UNA RARA SODDISFAZIONE ISPIRATA DA DEL NEVO E FIRMATA PUTELLI PROPRIO CONTRO IL CARPI IN UN ANNO, TANTO PER CAMBIARE. DIFFICILE PER LA SPAL

SPAL-CARPI 1-0 (2 marzo 1997).
Marcatori: Putelli.

Personaggio: Loris Del Nevo

Torinese di nascita, Del Nevo appagò la sua aspirazione calcistica entrando a far parte dei ragazzi della Juventus. Fu allenato da Sandro Salvatore prima e da Antonello Cuccureddu dopo. Non fu una Primavera particolarmente fortunata, furono infatti pochissimi ad andare oltre la serie C. Del Nevo, dopo il praticantato con i bianconeri, a diciannove anni lasciò la Juventus con destinazione Ascoli ma, neanche il tempo di ambientarsi, e a novembre cambio maglia e categoria, scese in serie C1 col Palazzolo, giocò diciotto gare e a fine torneo subì anche l’onta della retrocessione in C2. Del Nevo, però, rimase in C1: a fine campionato fu ceduto al Montevarchi.
In Toscana giocò appena cinque partite, trasferendosi all’apertura del mercato oltre lo stretto per indossare la maglia bianconera dell’Atletico Catania. A volerlo in Sicilia fu il Direttore sportivo Adriano Polenta e l’allenatore Francesco D’Arrigo che gli fece  collezionare ventuno presenze, contribuendo così a un buon settimo posto in classifica. Ancora una volta però non fu un lungo soggiorno il suo, a fine torneo salutò e si trasferì in Campania per indossare la maglia della Nocerina dove mise insieme due sole presenze e, nel dicembre del 1996, arrivò a Ferrara, con la Spal in C1 allenata, almeno inizialmente, da Salvatore Bianchetti, in seguito sostituito da Alfredo Magni e con Vanni Guzzinati al tavolo della presidenza. Del Nevo non aveva un grande fisico, anzi era al di sotto dell’1.70. Aveva, però, una buona tecnica individuale e, al centro del campo, suo spazio tattico, faceva sempre il proprio dovere, così come nella vittoriosa gara con il Carpi. Purtroppo, aldilà di quella soddisfazione e di poche altre, né per Del Nevo, né per la Spal fu una stagione esaltante.

 

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