IL RITORNO A FERRARA DI LICATA, DA TERZINO AD ALA RICORDANDO LA SPAL: LA SEGUO SEMPRE

Dieci presenze in biancazzurro nella stagione 2009-10, quindici (con un gol) l’anno scorso con la maglia del Como, le prime due partite da titolare quest’anno nel Viareggio, prossimo avversario della Spal. La carriera tra i professionisti dell’agrigentino Rosario Licata si è finora sempre consumata sul palcoscenico della terza serie nazionale, ma ogni anno con qualche progresso, nell’attesa del grande salto di qualità: la prima a crederci è la sua Udinese, che l’ha cresciuto e ne detiene tuttora il cartellino.

Come sta andando a Viareggio?
“Abbastanza bene. La città è carina, la società è buona, il gruppo è giovane”.

A Ferrara sei quasi sempre stato schierato da Dolcetti come terzino, tranne che nelle ultime apparizioni, quando sei stato impiegato da Notaristefano più avanti. In che ruolo giochi ora, e quale preferisci?
“Ora gioco esterno di centrocampo nel 433. E’ quasi come giocare terzino, ma inizi più avanti. Personalmente mi trovo meglio a spingere che a difendere”.

Cosa pensi della regola degli under obbligatori in Legapro?
“Per un giovane è una regola buona, perché prima era più difficile trovare posto, ma io penso che devi giocare se lo meriti. Ora un ’91 o un ’92 sono giovani, mentre un ’88 è considerato vecchio, ma non è così”.

Tu sei del 1989, annata di cui bisogna avere almeno otto tesserati in rosa, per usufruire in questa stagione dei contributi della Lega. L’anno prossimo toccherà ai nati nel 1990: non temi che sarà un anno problematico per quelli della tua leva?
Una rosa dev’essere completa, con giovani ed esperti, ma molti buoni giocatori rimangono fuori, se non sono più in età da contributi. Magari uno matura più tardi, ma con questa regola esce dal giro”.

Conosci la Spal di quest’anno?
“La Spal la seguo sempre, e so che si è ringiovanita. A parte i vecchi che erano già a Ferrara quando c’ero io, come Migliorini e Zamboni, conosco bene Fortunato, che è stato mio compagno l’anno scorso a Como”.

Cosa puoi dire di lui?
“E’ un bel giocatore, completo, tecnico, con un bel tiro. L’ho sentito quando è arrivato alla Spal. L’anno scorso gliene parlavo sempre. Lui mi chiedeva come si sta a Ferrara, io gli dicevo che c’è un bel pubblico, esigente, e si sta benissimo. Quando ha firmato per la Spal, la prima cosa che ha fatto è stata chiamarmi. So che adesso è un po’ a corto di condizione, ma vedrete che è un bel giocatore”.

Come giudichi, a distanza di tempo, la tua esperienza in maglia spallina?
“Qualche rimpianto ce l’ho. Potevo fare di più, e non sono riuscito a esprimere appieno le mie qualità”.

Quali pensi siano state le cause?
“Mi sono trovato a Ferrara appena uscito dalla Primavera dell’Udinese, e avevo davanti ottimi giocatori molto più esperti di me. All’inizio ho faticato ad ambientarmi per questi motivi, e sono anche stato frenato da un infortunio alla caviglia. Sarebbe stato meglio se fossi arrivato a Ferrara con un po’ d’esperienza in più”.

L’Udinese, anche quest’anno, ti ha dato solo in prestito secco, segno evidente che crede in te.
“Il mio obiettivo è tornare lì per giocare in prima squadra, ma adesso è meglio non pensarci. Cerco di fare del mio meglio, e a fine anno si vedrà.”

Con quale compagno avevi più legato a Ferrara?
“Con Migliorini, che era con me anche nelle giovanili dell’Udinese. Stavamo sempre insieme”.

Sai che il giudizio del pubblico di Ferrara è abbastanza diviso su di lui. Tu che ne pensi?
“Ha qualità da serie superiori, anche se finora è riuscito a dimostrarlo a sprazzi. Deve solo trovare l’annata con la giusta continuità”.

Come puoi descrivere la tua attuale squadra?
“Come ti dicevo, siamo un gruppo giovane, abbiamo fame e una gran voglia di far bene”.

Nelle prime due partite avete perso 1-0 a Terni e vinto 3-2 in casa col Carpi (ndr: la vittoria a tavolino degli emiliani appare probabile a causa dello schieramento del viareggino Monopoli, nonostante una squalifica ancora da scontare). Come hai trovato queste due avversarie?
“A Terni ce la siamo giocata fino in fondo, con diverse palle gol. La Ternana è una bella squadra, ma deve migliorare. Il Carpi ha delle belle individualità, e si vede che è una squadra quadrata. E’ vero che ha subìto un’espulsione all’inizio, ma poi siamo stati bravi noi”.

Che partita credi sarà domenica a Ferrara?
“Credo sarà una bella partita. A parte che tutte le squadre entrano in campo per vincere, noi veniamo per giocarcela”.

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