VECCHI RIBADISCE LA RICHIESTA DI AIUTO E FA UN APPELLO PER SALVARE LA SPAL. VERSO LUMEZZANE CON POCHI DUBBI DI FORMAZIONE

Un’altra settimana di passione e si rifà per dire. Mentre la Spal, salvo miracoli imprevedibili e imprevisti, si avvia verso un fallimento magari pilotato (già, magari), il popolo biancazzurro anche negli ultimi sette giorni non si è fatto mancare niente. La seconda partita consecutiva rinviata per neve (mai successo!), la fine della trattativa con Santarelli e poi l’impegno concreto del Sindaco, il lavoro degli imprenditori ferraresi, la ricerca dei soliti e ancora misteriosi varesini, un rilancio di Santarelli… fino al clamoroso sciopero dei giocatori e dello staff tecnico che mercoledì scorso hanno svolto una sola seduta di allenamento convocando una conferenza stampa inedita, vivace, storica e decisamente significativa della quale abbiamo ovviamente scritto a lungo e a parte.
Le chiacchiere, questo in estrema sintesi è il risultato finale, sono finite. Resta un clima terrificante, da ultima spiaggia, da tutti contro tutti, da polemiche quotidiane, da rancori e accuse, da tregenda. In mezzo ci sono i tifosi, avviliti e delusi e incazzati e preoccupati e disperati, e appunto la Spal intesa come squadra, come gruppo di giocatori che hanno sentimenti simili a quelli della tifoseria. Ecco perché questo tradizionale appuntamento con l’allenatore della Spal, Stefano Vecchi, rimarrà nell’archivio de LoSpallino.com come la più corta intervista della nostra, seppur breve, storia a un tecnico biancazzurro. Proprio perché le chiacchiere sono finite e quello che interessa oggi a chi ama la Spal sono cose molto più importante di un infortunio o di un parere, per quanto autorevole, sull’avversario di turno. Inevitabile, oltre che doveroso, cominciare dunque da qui. Dallo stato dell’arte spallina.

Rieccoci ad affrontare i soliti, tristi argomenti. Salvo miracoli la Spal si avvicina al fallimento. Tu, a questo punto, che cosa pensi e che cosa dici?
“Che non lo so. La speranza è sempre l’ultima a morire e speriamo davvero che ci sia qualcuno che possa dare una mano. Fino a mercoledì ci speriamo, altrimenti vedremo se sarà fallimento oppure una gestione concordata. Comunque sia bisognerà muoversi subito perché l’emergenza quotidiana richiede interventi urgenti e soprattutto chiarezza per il bene della Spal”.

Dagli uomini di Santarelli ai tuoi vecchi interlocutori come il Presidente Butelli e il Direttore Generale Pozzi. Anche da questo punto di vista l’incertezza e la confusione sono state protagoniste questa settimana e non solo. Come fai tu e come fa la squadra a capirci qualcosa?
“Infatti non ci capiamo niente e non ci vogliamo più capire niente. Abbiamo cercato giustificazioni, ci abbiamo creduto ma adesso le parole non ci bastano più e attendiamo fatti. Alle promesse non ci crediamo”.

Ieri, attraverso i giornali, i romani hanno migliorato la loro offerta. Il Sindaco ha ribadito che si sta cercando di unire i ferraresi a un soggetto terzo, l’assessore allo Sport ha invece escluso che si possa evitare il fallimento, Pozzi continua a trattare con i varesini, e il poeta Canetto è venuto a consegnarvi dei soldi per le spese di tutti i giorni. Sembra un giallo con risvolti comici. A te un commento…
“Eh eh… C’è confusione in tutto, di ruoli e di competenze, ognuno va per la sua strada ma è anche normale che sia così visto il contesto. C’è chi ci crede e chi no”.

C’è qualcuno tra te, i tuoi collaboratori e i giocatori che crede seriamente di poter evitare il fallimento?
“Ripeto: non so, la speranza è di tutti poi è logico che avvicinandosi a mercoledì le speranze scemino”.

Ci puoi spiegare come e perché è nata l’idea della conferenza stampa della squadra con tutto quello che ha significato?
“Appunto per questo: perché ci sentiamo agli sgoccioli, per far capire la situazione e per sperare che non sia un giudice a decidere. Volevamo far capire lo sconforto che c’è, lo stato dell’aspetto sportivo, vedi penalizzazioni, insomma il disagio generale e volevamo far capire anche alla Lega che non vogliamo che il campionato venga falsato dalla possibilità che la Spal non si presenti in campo. Noi vogliamo onorare i nostri impegni ma qualcuno deve darci una mano”.

Intanto arriverà presto la terza penalizzazione stagionale. E stavolta sarà di quattro punti con ogni probabilità. A questo punto salvarsi senza passare per i playout sarà impossibile. Ci credi ancora a una salvezza anche attraverso i terribili spareggi?
“Sì, questo sì, assolutamente. Saranno due gare che diventano sempre un terno al lotto ma la squadra ha la forza per farcela. Speriamo si arrivi a quelle date con un livello nervoso normale e qui non dipende soltanto da noi, anzi, ma daremo l’anima e tutto quello che abbiamo fino all’ultimo, potete contarci. Senza passare per i playout oggi è invece quasi impossibile visto che in pratica abbiamo quattordici punti e dovremo rimontarne più di dieci”.

I problemi che ci sono ti impediscono di sistemare altri problemi: quelli relativi all’attacco e anche alla difesa visti gli infortuni. Puoi dire su che cosa punti, visto il morale dei tuoi ragazzi, per raggiungere la salvezza?
“Orgoglio, impegno e sulla tutela nostro lavoro. Ho detto anche ai ragazzi che il nostro futuro passa da quello che faremo quest’anno anche se ci sentiamo presi in giro”.

Temi che da qui in avanti ci possa essere qualche giocatore che non se la senta di andare avanti?
“No, che non ci riesce invece può essere soprattutto se non si sistemano le cose”.

Hai ovviamente parlato con la squadra. Che cosa hai detto e che cosa hanno detto loro a te?
“Quello che abbiamo detto anche in conferenza stampa. Mercoledì mattina i ragazzi avevano chiesto di non allenarsi al pomeriggio e abbiamo deciso di comunicare la situazione. L’abbiamo fatto ma ora ho chiesto alla squadra di pensare soltanto a domenica e ancora una volta di mettere in campo il carattere e la qualità che i ragazzi hanno”.

Ma a te il Presidente Butelli e il Direttore Generale Pozzi che cosa dicono? Credono alla possibilità di evitare il fallimento?
“Il Presidente non lo sento da un po’, dal giorno del rinvio dell’istanza di fallimento. Il Direttore Pozzi è ottimista ma lo è sempre stato, speriamo abbia ragione”.

Il 22 è vicinissimo. Che cosa speri succeda e vuoi fare un appello a chi vuoi tu?
“Sinceramente non so nemmeno che cosa sperare a parte il fatto che si trovi una situazione migliore per la Spal. L’appello l’abbiamo già fatto nella conferenza. Se c’è qualcuno che può dare una mano intesa vera, concreta, importante si faccia avanti. Anche i tifosi che ci dicono “ci pensiamo noi, vi diamo i soldi” ci fanno piacere e fa loro onore ma ci sentiamo umiliati. Da otto mesi siamo senza un soldo ma non vogliamo chiedere l’elemosina a gente normale che ha già i suoi problemi anche se ha pure una gran passione per la Spal. Qui servono soldi veri”.

Ti chiedo come è andata questa settimana di allenamenti o andiamo oltre?
“No, rispondo che è andata come sempre a parte mercoledì che per i motivi di cui sopra abbiamo fatto una sola seduta. Ieri ci siamo allenati bene, oggi pure”.

Finalmente, ma non so se sei d’accordo sull’utilizzo di questo avverbio, si (ri)gioca. A Lumezzane chi non avrai a disposizione o avrai ma non al top quindi non dall’inizio?
“Mendy e Pambianchi ovviamente, poi è in dubbio Canzian che ha avuto la febbre ed è appena tornato Vecchi dalle cure che ha fatto a Parma. Devo valutare anche lo stato di forma di Castiglia, appena rientrato in gruppo e di Marchini. Come se non bastasse Arma ha qualche problemino al ginocchio e Marconi alla schiena”.

Formazione. Dicci almeno il modulo: 4141?
“Giochiamo contro una squadra che sta facendo bene, penso a un modulo con una punta ma non è detto”.

E due parole, obbligatorie sempre, anche sui tifosi che continuano a sostenervi nonostante l’umore sottozero…
“Dico quello che ho detto sempre detto anche prima di questi giorni. Siamo onorati di questo legame che si è creato, speriamo e vogliamo regalare loro la salvezza”.

A parte il tradizionale Forza Spal chiuderei questa intervista con un sincero “in bocca al lupo”…
“Crepi e… Forza Spal!”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (4141)

Capecchi; Cosner (Ghiringhelli), Beduschi, Zamboni, G. Rossi; Bedin; Fortunato (Cosner), Agnelli, P. Rossi, Laurenti; Arma.
All.: S. Vecchi.
A disp.: Costantino, Ghiringhelli (Fortunato), A. Vecchi, Marchini, Piras, Taraschi, Marconi.

 

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