«L’arrivo di Volpe è una sorpresa per voi, non certo per me – scherza il Direttore Bortolo Pozzi introducendo il nuovo acquisto della Spal -. Si tratta di un acquisto non fatto a caso, e il suo nome era nel mio taccuino già da settimane, è una prima scelta!».
L’attaccante napoletano, arrivato con la formula del prestito secco dal Livorno, negli amaranto di Bepi Pillon faticava a trovare spazio…
«Davanti a lui c’era gente del calibro di Tavano e Dionisi – continua Pozzi – ma ho ottenuto ampie garanzie tecniche e tattiche dal suo tecnico: il ragazzo ha solo bisogno di una piazza per tornare a dimostrare le sue capacità, e Ferrara lo può riproporre a grandi livelli. Inoltre sul valore di questo giocatore parla da sola la cifra importante investita dal Livorno per acquisire la metà del cartellino dalla Juventus».
Dopo la chiosa del direttore biancazzurro è direttamente Volpe a presentarsi, descrivendo le sue caratteristiche.
«Sono un attaccante duttile e versatile, avendo ricoperto diverse posizioni dell’attacco nel corso della mia carriera: a livello giovanile (al Genoa, ndr) facevo di fatto il centravanti, nella parentesi a Trieste invece ero impiegato stabilmente come seconda punta, mentre a Livorno, per sfruttare le mie doti atletiche ho giocato prevalentemente sulla fascia laterale».
Possiamo aspettarci un buon contributo in fase realizzativa?
«Non vivo per il gol, preferisco mettermi al servizio della squadra, ma confido di andare a segno con una certa regolarità. Un aneddoto: ai tempi del Livorno, qualche anno fa, proprio contro mister Notaristefano, allora sulla panchina del Novara, siglai una rete importante in Coppa Italia, che eliminò i piemontesi dalla competizione!».
Come mai un giocatore che ha debuttato giovanissimo in serie A non è riuscito a restare a certi livelli?
«Ho commesso alcuni errori di gioventù che ho pagato caro. Conoscere il grande calcio quando si è poco più che ragazzini può essere un arma a doppio taglio».
Quando ha saputo dell’interessamento della Spal?
«Anche se l’accordo è arrivato in extremis era già qualche giorno che mi erano giunte voci che andavano in questa direzione. In precedenza avevo rifiutato altre destinazioni in Lega Pro, ma alla Spal non ho saputo dire di no».
Una curiosità: ha giocato un ruolo fondamentale nella scelta di Volpe lo stadio Paolo Mazza?
«Sì, ci giocai anni fa e ne rimasi impressionato positivamente, non vedo l’ora di scendere in campo!».