INFORTUNI, SOCIETA’, MERCATO… IL SOLITO VECCHI DICE TUTTO E ASPETTA NOVITA’: ASPETTIAMO FATTI CONCRETI DOPO TANTE PAROLE. MA QUESTO GRUPPO E’ DA APPLAUSI

Fosse che fosse la volta buona. Magari. Non è ancora il momento di ritornare a parlare soltanto, e finalmente, di calcio giocato, come dicono e scrivono quelli bravi. Speriamo succeda presto ma ci sono ancora dei passi da compiere, tribunali (!) compresi. Così rieccoci al solito appuntamento con Stefano Vecchi all’inizio diventato Sam e ora San per tutto quello che, non da oggi, sta succedendo attorno alla Spal. Inevitabile, allora, parlare delle solite cose societarie, anche se qualche novità c’è, oltre che della prossima partita visto che a Lumezzane non si è giocato. Dulcis in fundo l’inevitabile calciomercato. Un mercato per poveri, leggi svincolati, ma pur sempre una necessità inevitabile per una squadra in emergenza a causa di diversi infortuni. E siccome di questi tempi non c’è una settimana che fili via tranquilla a scrivere e discutere soltanto di quello che è bello veder girare attorno al pallone, tanto per non farci mancare niente ieri è arrivata anche l’attesa, e si fa per dire, penalizzazione. La seconda fin qui. E magari fosse soltanto questo il problema… Perché anche a discorrere di cose più simpatiche c’è da registrare un’altra, meglio: l’ennesima, assoluta incertezza in fatti di uomini in vista di Spal-Como. Tutto ruota attorno a Pambianchi e Zamboni. Il primo avverte dolore e quindi, ammesso che riesca a scendere in campo domenica (improbabile) dovrà operarsi al più presto. Il capitano, invece, come al solito vorrebbe giocare visto che oggi si è allenato, ma a parte la solita, gigantesca disponibilità di Zambo è sconsigliabile rischiare, come due settimane fa, una nuova ricaduta. Ecco perché alla fine di questa intervista azzardiamo una formazione inedita ma oggi forse inevitabile. Ma andiamo in ordine…

La settimana scorsa ti avevo detto che sarebbe stata l’ultima intervista che cominciava con il discorso societario. Invece no. C’è stato un cambio di proprietà che deve ancora essere formalizzato completamente ma nel frattempo hai avuto modo di parlare e di conoscere i nuovi dirigenti. Che cosa ti hanno detto, prima domanda, e la situazione nello spogliatoio è più serena?
“Si sono presentati con entusiasmo e voglia di fare, hanno parlato con tutti, si sono confrontati con lo spogliatoio e ci hanno detto che manterranno gli accordi. Vediamo. Di sicuro la squadra è stanca di parole e vuole vedere fatti concreti”.

La prossima settimana dovrebbe essere quella dell’ufficialità e anche dei tanto sospirati pagamenti a dipendenti, squadra, staff tecnico. Anche perché se così non fosse salterebbe il banco…
“Eh sì, direi di sì. Sotto l’aspetto sportivo se saltasse tutto arriverebbe un’altra penalità quindi dovremmo pensare soltanto a evitare l’ultimo posto senza contare che anche l’aspetto organizzativo sarebbe un disastro”.

Tanto per non farci e farvi mancare nulla mercoledì c’è stata anche l’udienza, poi rinviata, sulle istanze fallimentari. Temevi, anzi temevate, e temete ancora che saltasse tutto quindi anche i vostri diritti?
“Non so quali sarebbero le tutele nostre in caso di fallimento, di certo tante famiglie sarebbero finite male. Ma siamo ancora sotto tiro e la situazione deve sistemarsi prima del 22”.

Un commento su quello che è successo in tribunale…
“Ognuno ha cercato di fare i propri interessi. Il giudice ha fatto la cosa giusta per valutare l’evolversi della situazione in modo da tutelare tutti i creditori e non solo chi ha fatto istanza di fallimento”.

Hai conosciuto la nuova priorità che ha già preso possesso della sede. Immagino ci sia stato anche un certo imbarazzo. Da uomo di calcio immagino anche che non sia la prima volta che assisti a situazioni del genere. Che impressioni hai avuto dai nuovi dirigenti in questi pochi giorni?
“Come dicevo prima mi sembra gente che ha entusiasmo e voglia di fare e per questo ha parlato e dspiegato che cosa intende fare e come vuole muoversi a chi di dovere. Da allenatore, invece, non ho mai visto una situazione del genere”.

Santarelli e i suoi soci hanno parlato con tutti voi. Che cosa vi hanno detto e su cosa si sono impegnati?
“Santarelli ci ha detto che dopo l’udienza in tribunale avrebbe fatto quello che è scritto negli accordi e quindi di stare tranquilli che avrebbe sistemato tutto”.

Hai notato differenze dal punto di vista psicologico nei tuoi ragazzi o c’è ancora preoccupazione?
“No, perché vogliono e vogliamo fatti perché di parole ne abbiamo sentite tante”.

Sappiamo che mercoledì sera sei andato a cena con il nuovo Direttore Generale, Magi, e con il Nuovo Direttore Sportivo, Alunni. Sappiamo anche che hai chiesto due rinforzi: un difensore e un attaccante. Confermi, innanzitutto? Secondo: nomi?
“Io ho chiesto solo un attaccante perché è lì che abbiamo carenza anche numerica se poi ci saranno occasioni valuteranno loro. Davanti è obbligatorio, dietro no”.

Anticipo una domanda che di solito ti faccio verso la fine. Con tutto questo casino, questo cambio societario in corso, con i soldi ancora da prendere, con la classifica così complicata… resti possibilista sul fatto di salvare la Spal senza passare per i playout?
“Eh… beh sì… la speranza c’è sempre. E’ chiaro che serve in fretta chiarezza così come servono fatti concreti perché la scadenza del 14 febbraio è decisiva. Con altri due punti in meno sarebbe impossibile. Ma resto convinto che questa squadra si possa salvare”.

Posso sfruttare la tua sincerità ormai storica? Anche soltanto a guardare gli ultimi giorni cito pochi fatti. Da lunedì avete trovato altri dirigenti in sede e non più quelli vecchi. Mercoledì c’è stata l’istanza di fallimento. Sempre mercoledì l’ex Segretario Schena ha convocato una conferenza stampa, giovedì è arrivata la penalizzazione scontata ma comunque pesante… Dimmi tu come si fa a pensare a giocare in questo contesto perché a me, da giornalista, di assistere a una situazione del genere non è mai capitato.
“Si continua perché c’è un gruppo di ragazzi e di persone eccezionali che sta facendo miracoli. La speranza, ripeto ancora, è che si sistemi tutto. Quello che sta uscendo denota la confusione che c’era e che c’è, dai rancori ai problemi reali. In questo clima che molti fuori dalle stanze non conoscevano e non potevate conoscere è difficile costruire qualcosa di buono. Noi, come gruppo, fammelo dire, ci siamo riusciti ed è un motivo di orgoglio”.

Proviamo a parlare di cose di campo. Domenica non avete giocato. E’ stato meglio visti i tanti infortunati o considerando le due squalifiche pesanti del Lumezzane sarebbe stato meglio giocare?
“Mah, non lo so, io ero convinto che avremo fatto una buona gara nonostante tutto. Non ci eravamo preparati al massimo a causa della la neve ma c’eravamo”.

Nonostante il solito pericolo neve domenica si dovrebbe giocare. In caso contrario avere due recuperi oltre alla Coppa Italia non sarebbe certo il massimo…
“Sì perché dovremmo giocare una gara infrasettimanale a parte la Coppa Italia che, onestamente, non sarebbe un peso anche se affronteremo lo Spezia che vuole vincere anche la Coppa quindi si presenterà con la squadra al completo mentre noi continueremo a far giocare i ragazzi meno impegnati. Ci guadagneremmo solo nell’ottica di recuperare qualche ragazzo”.

In questi giorni allenarsi è stato complicato anche se avete rimediato con il sintetico. Ma tra la partita saltata domenica scorsa e queste sedute limitate e i tanti infortunati ti preoccupano le condizioni dei tuoi?
“No, quelli che sono disponibili stanno bene. E’ ovvio che la partita manca ma la condizione fisica c’è”.

Dal punto di vista delle defezioni dovrai rinunciare ancora a Mendy, per tutta la stagione, e poi a Zamboni, Castiglia e Migliorini. Ritroverai, invece, Agnelli e, almeno per la panchina, Alessandro Vecchi e Taraschi. Riguardo a Pambianchi la speranza di rimandare a fine stagione l’intervento chirurgico è sempre possibile?
“No, purtroppo no, l’impressione è che dopo questa domenica bisognerà operarlo. Vediamo se per il Como ce la fa ma non credo si possa andare oltre”.

Modulo. Ancora 4141 oppure il 532 d’emergenza visto contro la Tritium e non visto solo per il rinvio contro il Lumezzane quindi con Bedin dietro per sopperire alla mancanza di difensori?
“Dipende. Sono due soluzioni possibili, faremo quel che ci diranno le disponibilità o le indisponibilità dei ragazzi perché anche Alessandro Vecchi non è al top”.

Il 532 di fatto penalizzerebbe Laurenti…
“In quel caso sì ma non è detto che sia 532. A meno che Gianluca non faccia la seconda punta o la mezzala anche se questi non sono i suoi ruoli”.

La forma di Marchini è migliorata?
“Sì, sta meglio ma deve lavorare ancora”.

Troverete un Como altalenante ma che può puntare ai playoff con un ottimo potenziale offensivo al quale si è aggiunta la classe di Paonessa. Non sarà una passeggiata, insomma…
“Il Como come organico e nomi è una squadra da zona playoff. Hanno gente importante e di categoria, non hanno mai utilizzato giovani, lo spessore tecnico è notevole. Dobbiamo dimenticare l’andata. Sarà dura, dobbiamo fare una gran partita per farcela”.

Nonostante il contorno del quale abbiamo già parlato c’è un altro argomento non originale. Il sostegno dei tifosi. A costo di sembrare rincoglionito credo sia giusto sottolineare ancora la passione e l’aiuto dei sostenitori biancazzurri preoccupati ma sempre sul pezzo…
“Sì e lo faccio volentieri. Lo dico dall’inizio. Le presenze allo stadio calano ma la gente ci è vicina, ci segue, ci sostiene. Mi auguro che anche domenica possano darci una mano perché ci serve. Che dire? Grazie!”.

Sei riuscito a pagarlo l’aperitivo post vittoria con la Tritium?
“Non ancora ma lo farò”.

Se la prossima settimana sarà ufficiale il cambio societario e arriveranno i vostri (e non solo) stipendi, quanti ne offri di aperitivi?
“Uno solo perché questa è la nostra regola quando vinciamo. Al limite l’altro lo pago a te (ride)”.

Domenica scorsa non ci sono stati risultati per voi penalizzanti. In ordine: Reggiana, Pisa, Lumezzane e Foggia sono quelle più vicine, in un certo senso. Per quello che si è potuto vedere, aldilà del distacco, non sembrano squadre superiori alla Spal. Sei d’accordo?
“Sì, infatti è un peccato aver perso terreno alla fine del girone di andata. Dobbiamo essere bravissimi noi e sperare che qualcuno rallenti”.

Se esiste un’entità superiore o solamente un po’ di giustizia dopo tutto quello che è successo dovreste avere una fortuna sfacciata da qui alla fine…
“Eh eh, ci sarebbe molto utile. Hai proprio ragione. Speriamo…”.

Forza Spal!
“Forza Spal!”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (532)

Capecchi; Cosner, Ghiringhelli, Bedin, Beduschi, G. Rossi; Agnelli, P. Rossi, Fortunato; Arma, Marconi.
All.: S. Vecchi.
A disp.: Costantino, A. Vecchi, Canzian, Marchini, Piras, Taraschi, Laurenti.

La formazione, come già scritto, dipenderà da un improbabile recupero di Zamboni e/o Pambianchi. Se uno dei due dovesse farcela, cosa difficile, si giocherebbe con il 4141.

SPAL (4141)
Capecchi; Cosner, Zamboni (Beduschi), Pambianchi (Beduschi), G. Rossi; Bedin; Fortunato, Agnelli, P. Rossi, Laurenti; Arma.
All.: S. Vecchi.
A disp.: Costantino, Ghiringhelli, Canzian, A. Vecchi, Marchini, Piras (Taraschi), Marconi.

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