UN PAREGGIO GIUSTO CON I PADRONI DI CASA CHE RISCHIANO DI SFONDARE SOLTANTO ALLA FINE. MA LA SPAL DIMOSTRA DI MERITARE BEN ALTRA CLASSIFICA

di Paolo Antonelli

LUMEZZANE-SPAL 0-0
LUMEZZANE (433):
Brignoli; Diana, Luciani (dal 28’ s.t. Giosa), Guagnetti, Pini;  Sevieri, Baraye, Fondi; Antonelli (dal 22’ s.t. Baldé), Gasparetto, Ferrari. A disp.: Pascarella, Djengoue, Dadson, Faroni, Inglese.
All.: Nicola.
SPAL (532):
Capecchi; Cosner, Ghiringhelli, Beduschi, Zamboni, G. Rossi; Agnelli, Bedin, P. Rossi (dal 25’ s.t. Laurenti); Arma, Marconi (dal 38’ s.t. Marchini). A disp.: Costantino, A. Vecchi, Migliorini, Castiglia, Taraschi.
All.: Brescia (S. Vecchi squalificato, in tribuna).
ARBITRO: Cangiano di Napoli (Assistenti: De Franco e Tolfo).
AMMONITI: Pini (L), Sevieri (L), G. Rossi (S), Zamboni (S) e Marchini (S).
ESPULSI: al 45’ s.t. Diana (L) e Marchini (S) per reciproche scorrettezze.
NOTE: giornata tipicamente invernale, terreno in splendide condizioni, cielo coperto con leggera foschia. Spettatori 1.300 circa (abbonati 254, rateo non comunicato) con sparuta rappresentanza di tifosi provenienti da Ferrara.
Angoli: 8 a 1 per il Lumezzane. Recupero: pt 2′, st 5’.

LUMEZZANE – Un pareggio giusto che accontenta entrambe le squadre. Meglio la Spal nel primo tempo, meglio il Lumezzane nella ripresa. Parità anche nelle espulsioni, Diana e Marchini, anche se è lo spallino a finire dietro la lavagna per una testata incomprensibile e ingiustificabile che ha letteralmente spaccato la faccia all’avversario.

A dire il vero Nicola si aspettava una Spal rassegnata dalle complicate questioni societarie che mercoledì prossimo finiranno in un’aula del tribunale per decidere addirittura il fallimento di una società storica come quella estense. E invece ancora una volta i ragazzi di Vecchi, oggi squalificato e sostituito da Brescia, hanno dimostrato grande orgoglio e dignità (non hanno preso ancora uno stipendio!) al cospetto di un Lumezzane che, come la classifica dimostra, ha obiettivi diversi.
Ma oggi una grande differenza non si è vista e, anzi, nella prima frazione i biancazzurri hanno tenuto bene il campo rischiando praticamente zero e mantenendo per gran parte del match il pallino del gioco grazie ai due centrali di centrocampo, Agnelli e Bedin, e a una difesa, sempre nei centrali, insuperabile. Il Lumezzane ha fatto fatica a innescare il tridente ma in quanto a spettacolo se n’è visto davvero poco. D’altronde, soprattutto agli estensi, il pareggio stava e sta benissimo visto che l’annunciata ed ennesima penalizzazione di quattro punti obbligherà Zamboni e compagni a evitare soltanto l’ultimo posto.
Diverso il copione nella ripresa, ancora meno divertente e giocata prevalentemente a centrocampo senza clamorose occasioni da gol. Ai punti, ripetiamo, il pareggio è giustissimo anche se il Lumezzane negli ultimi dieci minuti ha sfiorato in due circostanze almeno, per citare le più clamorose, il gol vittoria. Ma non c’è stato nulla da fare, spèecialmente per demerito dei ragazzi di Nicola più che per i meriti degli avversari che alla fine hanno accusato un vistoso calo fisico figlio forse del lungo periodo senza partite visto che anche Spal-Como, oltre a Lumezzane-Spal atto primo, è stata rinviata. Per il Lume un punto che fa di questo campionato un torneo tranquillo e senza rischi come nei programmi perché il sogno playoff è veramente molto lontano. Per la Spal l’impressione è che il vero torneo sia un altro, quello che serve a evitare il fallimento.

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