IL TACCUINO NEGLI SPOGLIATOI. BUTELLI, NOTARISTEFANO, POZZI, COPPOLA E IL LUMEZZANE

di Diego Stocchi Carnevali e Alessandro Orlandin

CESARE BUTELLI

Presidente un’altra battuta d’arresto improvvisa, che fa davvero male e non solo in termini di classifica. Come se la spiega?
“Io prima di tutto vorrei anticipare una domanda che tanto so mi sarebbe stata fatta dopo, quindi vi dico subito che per quanto riguarda la conduzione tecnica, oggi, se c’è qualcuno che andrebbe esonerato è il Presidente. Lo dico consapevole del fatto che sono io che ho sin qui avallato ogni decisione, dall’estate scorsa quando mi sono fidato di avere a disposizione un organico di prima qualità, preparato e pronto per poter lottare per i primi posti della classifica invece, risultati alla mano, oggi devo ricredermi, anzi, dico che dobbiamo iniziare a guardarci alle spalle e non parlo solo di quinto posto, io guardo anche il quattordicesimo, la stagione mi sembra si stia incanalando veramente verso un’altra delusione, a questo punto totale”.

Che cosa è successo e dove secondo lei questo meccanismo che sembrava, è il caso di dire a questo punto, “perfetto” si è rotto?
“Ma sinceramente non lo so, credo che dopo Monza involontariamente ci siamo lasciati cadere troppo nel vittimismo e questo ci ha fatto male ancora di più della semplice sconfitta patita sul campo. Credo però che ci siano anche altre cose, ripeto, quello che sta succedendo mi fa pensare che forse questa squadra ha dei limiti caratteriali che non le permettono di affrontare con la giusta dose di lucidità i momenti critici che in una stagione prima o poi toccano a tutti ma che noi siamo bravissimi a enfatizzare. Ma voglio essere chiaro ancora una volta, il responsabile è il sottoscritto e se si potesse fare oggi da esonerare ci sarebbe Cesare Butelli”.

EGIDIO NOTARISTEFANO

Mister, una sconfitta pesantissima che risucchia la Spal nel calderone e mette in discussione a questo punto tutto quel che di buono era stato fatto sin qui. Cosa sta succedendo?
“Non mi voglio nascondere dietro a un dito. Oggi le assenze si sono fatte sentire, è innegabile questo ma per quasi tutto il primo tempo io non ho visto una brutta Spal, anzi. Siamo entrati in campo consci che potevamo fare bene, sapevamo dove era possibile metterli in difficoltà, non abbiamo espresso un brutto calcio fino al primo errore commesso, che abbiamo pagato in maniera salatissima con il gol. Poi Marco (Zamboni ndr) mi ha detto che Volpato la palla se l’è portata via con la mano ma non è questo il momento di parlare di queste cose”.

Per la prima volta in questa stagione anche i ragazzi della “Campione”, che di solito vi hanno sempre sostenuto, oggi hanno preso una posizione a questo punto netta anche nei tuoi confronti, contestandoti apertamente.
“Ma io non mi sento un “idiota” come qualcuno di loro mi ha apostrofato. Dovevo inserire Colomba per Volpe perché aveva i crampi e non mi sono certo sognato di mettere in campo in partite come queste un ragazzo giovanissimo come Geovani, anche perché non è una punta. Oggi mi sono trovato con questi uomini a disposizione, trovarsi senza Cipriani e Smit che conto almeno di recuperare per Pagani insieme a Migliorini e Fofana contemporaneamente, che quasi sicuramente invece non avrò a disposizione neanche domenica prossima, non ti mette nelle condizioni di poter fare il meglio che questa rosa ha nelle sue potenzialità”.

Da che basi deve ripartire la Spal per uscire una volta per tutte da questo che assomiglia sempre di più a un calvario, che ogni anno si ripresenta puntuale a questo punto della stagione.
“Ci dobbiamo ricompattare tra di noi, ritrovare la fiducia in noi stessi, crederci e scendere in campo con la bava alla bocca, con la grinta che nei momenti di difficoltà aiuta a sopperire anche alle assenze”.

GIANBORTOLO POZZI

Premessa d’obbligo: i frequentatori dell’area-mista delle interviste sanno bene che Bortolo Pozzi è sempre tra i più lesti ad affacciarsi in sala stampa per concedersi ai cronisti. Oggi, non ci sembra casuale, è uscito per ultimo, mostrando un atteggiamento più amaro del solito. D’altronde la giornata della Spal può considerarsi completamente priva di spunti positivi. Lo ammette anche lo stesso direttore generale.

Direttore, ora è crisi vera.
“In crisi c’eravamo già, oggi l’abbiamo confermata. La sconfitta è brutta, pesante, ed è venuta in maniera un po’ strana. Strana perché nel primo tempo per trentacinque minuti abbiamo giocato, poi è arrivato lo svantaggio e lì non abbiamo proprio saputo reagire. Nella ripresa abbiamo passato quaranta minuti nella loro metà campo senza costruire niente. Che dobbiamo dire? La mancanza di alcuni giocatori importanti non è una scusa. Però mancavano tutti nello stesso reparto e questo un po’ ha sicuramente inciso. Peraltro Volpe e Locatelli non erano al meglio”.

Come si esce da un momento del genere?
“La colpa è la nostra, dobbiamo quindi analizzare per bene come superare questa situazione. Alchimie o ricette segrete per farlo non ci sono, dobbiamo solo pensare a lavorare e star tranquilli. Sicuramente qualcosa dopo Monza si è inceppato, lo dicono i risultati e le prestazioni. Da quella partita in poi siamo andati in calando, forse qualche giocatore non è al meglio, sicuramente le assenze e il fatto che alcuni giocatori non riescono ad allenarsi alla perfezione durante la settimana ci porta anche a questa situazione”.

Oggi per la prima volta in stagione il pubblico ha esternato tutta la sua rabbia.
“Le contestazioni arrivano, è normale che ci sia scontento in periodi come questi. Noi cerchiamo di fare il nostro meglio, ci teniamo noi prima di tutti. Ripeto, la colpa è nostra, dobbiamo ricompattarci e vedremo cosa si può fare. Normale che i tifosi si arrabbino, anch’io mi arrabbierei a vedere la mia squadra perdere e infatti l’ho fatto. Capisco la delusione. È normale il malcontento quando si fa un punto in quattro partite contro squadre non proprio trascendentali”.

Il presidente Butelli ha parlato di ‘valutazioni’ da fare, alludendo in parte anche alla posizione del mister.
“Se lo dice il presidente… vedremo quali saranno queste valutazioni, certo è che dobbiamo analizzare il momento e trovare velocemente la maniera per uscirne perché non possiamo subire passivamente questi momenti. Tutto sommato siamo ancora in corsa per i playoff, abbiamo fatto bene per diciotto partite e non è che siamo diventati improvvisamente dei brocchi. Sicuramente ci sono problemi, e di questi problemi va trovata rapidamente la causa. Non riusciamo a svoltare, purtroppo. Non giochiamo bene, siamo sotto al nostro rendimento. Se sapessi la soluzione non saremmo andati in crisi. Sui giocatori non possiamo intervenire perché il mercato è chiuso, quindi una soluzione è per forza quella di stare compatti, più attenti, più concentrati, evitare di fare gli errori fatti oggi”.

La squadra dà l’impressione di essere psicologicamente fragile.
“Dico che fisicamente stiamo bene, il limite è psicologico perché non riusciamo a fare quello che dobbiamo fare e non abbiamo la tranquillità giusta. Non capisco perché giocatori così non debbano giocare tranquilli, secondo me dovrebbero essere impermeabili a certe situazioni. Il mio non è un atto di accusa contro chicchessia, però è chiaro che dobbiamo essere bravi in questo momento a isolarci e non pensare a quello che succede fuori”.

CARMINE COPPOLA

Arrembante come in campo, Carmine Coppola evita le discettazioni di carattere tecnico e punta dritto sull’aspetto ambientale della sconfitta.

Carmine, una sconfitta che fa particolarmente male…
“Tutte le sconfitte fanno male però bisogna ripartire a testa bassa e lavorare. Però mi preme dire che qua bisogna cambiare un po’ tutto l’ambiente, vedo molta negatività, nel senso che quando si vince e si perde lo si fa comunque tutti insieme, non è che ogni qualvolta che si vince siamo tutti bravi e tutti salgono sul carro, quando si perde invece la colpa è di questo o di quest’altro”.

Ti riferisci ai fischi e ai cori della ripresa?
“Sulla sostituzione di Volpe con Colomba a sentire le reazioni del pubblico sembrava fosse entrato un animale. Questo non mi va, perché i miei compagni sono i migliori. Se la gente vuole mancare di rispetto lo faccia pure, perché i tifosi sono i tifosi, però bisogna sempre rispettare le scelte del mister. L’ho fatto anch’io quando sono rimasto fuori. Se no ce ne andiamo tutti a giocare a tennis. La reazione su quel cambio mi ha un po’ mortificato, non ho problemi a dirlo. Mi è dispiaciuto per Davide. Se vogliamo vincere e diventare una realtà importante bisogna stare sempre tutti compatti. Il nostro obiettivo era quello di arrivare primi: non ci siamo riusciti, la colpa è nostra e di nessun altro, la società ha fatto il meglio per metterci nelle migliori condizioni. Adesso bisogna unirsi: perché uniti si va lontano, se invece ognuno pensa al suo orticello, ahimè, siamo destinati a rimanere in questa categoria per altri sessant’anni”.

Di certo in campo avete commesso errori che hanno spianato la strada al Lumezzane.
“L’amarezza è tanta, perché avevamo preparato la partita per vincerla. Però purtroppo il calcio va così, hanno vinto loro per quanto non mi senta inferiore al Lumezzane. Sono due volte che facciamo buone prestazioni e vincono loro, quindi qualche colpa è nostra”.

La corsa per i playoff non è certo compromessa, ma ora servono punti pesanti…
“Sono ottimista: si perde? E allora bisogna solo leccarsi le ferite e andare su un campo difficile come quello della Paganese. Però giocheranno anche loro in undici, almeno presumo, non è che giocheranno in quindici o sedici. Abbiamo una posizione di classifica importante, ce la dobbiamo tenere abbassando la testa e lavorando. Non ci nascondiamo e ci assumiamo le nostre responsabilità”.

DAVIDE NICOLA (All. Lumezzane)

Mister, abbiamo visto un Lumezzane accorto, attendista, che ha saputo capitalizzare al massimo gli errori di una Spal non certo al meglio.

“È una disamina più che condivisibile. Devo fare i complimenti ai ragazzi perché quando fanno quello che preparano, con grande attenzione e determinazione, vanno elogiati. Dobbiamo mantenere alta questa voglia di stupire che deve essere una costante del Lumezzane, perché non siamo una squadra che si porta dietro un blasone incredibile, però siamo una squadra di rompicoglioni, scusate il termine, ma questo rende bene la nostra identità”.

Davanti la coppia Volpato-Ferrari ha svolto alla perfezione il proprio compito.
“Sì e vorrei dire che molti dei meriti della vittoria di oggi vanno a Luca Nember (il direttore sportivo, ndr) che ha messo a disposizione di questa squadra un giocatore come Volpato che, senza nulla togliere agli altri, pur non avendo i novanta minuti ha lottato come un gladiatore. Da citare anche Bencivenga che è appena arrivato dal Livorno e ha sfoderato una grandissima prestazione”.

Una vittoria importante per voi, che apre scenari di classifica interessanti.
“Tre punti importanti perché abbiamo una calendario complicato e vincere con squadre del rango della Spal oltre al morale ti permette di sopperire a eventuali passi falsi contro le dirette concorrenti per il nostro obiettivo minimo che è quello della salvezza”.

FAUSTO FERRARI

Sesto gol stagionale per te, condito da un assist del nuovo arrivo Volpato.
“Grande merito del gol va a Rey, una palla che sembrava già persa e invece ne è nato un gol che ha cambiato la partita. Questi sono veramente tre punti pesanti perché dopo una brutta prestazione contro la Salernitana sette giorni fa, venire su questo campo difficile come questo e vincere è davvero importante”.

La tua squadra ha fatto una prestazione attenta nel complesso, senza particolari sbavature.
“Credo che sia stata una grande partita soprattutto in difesa. C’è da dire che la Spal aveva assenze importanti, bisogna ammetterlo: quando ti manca un giocatore che ha fatto dodici gol e che forse è l’attaccante più forte di questa categoria, Cipriani, vuol dire tanto. Però abbiamo fatto una grande prestazione e ci prendiamo il merito di questa vittoria”.

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