VECCHI GUARDA AVANTI: DOBBIAMO ESSERE MENO INGENUI MA SE CONTINUIAMO A GIOCARE IN QUESTO MODO PERDEREMO POCHE VOLTE

Un déjà vu. La settimana in corso assomiglia tanto a quella post Spal-Pisa. Con i biancazzurri che, a ragione, si sono sentiti scippati di una partita che poteva e doveva andare in tutt’altro modo almeno per quanto visto (o visto male dalla terna arbitrale) in campo. In questi casi, e questo sarà uno degli argomenti principali della nostra intervista del venerdì con il tecnico spallino Stefano Vecchi, il problema da superare diventa soprattutto psicologico. Evitare, cioè, che quella sana rabbia diventi depressione sportiva. Avendo imparato a conoscere l’allenatore crediamo non sia un problema per questa Spal ma il responso lo darà soltanto il campo. Come sempre. Di domenica scorsa resta comunque la prestazione, la voglia, l’orgoglio e la consapevolezza di potersela giocare anche contro le squadre favorite del girone. La partita che verrà, e qui c’è l’insidia, è di quelle abbordabili. La Spal ci arriva con il morale non altissimo e con l’assenza del pilastro assoluto, capitan Zamboni, squalificato dal giudice sportivo. Una difesa di cinque ragazzi, l’andamento della settimana in bianco e azzurro, la formazione… come al solito gli argomenti non mancano. Ma è d’obbligo cominciare dai fattacci con il Sorrento.

Quando è stato espulso Zamboni non ti sei scaldato molto. Quando è stato annullato il gol ad Arma invece sì. E avevi ragione. A bocce ferme come ti spieghi quell’errore e anche altri quattro, almeno, fuorigioco errati?
“Mah, sinceramente non me lo spiego. In casa non abbiamo avuto terne… perfette diciamo così. Tanti errori, mancanza di attenzione… però noi dobbiamo e possiamo solo lavorare su di noi. Certo, fa pensare che fuori casa troviamo arbitri preparati e al Mazza no. Speriamo sia solamente una coincidenza. Tornando a domenica l’espulsione di Zamboni poteva anche starci seppure Pambianchi avesse già recuperato ma il gol annullato no, non ci sta e non solo quello”.

Affrontavate il Sorrento, la squadra che consideravi la più forte del girone. Eppure avete giocato alla pari. Eppure eravate passati in vantaggio in dieci contro undici. Eppure in inferiorità numerica non vi siete arresi, anzi. Eppure avete conquistato zero punti e non è la prima volta…
“Eh… la differenza che passa tra le squadre costruite per vincere e quelle che difficilmente quest’anno vinceranno è questa. Di concretizzare al massimo, cioè. Noi, di nostro, siamo protagonisti di prestazioni positive, difficilmente gli avversari ci mettono in difficoltà e spesso abbiamo anche le occasioni per andare in vantaggio. A volte paghiamo errori individuali, ingenuità anche gratuite, e questo non va bene perché spesso è il singolo episodio fa differenza”.

Ho scritto, ovviamente perché lo penso, che se la Spal sarà sempre quella vista domenica scorsa nessun traguardo è precluso. Il rovescio della medaglia dice però che se quando si gioca così non si raccoglie son dolori. Tu che cosa dici?
“Mah, sì è così però, ripeto, la fiducia nasce dalle prestazioni quasi sempre positive, diamo sempre continuità in questo senso. Se giocheremo così sempre, certo non perderemo molto e non dovremo quindi preoccuparci”.

Negli spogliatoi e alla ripresa degli allenamenti nei tuoi prevaleva la depressione o la rabbia?
“Forse la rabbia per non aver capitalizzato il gioco creato ma ho visto grande fiducia, non una squadra impaurita e timorosa. Ci siamo allenati bene anche in questi giorni e molti ragazzi stanno migliorando molto. Domenica il tecnico del Sorrento, Sarri, ha detto che siamo da playoff. Lo prendiamo come un complimento da parte di una squadra che aveva undici giocatori che un anno fa hanno raggiunto gli spareggi promozione”.

Il pubblico alla fine vi applaudito. Tutta la stampa ha espresso giudizi lusinghieri. Considerando le ambizioni per quest’anno c’è di che essere soddisfatti. Ti consoli così?
”Non mi devo consolare. E se proprio devo penso alla partita che abbiamo fatto. Buona. Siamo sempre protagonisti di gare giocate bene e questa è l’idea che abbiamo avuto all’inizio della stagione e che stiamo mantenendo. Una squadra che si impegna, che non molla e che gioca. Poi è chiaro che contino i punti e i risultati”.

In settimana hai detto che bisogna fare più attenzione alle piccole cose perché basta una distrazione per subire o sbagliare un gol. E’ questo il problema principale?
“Sì, purtroppo noi già dal precampionato abbiamo visto che a volte qualche calo di tensione, un po’ di superficialità… sono cose che paghiamo care. Ma anche questo passa attraverso la crescita dei singoli, il lavoro quotidiano e la fiducia e intendo anche il fatto di non pensare a dover vincere per forza “.

A proposito di stato d’animo. Hai dovuto lavorare molto in questi giorni sotto l’aspetto psicologico?
“Ripeto: non tanto. Perché ho visto i ragazzi vivi, che si divertono anche in allenamento. Li ho visti tutti belli brillanti, anche chi ha giocato meno, e pure domenica confido che chi giocherà dimosterà di meritarlo”.

Melara e Ghiringhelli domenica non erano in condizioni perfette. Hanno recuperato?
“Sì, hanno due ruoli diversi e con caratteristiche diverse. Nel caso di Fabrizio basta una giocata per fare la differenza. Lui è un giocatore che tendo sempre a non togliere perché anche quando non è al top riesce sempre a mettere i palloni giusti. Ghiringhelli ha fatto sempre bene, ora valuteremo, mi fido molto di lui quindi anche quando e se riposerà non sarà certo una bocciatura”.

In generale com’è la condizione della squadra e dei singoli? Ci sono problemi per qualcuno?
“Ieri ha sentito un fastidio al ginocchio Mendy che è rimasto fermo per precauzione ma tutti gli altri sono a posto”.

Domenica affrontate una squadra che, sulla carta, ha il vostro stesso obiettivo. Si tratta di una partita abbordabile. Ti preoccupa di più il fatto di dover far risultato o la reale forza dell’avversario?
“E’ chiaro che quando si gioca contro squadre del proprio livello bisogna fare risultato ma senza assilli. Noi dobbiamo guardare la prestazione e se arriverà vedrete che arriverà anche il risultato”.

A proposito del Monza, che idea ti sei fatto?
“Quella di una squadra compatta e attenta dietro, tendono a coprirsi molto e hanno qualità davanti con Iacopino, Ferrario e Colacone”.

Il 4231, almeno oggi, è il modulo che sta dando più sicurezza. Contro il Sorrento, però, abbiamo visto Marconi in ripresa. Potrebbe essere l’ora di tornare a schierare le due punte?
“Può essere una soluzione, magari non immediata perché i tre dietro ad Arma stanno facendo molto bene”.

Quindi a Monza confermerai il 4231?
“Sì”.

A Monza avrai una difesa molto giovane vista l’assenza di Zamboni. Si tratta dell’ennesimo esame per un reparto che si qui è sicuramente andato oltre le aspettative?
“E’ un reparto che sta facendo bene e come dicevo prima deve solo eliminare qualche ingenuità. La nostra è già la difesa più giovane del campionato, domenica lo sarà ancora di più visto che mancherà Zamboni e che verrà sostituito da un under. Contro il Sorrento, Alessandro Vecchi è entrato bene e può certamente ripetersi”.

Formazione. E’ scontato, quindi, l’ingresso di Vecchi? E giocherà lui a sinistra con Pambianchi a destra?
“Sì, credo di sì. L’alternativa è Beduschi lasciando inalterato tutto, ma credo che giocherà Alessandro”.

Sempre in difesa farai riposare qualcuno o sarà la stessa retroguardia delle ultime gare?
“Vedremo chi giocherà tra Cosner e Ghiringhelli visto che con il sostituto di Zamboni con gli under siamo a posto. Magari riposerà Ghiringhelli che finora ha sempre tirato la carretta, è un 92 e sta facendo un ottimo campionato. Mi auguro che Cosner faccia vedere le sue qualità”.

Porterai in panchina per la prima volta Beduschi?
“Sì, perché è l’alternativa ai centrali. Anche lui questa settimana si è allenato bene poi ha i minuti nelle gambe visto che gioca sempre con la Berretti. E’ molto giovane ma ha doti importanti e qualità”.

Il ballottaggio è il solito a centrocampo o confermerai Castiglia che pare in crescita di fianco ad Agnelli?
“Sì. Castiglia sta bene, sta crescendo, e col Sorrento ha fatto un’ottima gara. Ora vedremo perché in questi giorni ho visto Migliorini molto bene, decideremo all’ultimo”.

Altri ballottaggi?
“No”.

Scendete sempre in campo per fare la partita e per provare a vincerla. E’ sbagliato pensare che a Monza attaccherete ancora di più?
“Dipende dagli avversari, la nostra idea è sempre di fare la partita anche perché non abbiamo la malizia e l’esperienza per gestire la gara. Abbiamo più di un giocatore di qualità per giocare per vincere”.

Un salto indietro. Ti chiedo: mettiamo che il Sorrento e la Ternana, come ci dicevi una settimana fa, siano davvero le squadre più forti del girone. Se fosse realmente così la Spal dove potrebbe arrivare… terne arbitrali permettendo?
“Ternana, Sorrento, Taranto, Carpi, forse uscirà il Benevento che si rinforzerà ulteriormente. Eccole le squadre più forti. Noi dobbiamo confrontarci e vedere alla fine dell’andata a che punto siamo. Se poi ci sarà possibilità di migliorare rispetto alla salvezza vedremo”.

Che cosa dirai ai tuoi un attimo prima di entrare in campo a Monza?
“Di fare quello che hanno fatto finora e di metterci maggiore attenzione e di non essere superficiali. E poi di divertirsi e di non preoccuparsi del risultato ma di giocare che così facendo arriva anche il risultato”.

Abbiamo già scoperto che non sei superstizioso. E allora ti chiedo secco: vincerete a Monza?
”Le possibilità ci sono. Contro squadre di alto livello abbiamo visto che siamo competitivi quindi…”.

Grazie e, come sempre, Forza Spal!
“Forza Spal!”

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (4231)
Teodorani; Cosner, Pambianchi, A. Vecchi, G. Rossi; Agnelli, Castiglia (Migliorini); Melara, Laurenti, P. Rossi; Arma.
All.: S. Vecchi.
A disp.: Capecchi, Beduschi, Ghiringhelli, Canzian, Migliorini (Castiglia), Taraschi (Bedin), Marconi.

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