LA REAZIONE E’ TARDIVA. UNA SCONFITTA MERITATA CONTRO UN MONZA CHE GIOCA DA SQUADRA MENTRE I BIANCAZZURRI CERCANO LA GIOCATA DEI SINGOLI

MONZA-SPAL (1-0) 3-1
MONZA (541):
Castelli; Anghileri (dal 20′ s.t. Bugno), Uggè, Valagussa, Cattaneo, Campinoti; Nappello, Palumbo (dal 26′ s.t. Velardi), Romano, Torregrossa (dal 12′ s.t. Chemali); Colacone. A disp.: Marcandalli, Da Matta, Ferrario, Senou. All.: Motta.
SPAL (4231):
Teodorani; Cosner, A. Vecchi (dal 25′ s.t. Beduschi), Pambianchi, G. Rossi; Agnelli, Castiglia (dal 1′ s.t. Migliorini); Melara, Laurenti, P. Rossi (dal 1′ s.t. Mendy); Arma. A disp.: Capecchi, Ghiringhelli, Bedin, Taraschi. All.: S. Vecchi.
ARBITRO: Cifelli di Campobasso (Assistenti: Alassio e Sani).
MARCATORI:
Torregrossa al 29′ p.t (M); Colacone al 10′ s.t. (M), Arma al 31′ s.t. su rig.(S), Chemali al 45′ del s.t. (M).
AMMONITI: Arma (S), P. Rossi (S) e G. Rossi (S), Torregrossa (M), Bugno (M) e Colacone (M).
NOTE: giornata uggiosa, temperatura tipicamente autunnale, terreno in non perfette condizioni. Spettatori 600 circa (229 paganti e 316 abbonati).
Angoli: 6 a 4 per la Spal. Recupero: 1’ p.t.,  5′ s.t.

Prima dell’incontro è stato osservato un minuto di silenzio in memoria dell’ex arbitro nonché Presidente Aia Giulio Campanati.

MONZA – E fanno tre. Terzo stop consecutivo per la squadra di Stefano Vecchi che cade a Monza contro un avversario capace della miglior prestazione degli ultimi due anni a detta di molti addetti ai lavori presenti alla partita. La squadra di Motta alla vigilia non è data nelle migliori condizioni: mancano tre difensori titolari (Fiuzzi, Cusaro e Boscaro), il quarto, Bugno, recupera ma va solo in panchina e allora bisogna inventarsi qualcosa, almeno dietro: il diciottenne Valagussa gioca per la prima volta in campionato centrale di difesa in mezzo a Cattaneo e all’adattato Uggè (e si vedrà durante i novanta minuti), Anghileri, che di solito fa l’esterno destro di centrocampo va alla numero due e questo compito lo svolgerà davvero bene con grande sacrificio e duttilità; a centrocampo capitan Iacopino non ce la fa e allora tocca a Torregrossa e Nappello sopperire a questa pesantissima assenza: la partita dei due sarà praticamente perfetta. La Spal si presenta al “Brianteo” senza Zamboni squalificato, Cosner rileva Ghiringhelli alla due (e sarà tra i meno peggio della sfida), Pambianchi agisce sul centro destra e Alessandro Vecchi sul centro sinistra: a dispetto del passivo, la difesa subisce veramente poco.
Si capisce subito che il Monza è in giornata: aggressivo, compatto, ordinato, fisicamente con una marcia in più rispetto ai biancazzurri, soprattutto nella prima parte di gara. La diga composta da Palumbo e Romano è difficilmente superabile, Nappello e Torregrossa sono arginati a fatica da Cosner e Giovanni Rossi e il risultato è che la Spal, complice anche un Castiglia in non grande giornata, si fa schiacciare nella propria metà campo subendo il pressing costante dei padroni di casa con un Campinoti in stato di grazia che non sbaglia un colpo per tutti e novanta i minuti di gioco. Per quasi un’ora la Spal non trova il bandolo della matassa, Arma non sta bene per colpa di una distorsione alla caviglia eppur cerca in qualche modo di dare profondità alla manovra spallina ma è supportato poco e male da Paolo Rossi e Melara che, nel primo tempo, finiscono fagocitati dalla morsa dei lombardi. Su una delle tante scorribande in fascia passa il Monza: Anghileri dalla destra, Pambianchi è sfortunato a sporcare il rinvio con la mano e la palla finisce proprio sui piedi dell’accorrente Torregrossa che, lasciato inspiegabilmente solo, non sbaglia e batte Teodorani tra il tripudio del poco ma chiassoso pubblico locale. La Spal accusa il colpo, per il 4231 non sembra giornata e sarebbe meglio ripassare tra sette giorni, così spazio al 442 nella ripresa con Migliorini e Mendy al posto di Castiglia e Paolo Rossi e i ferraresi mostrano subito di aver recepito il messaggio che negli spogliatoi deve essere arrivato bello chiaro da mister Vecchi. E’ un fuoco di paglia, Arma sbaglia un regalo di Natale in anticipo di Uggè e il Monza, tanto per tener fede alla legge non scritta del “gol sbagliato, gol subìto”, timbra il 2 a 0: Nappello dalla destra pesca Colacone che si fa beffa di Alessandro Vecchi che nell’occasione è pure sfortunato e prende anche un colpo alla cavità orbitaria (andrà in ospedale per accertamenti). E’ notte fonda per i biancazzurri, l’impatto positivo sulla partita di Mendy e Migliorini è evidente ma la Spal manca al momento di concretizzare la tanta mole di gioco profuso, così il Monza si ritrae nella propria metà campo e cerca di colpire in contropiede. La scossa arriva alla mezzora: Colacone commette un’ingenuità plateale toccando di mano su colpo di tacco di Melara nell’occasione di un calcio d’angolo, rigore sacrosanto che Arma trasforma. E anche la Spal si trasforma. Da questo momento i ferraresi si riversano con tutti gli effettivi a disposizione nella metà campo brianzola cercando in qualche modo di trovare il grimaldello giusto per scardinare la retroguardia del Monza, sale in cattedra Laurenti, ma è in attacco che continua a mancare la lucidità necessaria. I padroni di casa, per nulla intimoriti, trovano però la terza rete: Teodorani prende male il tempo dell’uscita e sul rimpallo ha la meglio Colacone che serve Romano da cui arriva un pallone in mezzo per l’accorrente Chemali che deve solo essere spinto in porta: è il 3 a 1 finale, una punizione oltremodo eccessiva ma che ha visto trionfare una squadra, il Monza, dove ognuno ha giocato per l’altro contro undici giocatori sembrati più voler cercare la giocata singola che un’azione corale. Una Spal che vista oggi, preoccupa. E non poco.

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