IL PUNTO SUL CAMPIONATO – TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

LA NOTIZIA. Da sette mesi il “Mercante” di Bassano non veniva violato. Ci ha pensato l’Alessandria e più precisamente l’eclettico centrocampista della truppa di Sarri Daniele Croce a far cadere questo piccolo record dei giallorossi. Con questo gol i grigi conquistano la terza piazza e chiudono nel migliore dei modi una stagione fantastica. Per il Bassano una gara che nulla aveva da dire se non l’ultima partita della carriera per l’attaccante La Grotteria, per il quale sarebbe già pronto un ruolo dietro la scrivania della società guidata dalla Diesel.
BASSANO-ALESSANDRIA 0-1

IL PERSONAGGIO. La doppietta di Ferdinando Vitofrancesco regala alla Cremonese tre punti in quel di Sorrento che rendono un po’ meno amara la stagione dei grigiorossi. Non è nuovo il centrocampista foggiano a questi exploit in fase realizzativa benché la sua media sia appena di un paio di gol a stagione (l’anno scorso chiuse a quota zero): era il diciassette marzo 2008 e un’altra sua doppia marcatura consentì alla Cremonese di vincere a casa del Sassuolo che poi salì di categoria. Che sia un buon presagio per la squadra campana? I tifosi costieri se lo augurano.
SORRENTO-CREMONESE 2-3

L’ALLENATORE. Alla fine Mandorlini ha portato a compimento l’impresa per cui era stato chiamato nel girone di andata: il Verona conquista meritatamente l’ultimo posto utile tra le prime cinque squadre di questo campionato e andrà a giocarsi il salto di categoria contro il Sorrento. Un pareggio già scritto o quasi in quel di Crema contro una squadra, quella lombarda, con la testa già agli spareggi retrocessione. Un solo neo, l’ammonizione a Pichlmann che gli costerà l’andata contro i costieri: ma c’è da giurarci che Mandorlini abbia già in mente qualche stratagemma particolare per chiudere anzitempo la pratica al “Bentegodi”: questo Verona parte senza avere i favori del pronostico e questa potrebbe rivelarsi l’arma vincente.

PERGOCREMA-VERONA 0-0

IL GOL. La splendida doppietta di Andrea Ferretti, l’ultima probabilmente con la maglia del Pavia (su di lui si fanno sempre più insistenti le voci che lo vorrebbero a Padova la prossima stagione), consente ai lombardi di coronare al meglio una stagione che a un certo punto, complici squalifiche, infortuni e partite sfortunatissime, pareva incanalarsi su binari tutt’altro che agevoli. Invece, tocca allo “squalo bianco” togliere ancora una volta le castagne dal fuoco e mandare al tappeto una Reggiana salita al “Fortunati” senza più alcun obiettivo da perseguire. Pavia salvo, Reggiana salva. 
PAVIA-REGGIANA 2-0

 

L’EPISODIO. A Lumezzane sembra che solo lo Spezia abbia motivo di giocarsela fino in fondo: i playoff sono lì a due punti e superare il Verona non è proprio una chimèra per i bianconeri; i bresciani dal canto loro vorrebbero almeno il settimo posto che significherebbe partecipazione sicura alla prossima Coppa Italia. Succede invece l’imprevedibile e il Lumezzane, schierato da Nicola per l’occasione con un manipolo di ragazzini batte i più esperti liguri e condanna la squadra di D’Adderio a un anonimo sesto posto…i l settimo, firmato da Bradaschia e Finazzi, è proprio dei rossoblù di casa che terminano come meglio non potevano la stagione.
LUMEZZANE-SPEZIA 2-1

LA COPERTINA. Fino all termine con il dubbio playoff:  la Salernitana, con tutti i problemi societari che si ritrova, è pronta per giocarsi la promozione. All’”Arechi” arriva un Gubbio con la testa già al prossimo torneo di serie cadetta e ai granata miglior avversario proprio non poteva capitare. Per quanto visto sul terreno di gioco, per gli sforzi enormi profusi da mister Breda e per l’impegno costante che tutti i giocatori hanno sempre messo in ogni sfida a prescindere dai pagamenti, è un traguardo strameritato figlio di quello che potrebbe diventare lo spot perfetto della parola professionismo. Complimenti davvero ai campani.
SALERNITANA-GUBBIO 2-1

LO STADIO. Centoventisei paganti. Il minimo storico a memoria d’uomo mai raggiunto da quando esiste la Società Polisportiva Arst et Labor. Giornata fresca e ventosa, pioggia a tratti, ultima giornata di campionato utile solo per gli amanti delle statistiche: ok, diamo tutte le attenuanti di questo mondo ma è bene non nascondersi dietro all’evidenza: l’ennesima delusione del pubblico ferrarese sembra aver toccato livelli mai visti primi e l’ennesima prestazione indecorosa interna contro il Como, non fa che acuire ancor di più un distacco tra pubblico e squadra che sembra veramente incolmabile. A prescindere da tutto e da tutti.
SPAL-COMO 1-2

LA DELUSIONE. A Pagani ci avevano creduto in tanti. Fino a tre giornate dal termine la squadra di Capuano era riuscita nell’intento di abbandonare l’ultimo posto in classifica e portarsi addirittura sopra il Monza, lasciando i brianzoli soli soletti sul fondo per qualche partita. Poi ecco arrivare due stop consecutivi che hanno mandato all’aria quanto di buono era stato fatto e, complici anche un prepotente ritorno dei lombardi e la vittoria insperata del Sudtirol domenica scorsa a Pavia, gli azzurrostellati dovevano sperare solo in un miracolo per agganciare i playout nell’ultima e decisiva sfida proprio contro gli altoatesini. Non è servito sfiorarla, l’impresa. La Paganese va in C2 per differenza reti nella classifica avulsa con Monza e Sudtirol. E il rammarico è grande.
PAGANESE-SUDTIROL 1-0

LA FIGURACCIA. Chi ci capisce è bravo. Monza e Ravenna si spartiscono la posta in palio nell’ultima sfida del campionato regolare ma dovranno con ogni probabilità rivedersi agli spareggi retrocessione, colpa dei sette punti di penalità inflitti ai romagnoli per tentato illecito nell’immediato prepartita di Lumezzane. Come sempre in questi casi, sono i giocatori e mister Rossi ad uscirne sconfitti anche se sul campo avevano guadagnato una meritatissima salvezza. MONZA-RAVENNA 1-1

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