LA PAURA NON FA NOVANTA… MINUTI ALLA FINE. LE AVVERSARIE DEI BIANCAZZURRI, IL CALENDARIO: ECCO COSA PUO’ SUCCEDERE NELLE ULTIME DUE GARE. SOSTENIAMO ZAMBONI E COMPAGNI. TUTTI AL MAZZA E POI A FOLIGNO!

Tutto in novanta minuti. Novanta come la paura almeno per chi, è il caso della Spal, si giocherà queste ultime due gare con un unico obiettivo. Quello di salvare la pelle. Due… Novantesimo Minuto, insomma. Ci fosse una giustizia, e non lo scriviamo da spallini, per tremila motivi la squadra di Stefano Vecchi anche passando per la maledetta appendice dei playout, dovrebbe salvarsi. Perché lo merita, perché è stata una stagione disgraziata, perché le penalizzazioni, perché l’impegno non è mai mancato, perché la qualità c’è, perché troppe volte si è raccolto meno di quanto si è seminato e di perché ce ne sarebbero altri. Purtroppo, però, proprio chi è spallino sa bene, e non da oggi, che di giustizia sotto il Castello ce n’è sempre stata poca e per restare a questa stagione basta guardare i criteri delle penalizzazioni in generale e i punti tolti, ridati e – nel caso di Zambo e compagni – sempre e soltanto tolti. Ma andiamo oltre. Novanta minuti da giocare, scrivevamo, e tanti intrecci che lasciano la situazione ancora fluida. Due soli, infatti, i verdetti sin qui. La Ternana che va in serie B (complimenti) e il Foligno che retrocede (arrivederci). Il resto è tutto da giocare. E saranno proprio diversi testacoda a decidere il futuro della Spal. Vediamo nel dettaglio i vari incontri di domenica prossima e poi del sei maggio.

REGGIANA 38 punti. Sulla carta la zona salvezza coinvolge comincia dalla Reggiana che ha 38 punti e dovrà affrontare prima il Taranto in trasferta (e sarà durissima) e poi in casa il tranquillissimo Lumezzane. Facile quindi che le teste quadre arrivino a 41.

FOGGIA 37 punti. Dietro c’è il Foggia, a quota 37, che domenica va a trovare una Ternana che starà ancora festeggiando, quindi aspetterà il Pavia impegnato nella bagarre playout. E quest’ultima sarà una partita apertissima. In sostanza i pugliesi dovrebbero fare un punticino in casa della capolista e poi si giocherebbero tutto all’ultimo scontro. Totale: 38 punti più un bel punto interrogativo con la possibilità del solito pareggino da fine stagione, quindi 39 punti.

TRITIUM 36 punti. Alle spalle del Foggia ecco una Tritium che da sorpresa del torneo nel girone di ritorno è crollata. I 36 punti di adesso non bastano affatto. E domenica i bergamaschi andranno proprio a Pavia. Partita durissima. Così come non sarà scontato nemmeno l’esito dell’ultima giornata visto che l’ex squadra di Vecchi affronterà tra le mura amiche il Viareggio che cerca come la Spal un piazzamento migliore in vista playout. Impossibile, ovvio, azzeccare i pronostici ma non sarebbe così sorprendente, visto il cammino del ritorno appunto, ritrovare a fine stagione regolare la Tritium ancora ferma a 36 o al massimo a 37 punti.

COMO 34 punti. L’ultima posizione tranquilla, almeno oggi, è quella del Como che rispetto a molte altre squadre ha un calendario meno proibitivo. I lariani vanno domenica a trovare il sereno Lumezzane e potrebbero portare a casa un punticino e poi attendono la Ternana ormai in vacanza. La possibilità di arrivare a 38 è assai probabile ma mai dire mai perché visto lo stato di forma dei lariani dipenderà più dalla “serietà”, scritto tra virgolette, degli avversari. Perché se almeno la Ternana dovesse giocarsela il Como potrebbe anche fermarsi a 36.

MONZA 33 punti. E’ la prima squadra nella zona calda. Domenica prossima in Brianza salirà un Pisa tranquillo e nell’ultima tappa stagionale la trasferta di Benevento sarà o impossibile oppure una passeggiata. Tutto dipenderà dalla possibilità dei campani di agganciare i playoff. E proprio il Benevento, vedremo tra poco perché, deciderà molto dei prossimi playout. A volerci sbilanciare aggiudicheremmo 36 punti in tutto al Monza.

VIAREGGIO 30 punti. Qui fare pronostici è davvero dura. I toscani sono in netta risalita ma domenica aspettano proprio il Benevento che deve per forza vincere. Tutta Ferrara, manco a dirlo, tifa proprio per l’ex Cipriani. All’ultimo giro, invece, ecco Tritium-Viareggio, altra gara che deciderà le sorti di entrambe le formazioni. Veramente impossibile dare i numeri ma crediamo che sarà dura per i toscani arrivare a 33 punti. E in questo caso consideriamo un successo proprio a casa daella Tritium che resterebbe quindi ferma a 36.

PAVIA 29 punti. Tecnicamente è una delle squadre migliori in questa graduatoria dei poveri. Il calendario offre una grande chance domenica prossima in casa appunto con la Tritium e poi la chiusura a Foggia. E crediamo che 33 punti sia la quota finale più probabile per i pavesini.

SPAL 28 punti. Eccoci in casa nostra. Nessun dubbio. La Spal deve vincere i due restanti incontri. Il primo domenica con l’Avellino e l’ultimo in casa del già retrocesso Foligno (che contrariamente a quanto si dice è scrive non è ancora aritmeticamente in Seconda Divisione ma domenica prossima non può certo pensare di vincere a Carpi!). Solo così si potrà sperare in un piazzamento finale meno preoccupante visto che con 34 punti i biancazzurri potrebbero avere il vantaggio di un risultato pari negli spareggi finali. Ricordiamo infatti che nella doppia sfida tra penultima e quintultima e tra terzultima e quartultima le squadre meglio piazzate giocheranno in trasferta la prima e in caso di parità, visto che nei playout i gol segnati in trasferta non valgono doppio, si salvano le stesse squadre meglio piazzate.

In sostanza, secondo questo nostro… chiamiamolo giochino anche se la voglia di scherzare è ovviamente poca, la classifica delle ultime posizioni, ovviamente escludendo il già spacciato Foligno, potrebbe portare la Spal a giocarsi la stagione al quartultimo posto affrontando poi una tra Viareggio e Pavia con il vantaggio, appunto, del doppio risultato. Se, invece, non andrà bene i biancazzurri, a questo punto sfavoriti in classifica e quindi con l’obbligo di vincere una gara dei playout, potrebbero vedersela con una tra Monza, Como e Tritium. Mettetevi pure le mani in tasca e considerate anche il nostro proverbiale ottimismo ma continuiamo a credere che questa nostra Spal meriti di rispondere presente all’appello “si salvi chi può”. C’è soltanto una cosa, almeno una, che alla fine può essere considerata una magra consolazione. E riguarda la storia, non soltanto recente, della Spal. Chi ha le righe sottili bianche e azzurre cucite addosso e sul cuore è abituato a soffrire. E allora, dài. Tutti al Mazza, domenica prossima, e poi anche a Foligno. FORZA SPAL!

 

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