ANCHE VECCHI E’ OTTIMISTA: ABBIAMO LA SENSAZIONE CHE MANCHI POCHISSIMO ALLA SOLUZIONE DEI PROBLEMI SOCIETARI. MA ADESSO PENSIAMO AL VIAREGGIO

Passano le settimane, i giorni, le ore e la morale è sempre quella. La situazione societaria resta grave e, anzi, con il passare del tempo peggiora. Almeno fino a oggi. Le dichiarazioni molto responsabili e altrettanto spalline fatte dopo l’incontro di Coppa Italia dal Consigliere Gessi raccontano bene l’emergenza assoluta e continua. Ecco perché dopo questa imminente sfida di Viareggio qualcosa succederà. Dopo l’incontro tra la dirigenza biancazzurra e il Sindaco avvenuto oggi e del quale parliamo a parte, Butelli & C. continueranno a lavorare per chiudere con uno dei due gruppi interessati. Con tutti gli scongiuri del caso l’ipotesi drammatica di un nuovo fallimento sembra molto lontana. Nel frattempo, almeno con l’allenatore spallino, bisognerebbe parlare di una squadra che fa più di quello che può e dei vari dipendenti biancazzurri che continuano a lavorare e a garantire al popolo biancazzurro una quotidianità difficile e preoccupante ma esistente. Bisognerebbe sottolineare i tre risultati utili dei ragazzi di Vecchi, due vittorie e un bel pareggio, e poi anche dell’ennesimo successo in Coppa Italia ai danni dell’ottimo Carpi dell’ex Notaristefano. E’ qui che, almeno personalmente, il rammarico aumenta. Perché le prospettive della Spal, di questa Spal, sarebbero invece decisamente importanti. Così come quelle societarie se la crisi che c’è non avesse impedito l’ingresso di quei soldi, mica pochi, garantiti dal fotovoltaico. Ma oggi bisogna pensare al futuro anche se c’è da parlare pure del presente e con il tecnico Vecchi, uno sempre molto “sul pezzo”, proviamo ad affrontare soprattutto l’argomento più attuale in termini temporali. Questa trasferta di Viareggio fondamentale per provare a rincorrere la salvezza senza passare per i playout, condizioni societarie permettendo. Inevitabile, però, iniziare proprio da qui.

Mi dispiace chiederti sempre le stesse cose e credo che sia stanco anche tu così come tutti, dalla squadra ai tifosi passando per la stessa dirigenza e persino per i giornalisti. Le parole del Consigliere Gessi dopo la partita con il Carpi non credo abbiano bisogno di interpretazioni. Tu che notizie hai in merito a questa, ormai vecchia, situazione alla luce delle ultime novità delle quali abbiamo scritto oggi in tarda mattinata?
“Anche io ho notizie buone, sembra che siamo in dirittura d’arrivo e che ci siano più interlocutori quindi la volontà della società di farsi dare una mano. Credo che si sia al dunque, sembrava così anche qualche settimana fa ma ora mi sembra tutto dietro l’angolo”.

Sappiamo che oggi hai parlato a quattr’occhi con il Direttore Generale Pozzi. Puoi dire qualcosa in merito?
“Posso dire quello che ho appena detto. Stanno parlando con due gruppi che hanno espresso la volontà reale e concreta di essere interessati alla Spal. Lo stesso credo abbiano detto al Sindaco. Quindi la società sta dimostrando di essere operativa”.

Confermo che oggi abbiamo sentito il Sindaco e anche lui si è detto ottimista…
“Bene, me lo dici tu, non so di preciso. Con il Direttore parlo più di questioni tecniche anche se visto che siamo in pieno calciomercato si parla anche di questione economiche. Pozzi oggi mi ha informato di questo e mi detto di comunicare il tutto alla squadra perché lui e gli altri dirigenti anche in queste ore sono impegnati sul discorso che abbiamo appena fatto”.

Dopo la partita con il Viareggio qualcosa, per forza di cose, succederà. Che cosa vi augurate voi, staff tecnico e giocatori, e che cosa pensi succederà?
“Io vedo e registro attorno a noi la fiducia circa il fatto che una soluzione si possa trovare e quindi finalmente si possa raggiungere quella tranquillità economica necessaria. Speriamo in un progetto per costruire qualcosa per il futuro come stavamo facendo aldilà dell’aspetto e delle difficoltà economiche”.

E’ facile immaginare che l’argomento sia sempre più affrontato anche nello spogliatoio. Prevale la preoccupazione, la delusione, la speranza… Insomma come vivete queste ore?
“Dopo un periodo difficile ultimamente avevamo e abbiamo l’impressione di avere interlocutori presenti e mi riferisco al Presidente, a Pozzi e a Gessi quindi eravamo e siamo fiduciosi perché c’è la sensazione che qualcosa di importante si stia muovendo e anche i ragazzi sono fiduciosi”.

Dalle notizie in nostro possesso si tratta di un’ipotesi da escludere ma è giusto affrontarla comunque, anche fosse soltanto per scaramanzia. Se finirà che non ci sarà un passaggio di consegne societario e se non arriveranno soldi la situazione diventerà insostenibile. Ci saranno giocatori, presumibilmente non pochi, che chiederanno di partire. A quel punto evitare i playout sarà impossibile. Ti chiedo che cosa farai in questo caso?
“Io, come ho detto ai ragazzi, non saprei nemmeno come andare avanti, davvero non ne ho idea, sono sincero, soprattutto pensando che qualcuno possa andare via. Di sicuro io rimarrei qui anche se a quel punto bisognerebbe pensare soltanto a evitare l’ultimo posto per giocarsi la salvezza ai playout. Chiedevi di me, beh non avrei comunque mollato, non esiste, ho sposato questa causa ed è giusto così e capirei quei ragazzi in partenza in cerca di tranquillità ma non mi spaventerebbe andare avanti con chi resta e con chi fin qui non ha avuto tanto spazio. La dignità non ci mancherebbe comunque ma vista la situazione credo e spero si tratti di ipotesi non reali”.

Cambiamo discorso. Intanto è stato bello vederti con la sciarpa biancazzurra al collo e in panchina come ci avevi promesso…
“Eh eh, grazie a voi. La sciarpa della Spal mi piace. Anche se più che una sciarpa è un plaid ma con sto freddo va benissimo!”.

Domenica scorsa avete affrontato quella che, parere personale, è la squadra più tosta del torneo. Ve la siete giocata alla pari e, anzi, se Bremec non avesse fatto quel miracolo…
“Ma l’ha fatto anche Luca (Capecchi) un miracolo, prima. Quindi il risultato lo definirei giusto. Quest’anno di sicuro non abbiamo mai rubato niente. Anche domenica con tre occasioni non siamo riusciti a raccogliere tanto con poco e spesso è stato invece il contrario. Ma giocare alla pari con il Taranto rende merito a un gruppo di ragazzi che dall’inizio lavora bene e ora sta addirittura crescendo”.

Da tecnico credo tu possa ritenerti molto soddisfatto, a prescindere dalla classifica, del comportamento e delle prestazioni dei tuoi.
“Sì, sono contento, lo dico sinceramente, di quello che fanno soprattutto in questo contesto. Tutti stanno dando tanto ma tanto. Un ulteriore segnale è anche la Coppa Italia: vuol dire che anche chi gioca meno si impegna al massimo e si allena bene. Potevamo abbandonarla, la Coppa, vista la situazione invece siamo ancora in corsa e possiamo addirittura passare il turno”.

Che cosa ti è piaciuto di più della partita contro il Taranto e che cosa hai detto ai tuoi ragazzi subito dopo il match e quando vi siete ritrovati?
“Mi è piaciuto ancora una volta l’atteggiamento di una squadra che sapeva cosa fare e l’ha fatto sempre e bene dall’inizio alla fine contro un signor avversario. Il Taranto era in formazione tipo e in grande forma e non abbiamo certo demeritato”.

A fine gara sono rimasto colpito da una tua frase. Questa: “Potevamo fare di più”. Ma sei incontentabile!
“Eh, nel senso che si poteva ottenere di più, questo volevo dire. Ci ha penalizzato l’infortunio di Philippe (Mendy) che ci sarebbe servito parecchio dal punto di vista offensivo ma abbiamo dato tutto”.

Contro il Carpi, anche se era “solo” Coppa Italia, avete messo insieme altri tre punti con le solite, positive risposte dai giocatori meno impiegati.
“Sì, come dicevo parlerei di risposte molto positive anche se siamo stati meno brillanti di altre volte ma il Carpi ha un signor organico. Gente come Ferretti, Potenza, Boniperti… non era facile anche perché avevamo una difesa da squadra Primavera come età. Poi siano stati bravi come spesso facciamo a forzare alla fine per provare a vincere. Andare a La Spezia con un pari voleva dire rischiare di non qualificarsi”.

In Coppa non si è visto Meloni e hai detto che si è trattato di una punizione per motivi disciplinari. Puoi spiegare?
“Meloni domenica doveva presentarsi a fare allenamento insieme con gli altri non convocati e invece non si è visto e non ha nemmeno avvertito. Poi ha detto che qui non si trova bene ma sinceramente, vista la mancanza di domenica, non lo avrei fatto giocare lo stesso perché qui c’è gente che in mezzo a tutte le difficoltà si è sempre allenata al massimo. Con Meloni i patti erano chiari: l’avremmo valutato fino a gennaio. E’ stato anche sfortunato, colpa di una una ricaduta che gli ha impedito di allenarsi. I motivi sono tanti ma su certe cose non ci passo sopra per le regole sono uguali per tutti e da tutti vanno rispettate”.

Vista l’emergenza offensiva Meloni per domenica sarà perdonato?
“No, assolutamente. La decisione è stata presa, lui si è chiamato fuori con un comportamento sbagliato e poi ha chiesto la cessione, quindi…”.

A proposito di prestazioni positive, rincalzi o cosiddetti tali sempre pronti, eccetera… Ti chiedo di sbilanciarti. Fai un fioretto. Prometti al popolo spallino che se la situazione societaria si sistemerà e tu resterai a Ferrara con tre o quattro acquisti l’anno prossimo si potrà lottare per obiettivi importanti. Fallo!
“Eh eh, secondo me è un’ipotesi concreta, la promessa dipende da tante cose. Se il calcioscommesse, chessò, porta sette squadre di A in Lega Pro diventa dura. Scherzi a parte, credo che questo gruppo, con pochi innesti, possa giocarsela con le prime, cosa che mi sembra che i ragazzi abbiano già dimostrato. Con un po’ più di continuità, serenità e fiducia si può fare”.

Come sono andati dal punto di vista degli allenamenti questi giorni?
“Bene. E’ stata una settimana strana per l’appuntamento di Coppa, quindi i ragazzi si sono allenati spesso divisi in due gruppi. Soltanto oggi e nei prossimi giorni ci alleniamo tutti insieme”.

La situazione degli infortunati qual è?
“Purtroppo Mendy è ancora da valutare ma mancherà per parecchio tempo, temo. I medici stanno valutando l’entità dell’infortunio ma ho paura che si tratti di una cosa lunga e seria. Castiglia ha un trauma al polpaccio e non ci sarà per un altro paio di partite e poi c’è Migliorini che in Coppa ha rimediato un trauma, anche lui al polpaccio, e quindi è in dubbio e si vedrà all’ultimo. In più Giovanni Rossi è squalificato… e basta!”.

Vi aspetta un avversario diretto in difficoltà. Di solito, anche quando pare impossibile sperare in qualcosa di più, dici che non firmeresti per il pareggio. Stavolta bisogna vincere, solo vincere, vincere e basta. O no?
“Però ti dico anche quello che ho detto ai ragazzi. Il Viareggio lo abbiamo visto molto bene in dvd e non solo e non è quella la classifica che merita. E’ una squadra che vende sempre cara la pelle. Oltretutto per loro è una partita importante e hanno voglia di riscattarsi dopo alcuni risultati deludenti”.

Che cosa temi del Viareggio? Forse che i tuoi possano prendere sottogamba l’impegno più che la forza dei toscani?
“No, i miei sotto gamba l’impegno non lo prendono, questo è sicuro ma non dobbiamo pensare di non incontrare difficoltà. Rispetto al Taranto hanno meno qualità ma più quantità e noi avremo meno spazi”.

Formazione. Logico pensare che giochi Canzian dietro. Per il resto immaginiamo il ritorno di Laurenti al posto di Mendy, quello di Migliorini, se recupererà, davanti alla difesa e un ballottaggio tra Bedin, Paolo Rossi e Fortunato per un altro posto, o due, in mezzo.
“In linea di massima sì, vediamo in questi giorni”.

Causa infortuni e squalifiche domenica ci sarà spazio, almeno in panchina, per uno dei giocatori spesso in tribuna. A chi darai questa opportunità tra Taraschi e Piras?
“Vediamo chi avremo disponibile. Queste sono sempre valutazioni difficili perché dispiace in un gruppo del genere decidere chi lasciare a casa. Deciderò all’ultimo momento”.

Sappiamo tutti che sei molto legato alla Spal. Per il tuo passato da giocatore ma anche per questo presente difficile. Sinceramente ci pensi mai a quello che poteva essere se non ci fossero stati tutti questi problemi?
“Sì, dai, è normale. Con un po’ più di serenità si poteva fare meglio ma dobbiamo guardare a oggi senza rimpianti”.

Un grande in bocca al lupo. A te, alla squadra, alla società, ai dipendenti e a tutti i tifosi che continuano a sostenervi…
“Grazie!”.

C’è una cosa che non ti ho chiesto e che, invece, vorresti dire?
(Ride) “Dopo più di mezzora una volta alla settimana che cacchio di domanda vuoi che manchi?”.

Forza Spal!
“Forza Spal”.

PROBABILE FORMAZIONE

SPAL (4141)

Capecchi; Cosner, Zamboni, Pambianchi, Canzian; Migliorini (Agnelli); Melara, Agnelli (Bedin), Bedin (P. Rossi), Laurenti; Arma.

All.: S. Vecchi.

A disp.: Teodorani, Beduschi, Ghiringhelli, Fortunato, P. Rossi (Piras), Taraschi, Marconi.

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