ALLA SCOPERTA DI TARANTO. LA CITTA’, IL PERCORSO, LA CUCINA, I RISTORANTI

TARANTO
Pop. 191.377 / alt. 15m s.l.m.

Situata nel golfo omonimo si estende tra due mari, il Mare Grande e il Mare Piccolo. Fondata dai greci nel 706 a.C. e divenuta una delle principali città della Magna Grecia, rappresenta ancora oggi uno scalo principe di tutte le rotte del Mediterraneo. Attualmente l’economia tarantina si basa prevalentemente sulla pesca, l’industria siderurgica, petrolchimica e di cantieristica navale.

NAVIGAZIONE VERSO…
Stadio Comunale Erasmo Iacovone
Via Lago di Como
7:15 h – 805 km

In auto
A13
Bologna-Padova (direzione Bologna)
In prossimità di Bologna, proseguire su A14. Uscita Taranto-Brindisi-Lecce (pedaggio: 48,40€)
SS7
Uscita San Giorgio Jonico. Percorrere la SS7fer attraversando il Ponte Aldo Moro, uscita Viale Magna Grecia.
Svoltare a sinistra per Viale Dalmazia, a destra per Via Ancona. Arrivo in Via Lago di Como.
Il parcheggio per la tifoseria ospite è in Viale Felice Romano.

COSA VEDERE
Nella “molle et imbelle Tarentum” di oraziana memoria, convivono architetture che testimoniano la sua importanza storica e culturale, dagli antichi luoghi di culto delle necropoli greco-romane ai palazzi gentilizi dalle linee rinascimentali.
Il fulcro ideale della città è costituito dalla Cattedrale di San Cataldo, con facciata barocca e cupola bizantina, al cui interno si possono ammirare pregevoli decorazioni bizantine che trovano l’esempio più rappresentativo nei mosaici pavimentali. E’ proprio dalla Cattedrale che la sera dell’8 maggio l’effigie del santo patrono viene portata in una suggestiva processione al largo a bordo di una nave della Marina Militare.
Da lungomare Vittorio Emanuele III si può godere dell’incantevole panorama sul porto della città e del Ponte girevole (o Ponte di San Francesco di Paola) che collega l’isola del Borgo antico con la Penisola del Borgo nuovo, costituisce il principale simbolo della città di Taranto, e può essere considerato per la sua unicità una mirabile opera di ingegneria navale. Attualmente il ponte funziona elettricamente, ma alla sua inaugurazione nel 1887, il funzionamento avveniva grazie a turbine idrauliche alimentate da un serbatoio posto sul Castello Aragonese adiacente (nella foto in basso a destra). Il primo nucleo del castello risale al 916 per esigenza dei Bizantini di proteggere la città dagli attacchi dei Saraceni. Successivamente Ferdinando II d’Aragona ordinò di ampliare la rocca e di conferirgli l’attuale struttura, secondo i nuovi criteri imposti dal perfezionamento dell’artiglieria. Attualmente il castello è proprietà della Marina Militare Italiana che detiene a Taranto una stazione navale con annesso arsenale militare.

PASTI
La cucina tarantina è dominata dai prodotti ittici, in particolare dai frutti di mare, anche se la presenza di questi ultimi nel golfo si confronta oggi con seri problemi ambientali. Per fortuna le cozze (qui sotto uno dei piatti per eccellenza della tradizione tarantina, l’impepata di cozze) ci sono ancora, e anche le ostriche; questi trovano posto nei menù dei ristoranti della città combinati coi prodotti della terra quali melanzane e carciofi, e conditi con l’ottimo olio extravergine di oliva Olio Terre tarantine D.O.P.
Piatti tipici come cavatelli con le cozze, risotto ai frutti di mare, il polpo e il pesce alla griglia sono accompagnati dai vini del territorio quale il Primitivo di Manduria D.O.C.

Osteria Al Gatto Rosso – Via Cavour, 2 – Tel. 099 4529875 (4,5km dallo stadio)
L’ambiente è semplice e familiare, la cucina, tipicamente locale, fa un gran utilizzo di cozze tarantine e del polpo cucinato “alla luciana”, un classico è la frittura mista di paranza. Ottimi il pesce spada e il tonno. Dopo le portate a base di pesce potete richiedere un “fermastomaco”, arriverà in tavola un ottimo formaggio.

Trattoria Gesù Cristo – Via Battisti, 8 – Tel. 099 4777253 (1,8km dallo stadio)

Non è un locale chic. Nata come pescheria con cucina annessa, continua la tradizione con i fornelli del retrobottega sostituiti da una trattoria, e la pescheria ingrandita. Il menù varia in base al pescato del giorno. A farla da padrona comunque sono i frutti di mare (cozze, ostriche, noci di mare, spugne marine) servite in sautè oppure gratinate. Agli appetiti più robusti non vengono negati i bis, si pagano conti accessibili.

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