UNA SPAL GENEROSA MA POCO INCISIVA CADE A BENEVENTO E DICE ADDIO ALLE SPERANZE DI SALVEZZA DIRETTA: ADESSO BISOGNA PENSARE SOLO AI PLAYOUT

BENEVENTO-SPAL 2-0 (1-0)
BENEVENTO (433):
Gori; D’Anna, Siniscalchi, Rinaldi, Frascatore (dal 31’ s.t. Pedrelli); La Camera (dal 17’ s.t. Vacca), Luisi, De Vezze; Cia, Altinier (dal 23’ s.t. Cipriani), Pintori. A disp.: Mancinelli, Signorini, Sy, Kanouté.
All.: Imbriani-Martinez.
SPAL (4141):
Capecchi; Ghiringhelli, Zamboni, Pambianchi, Canzian; Bedin (dal 15’ s.t. Fortunato); Cosner, Agnelli, Castiglia (dal 36’ s.t. P. Rossi), Laurenti, (dal 29’ s.t. Marconi); Arma. A disp.: Costantino, G. Rossi, Beduschi, Migliorini.
All.: S. Vecchi.
ARBITRO: Merlino di Udine (Assistenti: Calò e Grilli).
MARCATORI:
8’p.t Pintori (B) su rig. , 44’ s.t. Cipriani (B).
AMMONITI: Agnelli (S), Castiglia (S), Rinaldi (B), Siniscalchi (B) e Luisi (B).
ESPULSI: al 45’ s.t. l’allenatore della Spal Stefano Vecchi per proteste.
NOTE: giornata di sole e ventilata, temperatura gradevole, terreno in perfette condizioni. Spettatori 3.500 circa (685 abbonati) con una decina di tifosi provenienti da Ferrara.
Angoli: 5 a 2 per il Benevento. Recupero: pt 2′, st 5’.

Prima dell’inizio dell’incontro è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Piermario Morosini, calciatore del Livorno tragicamente scomparso lo scorso 14 aprile.

BENEVENTO – Una Spal caparbia, tosta ma poco incisiva e punita da due episodi esce con le ossa rotte dal “Ciro Vigorito” e si appresta a vivere le ultime settimane di questa travagliata stagione alla ricerca della migliore posizione in vista degli ormai inevitabili playout. Gioca bene la squadra di Stefano Vecchi (che verrà anche espulso per proteste nei minuti di recupero), scesa nel Sannio con le chiare direttive di non fare da vittima sacrificale di turno al cospetto del più quotato avversario, da quattro settimane sempre vittorioso innanzi al proprio pubblico e con la porta imbattuta da quattrocentocinquanta minuti. Imbriani, che proprio un girone fa contro i ferraresi al “Mazza” fece il suo esordio vittorioso sulla panchina giallorossa, sa di avere tra le mani una grossa occasione per agganciare il treno degli spareggi promozione ma è ben conscio di non potersi fidare della classifica che, senza gli otto punti di penalità, vedrebbero i ferraresi già salvi e, magari, pronti a lottare per qualcosa in più e allora opta in mediana per Luisi in luogo di Vacca almeno all’inizio per lo squalificato Rajcic per dare più equilibrio all’assetto tattico con Frascatore scelto come sostituto di Anaclerio anch’egli fermato dal giudice sportivo. In avanti Cia e Pintori (recuperato in extremis) sono a supporto di Altinier. Si rivede Cipriani in panchina che, nel finale, beffa del destino, siglerà la rete del definitivo 2 a 0 probabilmente irregolare perché in fuorigioco. La Spal, imbattuta negli ultimi tre viaggi lontano da Ferrara (due vittorie e un pari), ritrova Zamboni al centro della difesa. Arma è, come sempre, l’unica punta di ruolo nello scacchiere biancazzurro.
I primi minuti vedono la Spal più propositiva: Agnelli va dritto per dritto e supera un incerto Siniscalchi (al rientro, al pari di D’Anna): tiro del pugliese che si trasforma in un cross per Arma che non ci arriva. Ma è solo un fuoco di paglia perché la mazzata arriva immediata: lo stesso Siniscalchi dalla destra lascia partire un traversone che ingenuamente Castiglia devia con un braccio troppo largo e, da regolamento, è rigore a dispetto dell’evidente involontarietà del gesto dello spallino. Che poi non sempre rigori così vengano concessi è un altro discorso. Dal dischetto si presenta Pintori che beffa un Capecchi bravissimo a intuire la traiettoria della sfera ma viene messo fuori giri dalla potenza della conclusione dell’ala campana: 1 a 0 e la partita per l’undici di Imbriani si mette subito in discesa. Da qui in poi è solo Benevento e, per almeno venti minuti, gli “stregoni” fanno soffrire a più riprese la manovriera Spal andando più volte vicini a confezionare il gol del raddoppio. Bisogna che Pambianchi si immoli una prima volta su De Vezze e poi tolga il pallone dallo scalpo di Altinier per uscirne indenni. La Spal non riesce a contenere le sfuriate offensive di Cia e D’Anna lungo la sinistra che fanno ammattire un Canzian anche oggi poco brillante, non basta un indomito Bedin e un gagliardo Agnelli (il migliore dei suoi oggi, peccato per dodicesimo giallo stagionale che gli costerà la squalifica in vista del turno di mercoledì), così come la buona prova di Ghiringhelli contro l’indiavolato Pintori, troppo poco, in trenta minuti, un tiro di Castiglia, peraltro fuori di qualche metro. Dopo la mezz’ora il Benevento arretra il baricentro e la Spal si mette in luce con Laurenti sulla sinistra in una delle sue rarissime sortite di giornata: dai suoi piedi parte un bellissimo cross che ha il solo difetto di essere troppo potente per un Arma comunque apparso in palese ritardo. Finisce il tempo all’insegna dell’equilibrio, solo un episodio condanna i biancazzurri che però stentano a costruire dalla cintola in su e che non possono affidarsi sempre e solo alle giocate dei singoli per fare risultato.
Nella ripresa lo spartito non cambia, il Benevento entra in campo con la giusta convinzione di chiudere il match, ma è il solito Agnelli al sesto a provarci al limite dell’area di rigore con una splendida conclusione ben servito di testa da Arma, la mira però è da registrare. A questo punto i campani iniziano a risentire delle tante energie profuse nei primi quarantacinque minuti, problemi fisici attanagliano i vari La Camera, D’Anna e Frascatore senza contare che anche Luisi e De Vezze non hanno più quella scioltezza di movimento che ne aveva caratterizzato l’operato nella prima parte di gara. La Spal però non ne approfitta, nemmeno l’entrata in campo di Fortunato accende la luce, Vecchi le prova tutte e getta nella mischia anche Marconi, il Benevento risponde con Cipriani in campo due mesi dopo il derby contro il Sorrento e nell’ultimo quarto di gara è un monologo ferrarese che però non sfocia in alcun tiro in porta.
Anzi, a un minuto dal termine arriva il gol che chiude la gara e la firma è proprio quella di Giacomo Cipriani che, in posizione dubbia (espulso Vecchi per proteste nell’occasione), di testa batte Capecchi che aveva respinto una conclusione al limite dell’area di rigore da parte di Cia. E, mentre il Benevento può guardare con ottimismo la classifica, per la Spal adesso è tempo di pensare solo agli spareggi per non retrocedere. Per la salvezza diretta, infatti, occorrerebbe solo un miracolo. Meglio provare a rincorrere il Monza e, ancora di più, a superare il viareggio con il quale i biancazzurri sono in svantaggio negli scontri diretti. Forza ragazzi.

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