IL DESIDERIO DI REMONDINA: SPERO CHE IL MIO SIA UN ARRIVEDERCI

CHE SPAL DOMENICA…  Ultima intervista stagionale al tecnico spallino tra rimpianti e futuro: “Si può dire quello che si vuole ma la differenza l’hanno fatta i tanti infortuni e in particolare l’assenza di Cipriani. La squadra forse ha perso le motivazioni nel girone di ritorno. Io rimarrei volentieri ma vedremo la prossima settimana se le mie idee e quelle della società coincidono. Di sicuro chiederò di abbassare l’età media perché una decina di giocatori sopra  i trent’anni sono troppi. Mi piacerebbe rivedere ragazzi come Giovanni Rossi, Pallara, Geovani, Albini e anche Busatto, Maestri e Fiorini in prima squadra. Ci vogliono corsa, vogliaa e motivazioni”. Contro il Como parecchi cambi. Cosner e G. Rossi terzini, ballotaggi Bedin-Coppola in mezzo e Melara-Volpe a destra. Colomba a sinistra, Mendy e Fofana le punte del 442 che l’allenatore schiererà domenica. C’è una speranza di rivedere Cipriani in panchina.

Frustrazione (giornalistica) è… fare un’intervista quando i temi sono pochi e pure ininfluenti. Fatta questa assai poco alettante premessa, per i lettori, eccoci qui a consumare l’ultima chiacchierata stagionale con l’allenatore della Spal dopo tante settimane di tante parole, e purtroppo, pochi fatte. La sconfitta di Alessandria ha chiuso l’anno calcistico biancazzurro. E lo ha chiuso male. Partita con un profilo basso dichiarato nella conferenza stampa societaria precampionato, gli investimenti fatti sul mercato e poi i risultati avevano fatto pensare se non proprio a una stagione trionfale, di sicuro a un torneo ricco di soddisfazioni tanto che i playoff, da un certo punto di vista, sarebbero sembrati addirittura un traguardo minimo. E invece no. E invece eccoci qui a raccontare un’altra volta senza spareggi. Inutile, anche qui, riscrivere di quanto è successo, degli infortuni, dei giocatori senza motivazioni e tutte le altre magagne che hanno portato a questo finale così triste e deludente. Ora resta una sola partita da giocare. Una partita inutile. Che servirà solamente per provare a raggiungere l’altrettanto inutile qualificazione alla Coppa Italia. Di sicuro l’interesse di tutto il polo spallino è rivolto, tanto per cambiare, all’anno che verrà. Prima, però, con mister Remondina cominciamo dall’anno che è stato.

Non c’era tutta sta grande fiducia ma la sconfitta di Alessandria ha messo il bollino su un torneo che alla fine si è rivelato fallimentare…
“Mah, dal mio punto di vista di miglioramenti ne ho visti. Dalla sconfitta con il Pergocrema a quella di Alessandria le stesse sconfitte sono state diverse. Certo, l’Alessnaadria, domenica, aveva più entusiasmo e carica e queste sono caratteristiche che noi difficilmente abbiamo avuto. La carica, certo, te la danno i risultati e il consenso ma senza è difficile raggiungere i risultati. L’entusiasmo è fondamentale”.

 

Più volte, da quando è a Ferrara, lei ha detto che in queste categorie, e non solo, la differenza la fanno le motivazioni. Perché la Spal non le ha avute?
“Le motivazioni e la voglia dei giocatori di porsi l’obiettivo, ho sempre detto. Se devo essere sincero le assenze sono state davvero fondamentali e determinanti. Cipriani, lo dicono i numeri, era l’ossigeno di questa squadra. E poi, quando è mancato lui, si è fatto male anche Fofana. Il problema è stato davanti, l’ho sempre detto. Poi possiamo parlare di tutto il resto. Di una squadra stanca che ha speso molto all’inizio… tutto vero ma senza giocatori decisivi è dura. A tratti ho visto lottare ma la convinzione credo si sia persa con il girone di andata”.

Dal suo arrivo, piano piano la squadra ha superato la crisi e ha anche ottenuto qualche risultato. A parte gli infortuni, sicuramente pesanti, che cosa è mancato a questa squadra?
“Il gol, il peso offensivo. Abbiamo vinto con la Reggiana su calcio piazzato, a Verona e Gubbio non abbiamo fatto male ma per arrivare ai playoff non basta creare due occasioni a partita”.

Tornando al bilancio della sua avventura, perché ha insistito con alcuni giocatori che non le hanno mai dato grandi risposte?
“Se si riferisce a Belleri, tutti vi aspettavate tanto da lui ma è difficile calarsi, dal punto di vista della mentalità, in serie C. Bisogna correre e faticare. Aldilà se ho insistito o meno su certi giocatori bisogna vedere anche quali erano le alternative”.

Una precisazione post intervista. icevo una telefonata, sabato alle 17.20, dal tecnico Remondina che mi chiede di precisare questo suo concetto perché da me travisato. Lo faccio volentieri anche perché lo stesso allenatore non aveva mai chiesto quest’opportunità a intervista già scritta e pubblicata. Ecco le sue parole.
“Non ho fatto alcun riferimento a Belleri. Il mio era un discorso generale ai giocatori che scendono di categoria. E dirò di più. Manuel è un ragazzo molto serio che si è sempre allenato bene. E ci tengo a sottolinearlo”.

Sulla carta, per quello che conta, l’organico c’era. Se lei fosse arrivato a Ferrara prima  avrebbe avallato gli acquisti fatti?
“Io forse, visto che si giocava con un 442, avrei chiesto quattro attaccanti. Ma bisogna conoscere le singole situazioni perché parlare dopo è facile”.

Domanda legata alla precedente. A gennaio in quale reparti avrebbe chiesto rinforzi?
“Dove mancavano alternative e dove, in caso di infortuni, si sarebbe stati più scoperti. Dietro devi avere un Ghetti che può fare tre ruoli, in mezzo un Paolo Rossi così duttile e anche davanti servono giocatori eclettici”.

Questa settimana ha rilasciato un’intervista a “Il Resto del Carlino” nella quale ha in pratica chiesto alla società di sbrigarsi a sottoporle i programmi… Premesso che credo sia facile immaginare che le sue parole non siano piaciute ai dirigenti spallini, quando vi vedrete per decidere se proseguire insieme?
“No, io non volevo e non voglio mettere fretta a nessuno. So che ci sono progetti sui quali la società sta lavorando che sono fondamentali e hanno la priorità. Penso che ci vedremo la prossima settimana e capiremo se avremo idee che collimano”.

Si aspetta una proposta di rinnovo?
“Io mi aspetto di parlare con il Presidente e con il Direttore, poi vedremo. Non ho chiesto un biennale quando sono arrivato perché credo sia giusto confrontarsi e vedere se i progetti sono gli stessi”.

Faccia finta di parlare con il Presidente della Spal. A parte il discorso economico che cosa chiede per la prossima stagione?
“Ovviamente di ringiovanire l’organico. Non puoi avere una decina di giocatori sopra i trent’anni. Ci devono essere ragazzi esperti, certo, ma quattro, cinque, sei. Ci devono essere più giovani”.

La Spal ha in organico venticinque giocatori. Senza fare nomi, se fosse per lei per quanti chiederebbe una conferma? Una decina?
“Prima bisogna decidere su chi puntare degli esperti e dei giovani. Dirò alla società quello che le ho appena detto. Che di sicuro la squadra è troppo avanti con l’età”.

Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche, ci fa l’identikit di quei giocatori che secondo lei mancano a questo organico?
“Per quello che ho visto io manca qualcosa davanti ma se ci fossero Cipriani e Fofana sarebbe diverso. Non vorrei essere frainteso. Per me a questa squadra non manca la qualità. Se vai a vedere con due vittorie in più e meno infortuni oltretutto tutti insieme saremmo andati ai playoff in carrozza. Io ci metto la  mano sul fuoco che con Cipriani andremmo a giocarci la promozione”.

Adesso che la stagione è praticamente finita a questa domanda può rispondere. Dal punto di vista dell’impegno, della concentrazione, anche della serietà… qualcosa da rimproverare ai suoi giocatori ce l’ha?
“Qui dovrebbero rispondere i ragazzi perchè ognuno sa che cosa ha fatto o che cosa non ha fatto. Il campo ha detto cose importanti e io mi attengo a queste, vale per gli allenamenti e per le partite. Io ho le idee chiare e le sottoporrò alla società”.

Vi aspetta una partita ininfluente. Darà una possibilità a chi ha giocato meno?
“Darò una possibilità a Giovanni Rossi che si è sempre allenato bene e a quelli che possono rimanere a Ferrara perché hanno voglia di restare. Tra questi anche Cosner che si è impegnato molto e, magari a partita in corso, ci sarà spazio per Vecchi”.

Tra squalificati e infortunati chi mancherà di sicuro contro il Como? E chi contate di recuperare?
“Battaglia e Belleri perché squalificati. Bortel non ce la fa, mi auguro di riportare in panchina Cipriani. Poi vediamo Smit come sta e spero di riportare almeno in panchina Cipriani”.

Chi lascerà alla Berretti impegnata in una partita fondamentale?
“Pallara e Geovani. E’ giusto farli andare a giocare per un traguardo così importante anche perché possono rappresentare il futuro della Spal”.

Sensazioni. In porta giocherà Capecchi. Terzini Cosner e Giovanni Rossi, in mezzo Migliorini, Bedin e Colomba?
“Vediamo, c’è anche Coppola. Colomba giocherà perché voglio vederlo, con me ha fatto bene”.

Ieri ha provato Fofana e Mendy insieme. Vedremo un 442?
“Sì, anche se in fase offensiva diventerà un 433. Comunque Mendy e Fofana giocheranno finalmente insieme e poi vedremo ci giocherà a destra tra Melara e Volpe”.

C’è un giocatore o più di uno che conosceva meno e che l’ha colpita positivamente in questi mesi?
“Conoscevo quasi tutti, però, dico Ghetti che mi è piaciuto per la sua duttilità, sa muoversi ovunque. Lo stesso vale per Paolino Rossi”.

Vuol dire qualcosa ai tifosi della Spal?
“Che mi piacerebbe rivederli anche l’anno prossimo”.

C’è qualcuno che si sente di dover ringraziare, nonostante tutto, per questi mesi in bianco e azzurro?
“Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato una mano. Quando sono arrivato c’erano contestazioni, problemi fisici e infortuni. Non è stato facile ma credo si sia fatto comunque un buon lavoro. Un esempio: abbiamo giocato a Salerno e Sorrento senza attaccanti veri”.

Un pronostico in vista dei playoff. Secondo lei chi seguirà il Gubbio in serie B?
“Devo dire il Verona perché ho molti amici e perché  se lo meritano”.

Dei vari giovani spallini che ha visto da vicino, mi riferisco ai vari Pallara, Geovani, Albini, Giovanni Rossi, c’è qualcuno che potrà diventare il futuro della Spal?
“Senza fare torto a nessuno ci sono giocatori come questi che ha citato ai quali aggiungerei anche Fiorini, Maestri e Busatto della Berretti. Mi piacerebbe vederli in prima squadra per capire se hanno umiltà, volontà e qualità per crescere ancora”.

E’ l’ultima intervista stagionale. Ci risentiamo l’anno prossimo?
“Se fosse per me, sì (ride). Ma bisogna essere d’accordo in due soprattutto su come fare la squadra”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL 442
Capecchi; Cosner, Zamboni, Ghetti, G. Rossi; Melara, Migliorini, Bedin, Colomba; Mendy, Fofana.
All.: Remondina.
A disp.: Ravaglia, Vecchi, Coppola, Corsi, Volpe, Locatelli, Cipriani.

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