsi che nelle ultime dieci stagioni sono sparite decine di società e i Presidenti hanno sposato lo spartito dell’addio. I conti non tornano più e questo gesto sta diventando d’attualità in tante realtà.
Vincere in casa o in trasferta cambia poco. L’importante è ottenere i tre punti. Vogliono impostare la riforma dei campionati. Non ci sarà bisogno. La riforma sarà naturale… Quaranta società non hanno rispettato i pagamenti da effettuare alla scadenza del 15 novembre. Dubitiamo che possano farlo alla prossima del 15 febbraio. Ormai sono state fissate date dalle quali è impossibile sforare senza pagare. Partono, immediate, le penalizzazioni. E nessuno penso giochi per vedersi togliere dei punti dalla classifica generale, in precedenza acquisiti sul campo con vittorie e pareggi. Altro che vittorie casalinghe o esterne. Si deve vincere e basta. Se quest’anno tante società non dovessero trovare la promozione nella categoria superiore, potrebbero mettere a rischio sopravvivenza.
Guardandoci negli occhi, tanti che lavorano nel movimento calcio fra cinque o sei mesi potrebbero trovarsi a piedi. Senza lavoro…
Basta quindi discussioni sulle vittorie casalinghe o esterne. Serve vincere. Stop. La Spal sta dimostrando di non conoscere rivali in categorie per quanto riguarda i punti conquistati “all’Estero”: sedici con una gara ancora da giocare a Ravenna il 23 dicembre. Intanto, però, giochiamoci il turno casalingo in programma domenica prossima con il Bassano…

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0