ARMA E’ UN GIGANTE, OTTIMA PROVA PER CAPECCHI, BENE COSNER, GHIRINGHELLI, BEDIN E MELARA

CAPECCHI  7 – Decisivo in almeno un paio di occasioni, da solo ha l’età di Ghiringhelli e Beduschi messi insieme ma non si vede. Dopo una settimana passata a combattere anche con l’influenza risponde alla grande e come sempre quando chiamato in causa.
COSNER 6.5 – Bravo a crederci nell’occasione del pari proprio come già successo contro il Pavia, macina chilometri sulla propria fascia di competenza, chiude bene ogni spazio. Non soffre.
BEDUSCHI 6 – Prova nel complesso discreta, inizia sul centrodestra poi, complice l’infortunio occorso al capitano ritorna sul centrosinistra lui che è tutto tranne che mancino. Qualche sbavatura ma nel complesso legge bene ogni situazione potenzialmente pericolosa.
ZAMBONI N.G – Neanche venti minuti poi è costretto a fermarsi e questa è l’unica notizia che stona in una giornata, sportivamente parlando, di festa.
(GHIRINGHELLI 6.5) – Entra a freddo ma è subito sul pezzo: con Beduschi non ha mai giocato in coppia (forse nemmeno in allenamento) ma, a parte una sbavatura non va affatto male e il centrale in una difesa a quattro l’ultima volta lo aveva visto protagonista nella Primavera del Milan ma anche qui le differenze non si notano. Nel finale l’arbitro gli fischia una punizione contro incredibile (il fallo l’aveva subìto lui) che, per fortuna, non sortisce effetti.
G. ROSSI 6 – Meno appariscente delle altre volte, più timido e compassato del solito, anche meno sicuro o forse troppo preoccupato dall’ottimo Casiraghi che giostra dalla sua parte rispetto a cui però ha quattro anni in più di esperienza.
BEDIN 6.5 – Davanti alla difesa o da difensore centrale la sostanza non cambia: sta bene e si vede  l’ammonizione (insensata) che l’arbitro gli commina nel primo tempo lo costringe a una gara di nicchia, accorta ma intelligente. Va in diffida.
MELARA 6.5 – Quasi cinquanta partite in maglia biancazzurra e due gol, questo ci lascia con ogni probabilità in dote il buon Fabrizio da Santa Marinella, destinato alla B. Partita buona, generosa, di sacrificio, suo l’assist per il secondo gol ma prima, progressioni a parte, in fase realizzativa si mangia qualcosina di troppo. Al quarantunesimo della ripresa le braccia alzate, il saluto con la mano che si agita in risposta al coro che la “Campione” gli regala di diritto. Un tributo, un inequivocabile segno. In bocca al lupo.
(CANZIAN N.G.) – Sette minuti, secondo più, secondo meno. Un rilancio a cinquanta metri di distanza come ai vecchi tempi a liberare un’area più intasata di un’autostrada a Ferragosto. Troppo poco comunque per darne un giudizio complessivo.
FORTUNATO 5.5 – A corrente alterna, alcune cose buone, altre meno, pecca in precisione, dà mai profondità alla manovra, non troppo felici le sue scelte, spesso troppo arzigogolate anche quando la semplicità potrebbe bastare. Due suoi errori costano ripartenze che la Tritium non sfrutta a dovere.
P. ROSSI 5.5 – Seconda gara stagionale dal primo minuto ma la sensazione è che questo giocatore non sia del tutto a proprio agio in mezzo al campo. Tenuto a freno da briglie tattiche necessarie e inevitabili, troppo spesso viene tagliato fuori dai centrocampisti abduani e tante sono le palle che perde in novanta minuti.
LAURENTI 5 – Tocca quattro palloni finché resta in campo: due cross (uno è bellissimo però), un colpo di tacco e un dribbling riuscito su Teso. Per il resto apporto inesistente.
(MARCONI 5.5) – Non è una gara di Coppa Italia e già questo lo penalizza, se poi lo metti a far coppia con Arma in una sorta di 532 a quel punto è persino patologico accanirsi contro l’ex atalantino. Due stop di petto, un giallo che non c’è e un tener viva la difesa ospite con il suo fisico.
ARMA 8 – Partita di grande intelligenza del gigante di Agadir, due gol bellissimi, un calcio di rigore netto guadagnato ma negato, tredicesima marcatura stagionale che potrebbe (ma noi speriamo di noi) valergli il passaggio di diritto in categoria superiore già nei prossimi giorni ma, soprattutto, un’umiltà e un sacrificio difficilmente riscontrabili. Semplicemente unico.

VECCHI-BRESCIA 7 – Mandano in campo la miglior formazione possibile, in corso d’opera sono costretti a combattere ancora una volta contro la sfortuna decidendo per Ghiringhelli in luogo di Zamboni. Nella ripresa stuzzica la scelta di Bedin difensore centrale così come le due punte fanno capire la voglia di non rassegnarsi e il coraggio di volerla vincere la partita due minuti prima del gol decisivo di Arma. Non si poteva chiedere di più.

TRITIUM
Pansera 6; Teso 5, Suagher 5.5, Dionisi 6, Riva 5.5; Casiraghi 6.5, Dal Dosso 7, Di Ceglie 6.5, E. Bortolotto 6; Sinato 5, R. Bortolotto 5.5 (dal 29′ s.t. Spampatti 5).
All.: Boldini 5.

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