CASO CANCELLATO: UNA PRECISAZIONE DI MAURO MALAGUTI DE IL RESTO DEL CARLINO E LA NOSTRA RISPOSTA

Caro Enrico, come sai non amo le questioni tra giornalisti, penso che siamo o dovremmo essere piu o meno tutti sulla stessa barca, con le medesime difficolta di lavoro, e non ricordo di essermi permesso di scrivere che tu hai preso un granchio cercando una notizia. Con Cancellato ho parlato questa mattina, siamo amici e non era affatto una furia, non mi vuole querelare, ha solo smentito la messa in mora e domani (io ho aggiornamenti solo quotidiani) la sua smentita apparirà come sempre accade in questi casi. Tuttavia, visto che hai derogato alla regola aurea, ti chiedo anche io una smentita che mi devi da mesi. Mi hai dato del “bufalaro” a tutto titolo per aver predetto che Turra alla famosa scadenza non avrebbe sottoscritto il 30% della Spal. Non lo fece, come sai, quindi nessuna bufala. Non me ne hai mai dato atto, nè ti ho mai chiesto di farlo fino a oggi, proprio per la regola aurea. Ti prego di farlo ora. Poi spero che non si debba più scendere su questo sentiero. Mauro Malaguti

Caro Mauro, parto dall’inizio. Dovremmo essere più o meno tutti sulla stessa barca, scrivi, e io sottoscrivo con forza questo tuo buon proposito. Perdonami se lo definisco proposito perché la realtà mi sembra diversa. Ai lettori interesserà poco ma ci tengo a scriverlo con grande sincerità. Io sono cresciuto, spallinamente s’intende, leggendo e quindi imparando da colleghi come te, Giordano Magri e Paolo Negri la passione, prima di tutto, e poi la correttezza, la serietà e – appunto – una grande e riconosciuta da tutti spallinità. Scrivo questo perché, non da oggi, sono sorpreso del fatto che, invece, non mi trovo affatto sulla stessa barca che, per quanto mi riguarda, non ha stampato a prua il nome Cesare Butelli ma ha scritto Spal a caratteri cubitali. A parte questo, sulla vicenda Cancellato, ti riassumo fedelmente quanto è successo. Come scritto nell’articolo in questione ho ricevuto questa telefonata dallo stesso Cancellato che pur essendo uno dei miei tanti idoli spallini non ho mai avuto il piacere di conoscere. E confermo quanto scritto. Cancellato, se non era furioso, era proprio incazzato. E molto. Tanto da dirmi che avrebbe valutato di sporgere querela e, di più, di avere – se non ricordo male – già sentito il parere di un avvocato o di, come ho scritto, valutare se sentirlo. Dopo aver scritto questa breve intervista ho contattato lo stesso Cancellato proprio per sapere se avevo scritto esattamente il suo pensiero. Risposta del “Cance”: sì. Credo, insomma, di essermi comportato correttamente a parte il fatto di essere entrato in una bega in cui non c’entravo, cosa della quale mi sono scusato nello stesso articolo, e cosa che ho fatto soltanto perché tirato per la giacchetta. Arrivo anche alla tua critica sacrosanta e, scritto senza sarcasmo, mi fa piacere che in tre anni di esistenza di questo sito quella che tu mi contesti venga evidentemente considerata l’unica cazzata scritta. Magari fosse così. In buona fede ne abbiamo e ne ho scritte personalmente anche altre, lo scrivo sinceramente. Ho scritto tempo fa, hai perfettamente ragione, che non corrispondevano al vero le voci e gli articoli che mettevano in dubbio l’entrata in società di Turra. Ho evidentemente sbagliato, chiedo venia pubblicamente, anche se al limite avevo dato dei “bufalari” a tanti, e non soltanto colleghi, tu compreso, e anche se a quei tempi non c’era alcun segnale che facesse immaginare la ritirata dello stesso Turra. Evidentemente, lo (ri)scrivo pubblicamente, la tua fonte interna aveva annusato l’aria meglio delle mie fonti. Se serve, eccomi qui a chiedere scusa a te e a tutti gli altri che avevo considerato estensori di una notizia falsa. Per il resto non ho, come hai potuto leggere, messo in dubbio l’altra notizia del tuo articolo. E cioè la presunta, possibile o reale – questo davvero non lo so – messa in mora da parte dell’ex dirigente Schena. Ma qui, invece, credo e temo che tu abbia ragione proprio per i motivi di cui sopra: le fonti dirette. Chiudo, spero, questa polemica personale, rinnovando la mia stima nei confronti di un collega più esperto, tu, al quale, con umiltà, tendo la mano e chiedo veramente se vogliamo, tutti insieme, adottare il tuo buon proposito iniziale. Stare sulla stessa barca, cioè, a prescindere dalle opinioni personali e/o dalle amicizie. Nel mio caso Butelli, nel tuo altri dei quali, se vorrai, farai tu nomi e cognomi. Credo sinceramente, Mauro, che in questo momento la Spal, la nostra Spal, venga prima di tutto e di tutti. E che non meriti fango aggiuntivo e non corrispondente al vero davanti a una situazione evidentemente già difficile anche se, credo e spero, in via di risoluzione. Mi scuso ancora per non aver rispettato una regola deontologica che ci impone la nostra professione proprio come un’altra che, tu ben sai, mi fa spesso arrabbiare: mi riferisco all’obbligo di citare le fonti cosa che LoSpallino.com ha sempre fatto senza copiare dalla (presunta) concorrenza. Un abbraccio. et

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