UN BUONISSIMO PRIMO TEMPO POI IL CALO. E DOPO DUE SUCCESSI LA SPAL SI FERMA A CARPI

CARPI-SPAL 1-0 (0-0)
CARPI (442): Mandrelli, Laurini, De Paola, Cioffi, Poli; Concas (dal 31′ st. Pasciuti), Perini, Memushaj (dal 34′ st. Cenetti), Di Gaudio (dal 15′ st. Potenza), Cesca, Eusepi. A disp.: Bastianoni, Bova, Sogus, Perrulli. All.: Notaristefano.
SPAL (433): Teodorani; Ghiringhelli, Zamboni, Pambianchi, G. Rossi (dal 41′ st. P. Rossi), Agnelli, Migliorini (dal 12′ st. Bedin), Castiglia (dal 19′ st. Mendy), Melara, Arma, Laurenti. A disp.: Capecchi, A. Vecchi, Cosner, Canzian. All.: S. Vecchi.
ARBITRO: Pasqua di Tivoli (assistenti Genovese di Rossano e Regazzo di Treviso)
MARCATORE: Cesca (C) al 16′ st.
NOTE: Spettatori circa 350. Ammoniti: De Paola (C), Perini (C), Poli (C), Pasciuti (C). Calci d’angolo 7-3 per la Spal; recupero 0′ pt e 3′ st.

CARPI – Che peccato. La Spal non riesce a concludere trionfalmente il trittico di gare che, prima di oggi, aveva visto i biancazzurri conquistare due vittorie nette, meritate e per certi versi anche inaspettate. E invece la legge dell’ex colpisce Zamboni e compagni che assistono all’esultanza di Notaristefano alla prima sulla panchina del Carpi.
A dire il vero la partita è stata bella, combattuta e aperta. Soprattutto nel primo tempo quando le due squadre si sono affrontate a viso aperto mettendo in campo un vero e proprio spettacolo fatto di diverse occasioni. La spal, nei primi quarantacinque minuti, ha tenuto il pallino anche grazie all’indovinata mossa del tecnico Vecchi che ha potenziato il centrocampo schierando insieme Agnelli, Migliorini e Castiglia con ai lati Melara e Laurenti e davanti Arma. Un 433 in fase offensiva che diventava un 451 in fase di ripiego. I biancazzurri sono partiti forte creando diverse palle gol sfumate per poco. Il Carpi non è però rimasto a guardare e anche se creando meno pericoli in due occasioni ha costretto Teodorani a due ottimi interventi. Il filtro e la rimessa dei centrali di centrocampo e i vari spunti di Laurenti e Melara hanno tenuto comunque sempre in apprensione la squadra di Notaristefano che per l’occasione ha rinunciato a schierare i suoi under puntando sui giocatori più esperti.
La svolta nella ripresa quando i padroni di casa sono partiti a mille e hanno costretto i ferraresi, un po’ troppo rinunciatari, a difendersi tentando di rimessa qualche controffensiva meno caparbia rispetto alla prima frazione. Vecchi prova a mettere un intenditore in più, Bedin, ma rinuncia a Migliorini, calato dopo un bel primo tempo ma comunque capace di gestire il pallone. Fatale è il quarto d’ora quando Notaristefano ha giocato la carta vincente Potenza e un minuto dopo, su azione di calcio d’angolo, la Spal è capitolata. Incertezza difensiva, Pambianchi si distrae e Cesca porta in vantaggio i suoi. Ma non finisce qui perché la Spal prova subito a pareggiare i conti anche se pare accusare la stanchezza delle tre gare ravvicinate. Vecchi non può far altro che inserire una punta e ritornare al 442 di inizio stagione ma fino alla mezzora i tentativi spallini sono poco incisivi. La reazione dei biancazzurri è comunque incoraggiante. Sarà l’orgoglio, sarà la voglia di non perdere, fatto sta che la Spal negli ultimi venti minuti, anche se con meno lucidità, fa la partita e chiude i padroni di casa senza trovare il gol del pareggio. Nemmeno la mossa di inserire Paolo Rossi al posto di Giovanni Rossi serve a raddrizzare una gara che si poteva portare a casa con un utile pareggio contro un avversario da non sottovalutare. Peccato perché il primo tempo aveva visto una Spal decisamente in palla giocare fin dall’inizio per mettere in cascina altri tre punti. I sette giorni in bianco e azzurro si concludono ad ogni modo con un bilancio positivo. Sei punti, sei gol fatti e uno solo, anche se decisivo, subito. Ora ai biancazzurri tocca il temibile Sorrento che arriverà al Paolo Mazza domenica prossima. C’è tempo per recuperare un po’ di energie e per tentare una nuova impresa.

 

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