IL PUNTO SUL CAMPIONATO – TRENTADUESIMA GIORNATA

LA NOTIZIA. Che l’”Italia” fosse una sorta di buco nero dove chiunque vi acceda venga poi risucchiato senza batter ciglio lo si era capito già da agosto. Ma di qui a pensare che i campani riuscissero nell’impresa non solo di vincere, ma addirittura di riaprire il campionato a due partite dal termine ce ne passava. Di Pignalosa il gol decisivo che potrebbe valere un’intera stagione per i costieri, mentre gli umbri, con quattro lunghezze di vantaggio, per festeggiare devono battere la pericolante Paganese domenica prossima al “Barbetti” in un incontro che di scontato ha nulla.
SORRENTO-GUBBIO 2-1

IL PERSONAGGIO. Con Alessi out per due settimane per motivi disciplinari è un’altra Reggiana e il Bassano, non ancora salvo, sfodera una prestazione di carattere e alla fine, grazie anche alle paratissime del trentareenne Grillo, esce indenne dalla partita del “Mercante” e tiene vive le speranze giallorosse di evitare i playout benché dietro tutte abbiano iniziato a correre. Manca ancora un punto alla squadra di Jaconi per festeggiare ma la sensazione è che giocando così (soprattutto con un portiere tornato a una nuova giovinezza) i veneti non faticheranno a portarlo a casa.
BASSANO-REGGIANA 0-0

L’ALLENATORE. C’è una data scritta nel destino della Salernitana che potrebbe deciderne il futuro: è quella del 15 maggio quando, se i conti non saranno una volta per tutte sistemati, i campani potrebbero passare guai non di poco conto. Dopo una settimana travagliata, in cui Breda da un lato ha dovuto preparare la sfida con il Como cercando di tenere la propria squadra a distanza di sicurezza, per quanto possibile, dai soliti problemi societari e dall’altro ha indirettamente risposto al sindaco De Luca che non è a sua volta apparso affatto convinto che l’immobiliarista Vincenzo Casale, qualora decidesse di entrare in ballo, salvi i campani, sul campo i calciatori hanno dato l’ennesima prova di grande cuore e attaccamento regolando anche il Como. A Reggio Emilia, domenica prossima, la gara della possibile certezza playoff, aspettando buone nuove societarie. Intanto Breda continua, nel deserto più assoluto, a fare miracoli.
SALERNITANA-COMO 2-0

IL GOL. Il difensore scuola Siena Blanchard, al suo secondo sigillo stagionale, spegne sul nascere i sogni di gloria del Verona che sino alla vigilia della sfida del “Fortunati” appariva come una delle formazioni più in forma del momento. Va anche in vantaggio la squadra di Mandorlini con il solito Russo e ci rimane fino a tredici minuti dalla fine quando è una mischia che si risolve a favore dei lombardi a garantire alla squadra di Carbone di avvicinarsi con maggiore serenità allo spareggio di Bolzano mentre allontana, forse definitivamente, i veneti dalla conquista della terza piazza.
PAVIA-VERONA 1-1

 

L’EPISODIO. Settecento minuti di imbattibilità non posson bastare al numero uno della Paganese Ginestra contro il micidiale contropiede degli aquilotti liguri iniziato da Cesarini, portato poi avanti da Basso e chiuso da Buzzegoli che, impietosamente, gela i quasi duemila fans degli azzurrostellati, arrivati al “Torre” consapevoli che quella contro i bianconeri poteva essere la sfida che garantiva i playout. Nulla di tutto questo, la squadra di D’Adderio vince la sua seconda gara stagionale lontano dal “Picco”, si salva con due gare di anticipo e continua a sperare. 
PAGANESE-SPEZIA 0-1

LA COPERTINA. Sette punti nelle ultime quattro gare per il quarto allenatore stagionale del Monza, il sessantenne Gianfranco Motta che, portato letteralmente in trionfo dai suoi giocatori, a piccoli passi sta portando a termine un inseguimento al penultimo posto che nell’ultimo mese aveva il sapore dell’impresa proibita. A farne le spese stavolta è la lanciatissima Alessandria che è costretta ad alzare bandiera bianca al “Brianteo” e rimandare la matematica certezza dei playoff almeno di sette giorni. Per i brianzoli invece ancora centottanta minuti da vivere con il cuore in gola. La sensazione è che il miracolo sia ancora possibile.
MONZA-ALESSANDRIA 2-0

LO STADIO. Il derby è sempre una gara particolare e lo dimostra ancora una volta quello disputato tra gialloblu e grigiorossi a Crema. Il “Voltini” ribolle come un catino infernale, enorme lo spiegamento di forze dell’ordine, tifoserie obbligate a seguire percorsi alternativi in zona stadio per evitare qualsiasi tipo di contatto. Un tempo, questa partita, poteva al massimo valere per l’onore: Davide contro Golia in un match segnato o quasi sin dalla vigilia. Ma domenica la sfida valeva qualcosa di più: c’era in ballo la salvezza, c’era in ballo lo “sgarro” dell’estate che ha portato Sambugaro a vestire il grigiorosso, non c’era solo un pronostico apparentemente chiuso in partenza da sovvertire. Alla fine, la squadra di Maurizi, con un brillante secondo tempo, piega la squadra di Montorfano grazie a Guerci e Lolaico e alla fine è festa grande che vale doppio. Non importa che i playout siano ancora una realtà più che concreta, da domenica i gialloblu sono più vicini a un sogno chiamato salvezza diretta.
PERGOCREMA-CREMONESE 2-1

LA DELUSIONE. Dopo tre sconfitte e un pareggio nelle ultime quattro gare, il Lumezzane, grazie al gol di Loiacono si salva e si appresta a vivere con maggiore tranquillità le prossime due partite. Il Sudtirol, invece, alla quarta sconfitta consecutiva, dovrà ora stare attento a non finire addirittura all’ultimo visto che anche il Monza è tornato in gioco. Una parabola discendente incredibile quella dei biancorossi di Pellegrino, cinque punti appena nelle ultime quattordici gare, un cammino che definire da brivido è un eufemismo.
LUMEZZANE-SUDTIROL 1-0

LA FIGURACCIA. Ravenna dopo Ferrara diviene sinonimo della parola “disastro”. Per carità, ci mette del suo il direttore di gara a tagliare le gambe agli incerottati romagnoli quando, a fine primo tempo, regala dal dischetto a Volpe la possibilità di mettere in carniere i tre punti per i biancazzurri, ma è pur vero che i giallorossi scesi al “Mazza”, sono stati dai più dipinti come la squadra più brutta degli ultimi tre anni vista all’ombra del Castello Estense. Romagnoli ora in piena bagarre salvezza.
SPAL-RAVENNA 3-0


IL PROSSIMO TURNO.
Campionato riaperto a centottanta minuti dal termine. Incredibile a dirsi ma è così. In testa il Gubbio ha il primo match point: se vince contro la Paganese va in B a prescindere dal risultato del Sorrento che sarà impegnato sul campo difficilissimo dello Spezia. In zona playoff è spareggio tra Reggiana e Salernitana: solo una vittoria terrebbe gli emiliani ancorati alla quinta piazza in attesa di avere notizie positive dal “Bentegodi” dove il Verona, contro il Lumezzane, dovrebbe avere vita facile ma con i bresciani non si sa mai… Alla ricerca della sicurezza del terzo posto c’è l’Alessandria che ospiterà una Spal già tranquilla e con un briciolo di possibilità playoff che dovrebbero garantire un impegno assoluto.  In coda assalto del Pavia a Bolzano visto che potrebbe addirittura scavalcare il Ravenna qualora a sua volta i giallorossi venissero sconfitti in casa dal Pergocrema che dopo la vittoria nel derby contro la Cremonese sale in Romagna con la tranquillità di chi darà il cento per cento perché mal che vada si giocherà i playout. A Cremona grigiorossi costretti a vincere a tutti i costi contro il Bassano per la salvezza matematica ma i giallorossi a loro volta cercano il punto della sicurezza. Chiude il programma la sfida tra Como e Monza con i brianzoli alla disperata caccia dei tre punti per continuare a sperare e i lariani a cui basta il pari per garantirsi la permanenza in categoria anche per la prossima stagione.

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