BERRETTI: LA VIGILIA DI SPEZIA-SPAL. INTERVISTE AI TECNICI PEDRIALI E FUSCO E LE PROBABILI FORMAZIONI

PEDRIALI
Mister Pedriali, ripercorriamo insieme la partita che è valsa la qualificazione ai quarti di finale: Spal forte e solida in ogni reparto e risultato mai in discussione benché il Savona ci abbia messo del suo a peggiorare le cose.

“Per una squadra rimanere in inferiorità non è mai facile, quando poi ti ritrovi in nove contro undici e sotto di un gol e devi fare di tutto per vincere diventa obiettivamente quasi impossibile: ci siamo confrontati con una squadra che non mi sento di definire né scorretta, né nervosa, semplicemente hanno un po’ perso la tramontana per colpa di gesti di singoli giocatori. Noi siamo stati bravi a leggere l’incontro, non ci siamo fatti prendere dalla frenesia di dover a tutti i costi segnare subito e abbiamo avuto ragione noi”.

Come al solito ci ha pensato Geovani a sbloccare l’incontro.
“Lui ha dei numeri importanti, sarebbe da pazzi negarlo ma dentro questo ragazzo convivono tante caratteristiche che, se orientate in un certo modo, gli possono garantire tanti anni nel mondo del calcio: è un giocatore umile, ha voglia di imparare, si sacrifica, sa di essere dotato tecnicamente ma non è di quelli che lo fa pesare agli altri, anzi. Sa di essere bravo ma non si monta la testa, ha capito che essere bravi a diciotto anni non conta. Qui bisogna confermarsi settimana dopo settimana e intanto forgiarsi il carattere, sapersi rialzare dopo una sconfitta e farlo nella maniera migliore. La vittoria di Savona, mi preme sottolineare, è la vittoria della Spal non quella di Geovani che pur ha sbloccato l’incontro grazie a un calcio di punizione: ha vinto un gruppo di ragazzi meraviglioso che si sta regalando delle belle soddisfazioni. E ammetto che non li vedo ancora con la pancia piena. Abbiamo già fatto tanto ma la sensazione è che possiamo fare ancora qualcosa in più, me lo sento”.

La soluzione che ha visto Busatto impiegato nel ruolo di terzino con la Cremonese non ci aveva del tutto convinto: a Savona, in posizione avanzata, il ragazzo ha dato il meglio siglando addirittura la doppietta della sicurezza.
“La Cremonese con quei tagli continui dei suoi centrocampisti mi aveva preoccupato e in quell’occasione mi serviva uno come lui per tenerli il più possibile lontani e per oltre un’ora il compito lo ha svolto bene. Con il Savona, invece, sapevamo che di fronte avremmo avuto una difesa meno disciplinata tatticamente di quella dei grigiorossi, più lenta e compassata e a quel punto ho preferito avanzare Busatto e dargli modo di esprimersi secondo quelle che sono le tue caratteristiche naturali: due inserimenti e due gol, meglio di così non poteva andare. Sta abbastanza bene come tutti del resto, si è leggermente affaticato in allenamento in settimana, ha sentito un po’ tirare e ha preferito fermarsi ma per sabato non dovrebbero esserci problemi ”.

Entriamo nel vivo della gara di sabato: cosa teme di più dello Spezia?
“Tanti si aspettano che dica il campo in erba sintetica invece dico che questo è l’ultimo dei nostri pensieri: in campionato ci siamo già confrontati contro Bellaria, San Marino e Noceto con questo tipo di terreno di gioco e non abbiamo avuto particolari problemi, anzi. Devo dire che invece la sola cosa che potrebbe preoccuparmi è l’ambiente che si sa essere molto “caldo” a la Spezia e non vorrei che qualche giocatore entrasse in campo sentendo troppo la partita. Dico la verità: ho visionato i bianconeri più e più volte e devo ammettere che fanno dell’intensità e della fisicità le loro armi migliori ma a casa nostra, in campionato, ci siamo fatti del male da soli con quell’autogol e poi il gol del 2 a 2 regalato. Dovremo stare molto attenti perché loro partiranno ai mille all’ora e in settimana abbiamo lavorato molto sulla tenuta atletica ma anche mentale. Siamo pronti e carichi”.

Spezia-Spal ovvero Geovani contro Marras: toccherà a loro decidere chi andrà in semifinale?
“Io credo che sia riduttivo ricondurre queste partite a singoli giocatori. Non c’è dubbio che Geovani e Marras siano un po’ i giocatori più attesi perché sono quelli tecnicamente più dotati ma non stiamo dicendo nulla di nuovo. Sono convinto però che, arrivati a questo punto, se sei tra le prime otto è perché ha funzionato qualcosa di più di un singolo giocatore, ha funzionato la squadra, ha funzionato il gruppo. Per quanto riguarda i due che hai citato cosa posso dirti? Che Geovani sappia calciare e bene indistintamente di destro o di sinistro è un dato di fatto ma anche i suoi compagni ogni giorno tentano di migliorarsi sotto questo aspetto, io per primo voglio che imparino a calciare con tutti e due i piedi; che Marras sia un folletto che parte da una zona del campo e poi si accentra, che abbia un bel tiro e sia dotato di ottima velocità è un altro dato di fatto. Dovremo stare attenti a non lasciargli troppi metri di campo ma, ripeto, Spezia-Spal va aldilà di questa sfida tra Geovani e Marras”.

Il sorteggio ha voluto che la Spal giocasse la prima delle due partite lontano da casa. Meglio così no?
“Regolamento alla mano passerà di diritto al concentramento finale in programma a Bassano del Grappa tra due settimane, a parità di punteggio nelle due gare, chi avrà segnato più reti in trasferta ma non vorrei che si pensasse che la Spal va a La Spezia per cercare il pareggio: non sarà così, andiamo a casa loro per fare la nostra partita e possibilmente vincerla. Non dovremo farci condizionare dal pubblico, i ragazzi dovranno essere bravissimi a rimanere concentrati solo su quello che succede in campo, divertirsi e restare sereni perché hanno le potenzialità per portare a casa un risultato positivo. Poi, se loro si dimostreranno più bravi tanto di cappello ma venderemo cara la pelle, in settimana ci siamo allenati ancora meglio del solito”.

A proposito tutti disponibili ma soprattutto tutti convocati, segnale e sintomo che è il gruppo che rende questa squadra veramente forte.
“Qui colgo l’occasione per ringraziare la società che mi da la possibilità di portare in Liguria venti giocatori: se lo meritano, sono veramente un gruppo importante, sono amici, si rispettano è vero che siamo arrivati a un punto della stagione dove anche il risultato inizia a fare la differenza, ci mancherebbe altro, ma la cosa imprescindibile è l’amicizia che li lega e fa da collante indissolubile. Non è fondamentale chi gioca, si sentono tutti importanti e questo è un bene, la nostra forza appunto, quel “di più” che rimarrà sempre alla base di questa stagione, comunque vada a finire”.

Sappiamo che  il patron Butelli chiama ogni partita almeno una volta ogni quindici minuti per sapere come vanno le cose quando non può essere presente di persona. Un altro gesto che non può che farvi piacere.
“Senza dubbio, confermo che l’appoggio del Presidente è fondamentale e lo ringraziamo per tutto quello che ha fatto e sta facendo. Il nostro impegno adesso è quello di portarlo allo stadio sabato prossimo in occasione della partita di ritorno, credo che i ragazzi sarebbero felicissimi e onorati di essere seguiti in prima persona dal loro tifoso numero uno che, aldilà delle voci che si sentono in giro, non ci ha mai fatto mancare il suo apporto. Non dimentichiamo che contro la Cremonese c’era anche Bena in tribuna, la società ci è sempre stata vicina e mi sento di dire che siamo una cosa sola, non c’è differenza tra prima squadra e Berretti, siamo una grande famiglia che si chiama Spal”.

Formazione. La sensazione è che non ci saranno grosse novità rispetto alla partita giocata contro il Savona. Sempre che non ci sia anche Vecchi a disposizione come fuori quota.
“Vecchi non ci sarà, non si è allenato in settimana con la prima squadra e lui è un altro di quei giocatori che per essere al top deve avere un discreto minutaggio nelle gambe e quindi per larga parte credo che verrà riproposta la stessa squadra che ha vinto sabato scorso. Ho un solo dubbio che riguarda la fascia sinistra con Albertini leggermente favorito su Albini e Izzillo e sono assolutamente felice di averlo perché vuol dire che sono bravi tutti a tal punto da mettermi ogni settimana in seria difficoltà. Deciderò all’ultimo, loro dietro sono alti e prestanti e potrebbero subire la velocità di Albertini, mentre Albini mi consentirebbe di fare una gara più accorta, di contenimento magari ma a partita in corso. Magari avessi sempre questi problemi, firmerei subito!”.

Un dato, infine, che non le sarà certamente sfuggito: la Spal è l’unica delle squadre che ha vinto il proprio girone di campionato ad essere ammessa tra le prime otto d’Italia.
“Sì, ci avevo fatto caso, come avevo fatto caso che la metà delle squadre ammesse ai quarti arriva dal nostro raggruppamento che da ancora maggior risalto al nostro cammino e al tasso tecnico del campionato senza dubbio importante e superiore a quello delle altre squadre. I numeri ci coccolano e dicono che se siamo arrivati sin qui vuol dire che lo meritiamo, adesso sta a noi provare a regalarci il sogno di arrivare nelle prime quattro: ma prima c’è lo Spezia sin da ora chiedo a tutti i tifosi di non prendersi impegni per sabato prossimo perché al “Mazza” avremo bisogno anche di loro per giocarci, mi auguro, il passaggio del turno”.

LA PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (4231)

Tonozzi; Gallerani, Fiorini, Pignatti, Ansaloni; Casalnuovo, Pallara; Busatto, Geovani, Albertini (Albini); Bernardini. All.: Pedriali.

FUSCO

Mister Fusco lo Spezia è ai quarti di finale: all’inizio della stagione forse neanche lei se lo aspettava.
“Quando inizia una nuova stagione non sai mai cosa aspettarti: non conosci ancora del tutto i tuoi giocatori, non conosci soprattutto gli altri visto che non hai mai la più pallida idea settimana dopo settimana che squadra avrai davanti. Mi spiego meglio: già solo il fatto che, ad esempio, la squadra avversaria sia rinforzata da giocatori che arrivano dalla prima squadra, rende il risultato qualcosa che non racconta appieno il nostro lavoro quotidiano e neanche i nostri reali obiettivi. Nel campionato Berretti capisci partita dopo partita a che cosa puoi ambire benché i valori effettivi non escano quasi mai, mascherati anche da un regolamento che forse da questo punto di vista andrebbe cambiato. Per quanto riguarda la nostra società siamo stati bravi e siamo contenti perché arrivare tra le prime otto non è da tutti. Da adesso in poi ogni partita è un regalo che si fanno questi ragazzi, una vetrina importante per il loro futuro”.

Si sa che investire nel settore giovanile sta diventando sempre di più una mossa indispensabile per il bene e il futuro della società. A la Spezia come vanno le cose?
“Qui il settore giovanile va veramente bene e sembra che dall’anno prossimo le cose possano ancora andare meglio. Ho la fortuna di collaborare a stretto contatto con persone che condividono i miei pensieri per quanto riguarda il lavoro con i giovani: un esempio è quando, alla fine di ogni partita, mi chiama il responsabile del settore giovanile e ancora prima di chiedermi il risultato mi domanda se abbiamo giocato bene, come ci siamo mossi in campo, se dalla partita ho tratto certe conclusioni o notato certi aspetti. Questo per me vuol dire tutto perché è vero, sarei un’ipocrita a negarlo, che interessa vincere, perché anche la vittoria e non solo la sconfitta è un aspetto che forgia il carattere di un ragazzo, ma tra i ragazzi di diciassette, diciotto anni i tre punti non sono e non devono essere tutto. Noi siamo l’ultimo gradino della scuola calcio praticamente,  lavoriamo per lanciarli nel mondo dei “grandi” e il nostro orgoglio impareggiabile è vederli esordire in prima squadra, vedere che ci possono stare perché hanno qualità, hanno carattere e perché hanno imparato a vivere il calcio come sport, passione e divertimento. Il mio lavoro è questo e se quest’anno sono riuscito grazie a questi splendidi ragazzi, quasi tutti classe 1993, ad arrivare fin qui, vorrei sottolineare che tutti loro arrivano da paesi limitrofi, non abbiamo fatto selezioni fuori regione cosa che invece è nei programmi futuri. E questo mi da ancora più soddisfazione”.

Veniamo all’incontro con la Spal. Sulla carta è questa la finale anticipata. E’ d’accordo?
“Io guardo i numeri: la Spal è arrivata prima nel nostro girone, ha il record italiano di vittorie e di punti fatti, vado avanti? Meglio di no! Scherzi a parte io ho in mente le due partite di campionato: in casa nostra ho visto una squadra che ha vissuto soprattutto sui singoli, sui lampi di Laurenti, la forza di Zamuner, l’estro di Marongiu per dirne alcuni; al ritorno era un’altra squadra, più compatta, che ha basato la propria forza sul gruppo, in un girone sono maturati davvero tantissimo. Il campo ha detto che entrambe le sfide sono terminate in parità ma la verità è che Spal ed Entella sono le favorite al titolo. Delle squadre al sud non so nulla ma se va fuori l’Atletico Roma, va fuori la Cavese per non parlare di Sorrento e Benevento di cui mi avevano parlato benissimo e passano mine vaganti come Lanciano, Latina o Giulianova allora posso almeno azzardare che il loro campionato non è stato di livello come il nostro”.

Ci parli della sua squadra.
“Sono ottimi ragazzi, stanno tutti portando avanti un bel processo di crescita, qualcuno è già pronto per la prima squadra mentre qualcun altro ci si sta avvicinando. Sono tosti di carattere e hanno un buon fisico: a diciassette anni la maggior parte di loro viaggia sul metro e settantacinque, non è poco. Il nostro modulo di riferimento è un 433 ma più spesso diventa 4231, ho la fortuna di avere a disposizione dei giocatori bravi a interpretare diverse posizioni che agevolano in questo modo il mio lavoro. A centrocampo forse non siamo così robusti ma si danno tutti una gran mano e alla fine neanche questo è un problema”.

Da Fiaschi a Costa passando per Marras: tre attaccanti che gli addetti ai lavori seguono parecchio.
“Io non parlo mai volentieri degli attaccanti e ancor meno se ne devo parlare bene, probabilmente è un difetto che mi è rimasto di quando cercavo, da difensore, di evitare i gol! Scherzi a parte sono tre bravi giocatori ma non mi va di fare nomi, mancherei di rispetto alla squadra. Tra l’altro Fiaschi lamenta una botta alla caviglia che valuteremo fino all’ultimo, questi ragazzi sono imprevedibili in tutto, un giorno sembra che non possano giocare e l’altro corrono, scattano e saltano come se nulla fosse”.

Si gioca al “Tanca” in erba sintetica, non avrebbe preferito una cornice come quella che avrebbe potuto offrire il “Picco” per questa partita?
“Il “Picco” in queste condizioni avrebbe creato dei problemi, diciamo la verità. Non sta attraversando il suo momento migliore il manto erboso dello stadio, ci sono avvallamenti, qualche buca e gibbosità che alla lunga possono creare qualche difficoltà ai calciatori dotati tecnicamente e anche lo spettacolo di conseguenza ne avrebbe risentito”.

Ha in mente qualcosa in particolare per la partita contro la Spal?
“La Spal è forte in tutti i reparti e i miei ragazzi sanno che non mi piace nemmeno esasperare le partite con tatticismi sfrenati: devono andare in campo sereni, consapevoli delle loro capacità, hanno l’obbligo di divertirsi e di tornare a casa felici per averci provato fino alla fine a prescindere dal risultato finale. Non voglio che abbiano rimorsi al novantesimo, ma voglio che siano convinti di avercela messa tutta e di aver dato il meglio che potevano. Ovviamente so che c’è un certo Geovani lì che fa la differenza ed è naturale che qualcosa di particolare la sto pensando per fermarlo”.

Lo Spezia arriva da due vittorie e zero gol subiti, proprio come la Spal. Ci racconta il cammino della sua squadra?
“La formula del campionato dice che chi vince la prima partita è nettamente avvantaggiato su tutte le altre. Devo ammettere che andare a Monza e vincere è stato fondamentale perché abbiamo affrontato un’ottima formazione, ben allenata che sapeva tenere bene il campo e ci ha creato più di qualche difficoltà prima di passare in vantaggio. Contro il Lecco è stato un po’ come per la Spal affrontare il Savona: loro sono arrivati a La Spezia con un 1991 che aveva già giocato in C2 e contava ben venti presenze ma dovevano anche vincere con tre gol di scarto. Niente da fare, noi siamo stati più tranquilli e abbiamo aspettato il momento buono per pungere: al resto hanno pensato Costa e Marras e adesso siamo qui in attesa della Spal”.

Una domanda anche sul Torneo di Viareggio che ha visto lo Spezia tra le partecipanti nello scorso mese di febbraio. Che esperienza è stata?
“Positivissima perché ha dato modo di far crescere ancora questi ragazzi. Abbiamo giocato contro il Siena che vanta una certa tradizione a livello giovanile e schierava diversi 1991 contro di noi che eravamo soprattutto 1993 e non abbiamo sfigurato e anche contro il Napoli ci siamo fatti valere, tanto che li abbiamo eliminati dalla Coppa Carnevale. Peccato essere usciti per differenza reti ma non si poteva a posteriori chiedere di più”.

Formazione anti-Spal: se la conosciamo non riusciremo a scucirle neanche un nome, ma la sensazione è che rispetto alla partita contro il Lecco i cambiamenti saranno veramente pochi.
“La formazione non la dico, sono tutti disponibili da valutare c’è il solo Fiaschi come ho detto prima ma abbiamo ancora la rifinitura davanti e alla fine credo che sarà regolarmente al suo posto. In linea di massima saranno gli stessi che hanno vinto sabato scorso”.

LA PROBABILE FORMAZIONE
SPEZIA (4231)

Scarpelli, Giordano, Franchi, Ciaramitaro Grasselli; Papi, Lazzoni; Marras, Del Mancino (Lorenzi) Costa; Fiaschi. All.: Fusco.

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