IL DESIDERIO DI VLADO SMIT: VOGLIO RESTARE ALLA SPAL!

Con i suoi cinque gol e sette assist in ventidue presenze sul campo, e spesso per semplici spezzoni di gara, Vlado Smit è di certo stato tra i giocatori più preziosi e “redditizi” della stagione che si sta miseramente chiudendo. Un stagione del tutto fallimentare dove però qualcosa, e qualcuno, da salvare c’è. Smit è senza dubbio uno di questi.

Dunque Vlado, la sconfitta di domenica ha chiuso ogni velleità che ancora si riponeva sulle fasi finali del campionato. Com’è l’umore?
“Basso. Dispiace finire una stagione in questo modo. Una stagione iniziata benissimo e fallita del tutto nella seconda parte. Pensavamo tutti, davvero, che fosse l’anno buono, quello giusto, poi… Poi non lo so cosa sia successo. In tanti mi chiedono il perché in giro, non so più cosa rispondere. Non c’è molto da dire. Le assenze, quella di Cipriani sopra tutte, di certo sono il motivo più grosso, ma per il resto proprio non si sa cosa dire. Ha iniziato a girare tutto male”.

Anche la tua di assenza ha pesato.
“Può darsi, ma di certo il peso maggiore è stata la mancanza di Cippo. Era lui che ci faceva gol là davanti”.

La tua stagione, risultati della squadra a parte, è stata tra le più positive.
“Sono stato limitato da diversi problemi fisici ma, per quello che ho avuto modo di giocare, penso di avere fatto abbastanza bene. Ho segnato cinque gol, fatto diversi assist. Non avevo mai segnato tanto in carriera. Poi quest’anno ho ricoperto un po’ tutti i ruoli… mi manca giusto da indossare i guantoni da portiere”.

Se avessi avuto modo di giocare tutte le partite forse avresti raggiunto Cipriani?
“Dodici gol sarebbe stato davvero troppo! Però chissà, magari qualcuno in più avrei potuto farlo… Purtroppo ho avuto degli infortuni davvero strani, ad esempio uno stiramento che per me è un evento raro, non mi era praticamente mai successo in passato. Poi la caviglia, ho preso una botta, proprio domenica scorsa ad Alessandria, e mi si è gonfiata. La schiena mi ha dato problemi negli ultimi due anni, ma ora lì sono a posto”.

Ma quel sinistro micidiale non è mai stato sfruttato a dovere in passato?
“Ogni anno che ho giocato di solito i miei due, tre gol a stagione li ho sempre segnati, ma bisogna dire che ho giocato quasi sempre in difesa, da terzino sinistro, e quindi più che altro facevo assist dalle fasce per i compagni. Quando ero a Bologna poi ero molto giovane, se capitava di calciare punizioni di certo non venivo chiamato io, ma i più esperti ed “anziani”. In effetti non ho mai avuto modo di sfruttare il mio tiro più di tanto, probabilmente avrei potuto anche fare qualcosa di più”.

A volte si è notato un eccessivo nervosismo tuo in campo, anche in occasione delle sostituzioni.
“Quest’anno sono stato un po’ troppo nervoso, è vero, ma è stato causato dai problemi fisici che ho avuto. Anche domenica scorsa, quando sono uscito ero arrabbiato, ma per la botta che avevo preso alla caviglia, che era tutta gonfia. Sì, è vero, avrei anche voluto restare in campo, ma con quella caviglia non sarebbe neanche stato il caso. Diciamo che in generale divento nervoso verso me stesso, non verso gli altri”.

Resterai alla Spal il prossimo anno Vlado?
“Certo, ho un altro anno di contratto, qui sto bene. Questa stagione è andata male, è vero, ma ormai bisogna già guardare alla prossima. Non mi piace neanche già sentire voci che mi danno per partente. Io voglio restare”.

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