NOTARISTEFANO, DOMANI SI DECIDE L’ESONERO. REMONDINA (FAVORITO) O SABATINI I SUCCESSORI CON TROMBETTA OUTSIDER. ECCO LE LORO CARRIERE

Nessuno parla. I telefoni suonano a vuoto. Impossibile sapere qualcosa di concreto se non che domani verrà presa una decisione sul futuro del tecnico Notaristefano che, ci vuole poco a immaginarlo, sarà lontano da Ferrara. I nomi “usciti” una settimana fa, per motivi diversi, sembrano poco credibili. Mutti si è accasato a Bari in serie A (!), Vavassori pare non aver convinto la triade spallina ma un nuovo allenatore arriverà e, salvo colpi di scena decisamente imprevisti ora, non sarà certo il pur bravissimo Beppe Brescia. La soluzione interna è infatti da escludere e crediamo sia giusto così. Così come crediamo che abbia poco senso puntare sul nome clamoroso visto che, almeno dal punto di vista della squadra, il ricorso all’esperienza e alla carriera non ha sin qui garantito successi. Stando ad alcune indiscrezioni che – è giusto dirlo – non arrivano direttamente dalla dirigenza biancazzurra i papabili potrebbero essere Remondina (due promozioni a Sassuolo) e Sabatini (ex vice di Cosmi, una promozione con il Padova che gli spallini, purtroppo ricordano bene) con Trombetta outsider (fino a poco fa in Champions e prima secondo di Galeone e Guidolin). Staremo a vedere domani quando Butelli e i suoi collaboratori prenderanno una decisione e incontreranno i vari candidati tra i quali potrebbe anche spuntare un nome a sorpresa. Per quanto riguarda i nomi appena fatti pubblichiamo qui sotto un riassunto delle loro carriere estrapolate da Wikipedia.

GIAN MARCO REMONDINA

E’ nato a Rovato (Brescia) il 30 marzo del 1958. Instancabile mediano, la carriera da calciatore di comincia in Interregionale, nella Romanese nella stagione 77/78.  Remondina gioca 32 gare e segna 4 gol (il suo record). L’anno dopo è in C/2 nella Pro Vercelli (34 presenze, 3 reti). Nella stagione 84/85, Remondina gioca in C/1 nella Carrarese: gioca 57 partite in due campionati. Quella con la Reggiana (32 partite nella stagione 1985/86) è l’ultima presenza in C/1 prima di una lunga trafila in C/2: quattro campionati tra Orceana, Andria e Lecco. Nel campionato 93/94, a 35 anni, Remondina scende ancora di categoria ma azzecca l’ultimo filotto da calciatore. E’ infatti uno degli artefici della clamorosa scalata del Brescello dal Nazionale Dilettanti alla C/1. Due campionati vinti da protagonista. Chiusa la carriera da calciatore a 38 anni Remondina inizia a studiare da allenatore.
I primi passi in panchina arrivano nella stagione 99/00, 9 giornate sulla panchina del Cremapergo in serie D. Il rilancio qualche anno dopo (stagione 04/05) quando Remondina stravince il girone B della serie D alla guida della Canzese, paesino da quattromila anime del comasco. Il Lecco finisce a 7 punti, l’Alghero a 15. L’anno dopo approda al Sassuolo che porta dalla C/2 alla C/1 vincendo i playoff e poi sfiora (l’anno dopo) la clamorosa promozione in B. Il resto è storia recente: il debutto in serie B nella stagione scorsa sulla panchina del Piacenza, l’esonero a ottobre e la chiamata del verona dove viene esonerato a poche giornate dalla fine della stagione.

CARLO SABATINI

E’ nato a Perugia il 23 settembre 1960) ed è il fratello del dirigente calcistico, ex Palermo, di Walter Sabatini. Dopo aver militato nelle varie squadre del settore giovanile del Perugia da calciatore a meno di vent’anni smette con il calcio giocato.
Nel 1982 inizia l’attività di allenatore nel Pontevecchio. Qui segue tutta la trafila delle giovanili sin quando, nell’estate del 1990, la società Umbra si trova a dover scegliere per la guida della prima squadra tra lui, artefice di grandi risultati con tutte le squadre giovanili guidate, e una bandiera del paese: Serse Cosmi. Dopo un lungo tentennamento la scelta cade su quest’ultimo e per Sabatini si schiudono le porte del settore giovanile del Padova. Nella città del Santo inizia una lunga militanza, col doppio ruolo di allenatore dei giovani e tutor dei ragazzi ospiti della foresteria, tra cui spiccano i nomi di Luigi Sartor e soprattutto Alessandro Del Piero. Nel nuovo millennio, dopo una breve esperienza nel settore giovanile del Venezia, nel 2004 il percorso di Sabatini si rintreccia con quello di Serse Cosmi che lo vuole con sé nello staff della prima squadra dell’Udinese in Serie A, Champions League e Coppa Uefa. Ad Udine rimane per un biennio e ha modo di collaborare con allenatori del calibro di Nestor Sensini, Giovanni Galeone ed Alberto Malesani. Nel 2007 viene richiamato a Padova, per guidare la formazione Berretti. A marzo del 2008, in seguito all’esonero di Ezio Rossi, viene promosso a guidare la prima squadra in prima divisione e una serie di ottimi risultati, che portano la squadra a sfiorare i playoff (mancati per un solo punto), gli garantiscono la riconferma per l’anno successivo. La stagione 2008-2009 vede il Padova partire bene, tanto da eliminare il Chievo ed il Piacenza nei primi due turni di Coppa Italia mentre, in campionato, un rendimento altalenante convince la società a sollevare il mister dall’incarico ed a sostituirlo con Attilio Tesser. Dopo sole cinque giornate però lo scarso rendimento del nuovo corso porta la società a richiamare Sabatini. Un striscia di risultati positivi portano il Padova ad ottenere un posto negli spareggi per la promozione, seppur da quinta classificata. Dopo la semifinale col Ravenna in finale affronta la Pro Patria riuscendo a conquistare la serie B. Un vero miracolo pallonaro. Nella stagione successiva il Padova parte bene ma una serie di sconfitte costano la panchina a Sabatini. Al suo posto viene chiamato Nello Di Costanzo ma i risultati non arrivano e la dirigenza si riaffida a Sabatini per raggiungere una salvezza divenuta ormai difficile. A fine campionato il Padova raggiunge la zona play-out affrontando la Triestina 0-0 all’andata 3-0 al ritorno salvando così la squadra. Il 14 settembre 2010 consegue l’abilitazione a tecnico di prima categoria assieme a Eusebio Di Francesco e Giuseppe Sannino, tutti impegnati a giugno con le proprie squadre nei playoff promozione e nei playout salvezza.

MAURIZIO TROMBETTA

E’ nato a Udine il 29 settembre 1962. Da calciatore era un attaccante e ha cominciato la carriera con l’Udinese squadra con la quale ha vinto il Campionato Primavera 1980-1981 ed ha vestito anche la maglia biancazzurra della Spal. Come allenatore ha cominciato dagli allievi dell’Udinese nel 1994. Dopo pochi mesi è stato chiamato da Giovanni Galeone sulla panchina dell’Udinese che all’epoca militava in Serie B. Come vice di Galeone ha vinto il campionato di Serie B. L’anno dopo ha seguito Galeone a Perugia vincendo il Campionato 1995/1996 e quindi a Napoli. Nel 1998 torna a Udine e questa volta è il vice di Francesco Guidolin. L’anno successivo (1999) con Guidolin va ad allenare il Bologna sempre in A per 5 stagioni. Nel 2003-04 è ancora con Galeone ad Ancona e torna di nuovo a Udine per salvare l’Udinese nella stagione 2006/2007. Nella stagione 2007-08 diventa primo allenatore del Sevegliano, in Eccellenza subentrando al vecchio allenatore alla settima di campionato, con la squadra ultima in classifica. Termina il campionato al quarto posto (31 punti fatti nel girone di ritorno), vincendo inoltre la Coppa Italia di Eccellenza. Nel giugno 2008 viene ingaggiato dall’imprenditore rumeno Arpád Paszkany proprietario del CFR Cluj (Romania), vincitrice di campionato e Coppa di Romania l’anno precedente come allenatore in seconda. Dopo l’esonero del primo allenatore Ioan Andone viene promosso lui a primo allenatore con la squadra qualificata per la prima volta alla Champions. L’esordio nella massima competizione europea per club è un successo: all’Olimpico di Roma il Cluj batte la Roma per 2 a 1 e pareggia 0 a 0 con il Chelsea F.C.. Il 18 dicembre 2008 viene in un primo momento esonerato per la modesta posizione nel campionato romeno, terzo a sei punti dalla prima, ma successivamente, dopo una riunione tra il presidente e i suoi soci, viene confermato alla guida tecnica della squadra. Ancora dietrofront dei vertici del Cluj che motivano la scelta dell’esonero definitivo con il fatto che non hanno pazienza visto che devono rivincere il campionato. Dunque il 9 gennaio viene ufficialmente diramato il comunicato ufficiale di esonero nonostante il terzo posto in campionato e la qualificazione ai quarti di Coppa della Romania, tenuto conto che la squadra nei mesi precedenti ha dovuto giocare anche la Champions. Il 15 febbraio 2010 il presidente Foti lo ingaggia per sostituire mister Breda alla guida della formazione Primavera della Reggina.

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