Due partite, sei punti. Andando al nocciolo della questione è questo il mero resoconto senza troppi voli di parole di questo inizio di settimana della Spal. Dopo la vittoria di Como, che ha fatto seguito alla sconfitta in casa contro il Lumezzane, un amico mi ha scritto questa considerazione: “L’altalena delle emozioni che danno questi ragazzi vale da sola la pena di esserci. Sono come la vita di ognuno di noi: si cade, si torna su, si vince e si perde”. Con la sua autorizzazione la pubblico e aggiungo che serve sempre tanto equilibrio prima di dare giudizi definitivi. Sia nei casi di grande euforia dopo una vittoria che in quelli di delusione dopo una sconfitta. La vita è fatta così, a volte si perde e altre volte – anche se forse sono sempre meno delle prime – si vince. Questa settimana ha visto due gran belle partite della Spal. A Como un Rachid Arma in veste di rifinitore ha servito due assist per Melara e Agnelli. E ieri sera dopo il 4-0 al Pavia in cui ha realizzato quattro gol è arrivata la giusta e meritata ovazione del pubblico all’uscita dal campo. Un disegno del genere dopo la partita contro il Lumezzane nemmeno il più appassionato e incallito tifoso spallino poteva immaginarlo. Applausi ad Arma, applausi a tutta la squadra e all’allenatore. E bellissimo il clima nella notturna allo stadio. Con un ambiente unito a sostegno di questi ragazzi può continuare un sogno nella convinzione che questa squadra ricca di giovani possa fare davvero bene.