ANCHE NEL GIORNO PIU’ NERO LA SPAL NON RIMANE SOLA: I TIFOSI PER TUTTA LA PARTITA NON FANNO MANCARE IL SOSTEGNO E INDIRIZZANO LA LORO RABBIA SULLA SOCIETA’. BUONO IL RISULTATO DELLA RACCOLTA FONDI PRO TERREMOTATI

La Spal retrocede. La Curva Ovest no. La Campione sfoggia il suo orgoglio nei minuti finali della travagliata stagione 2011-12 con la Spal ormai avviata alla sconfitta nella sfida del ritorno dei playout contro il Pavia. Impeccabile e incondizionato il sostegno alla squadra di Vecchi nel corso della gara, così come lo è stato nell’arco del campionato. Dopo il secondo gol del Pavia firmato da Marchi parte la contestazione di Ovest e tribuna all’indirizzo del presidente Butelli e (dalla tribuna) per il direttore generale Pozzi indicati come i colpevoli della retrocessione biancazzurra. Applausi invece per i ragazzi di Vecchi che al di là della prestazione odierna retrocedono a testa alta in una stagione dove, sul campo, avevano ottenuto con largo anticipo la salvezza. Nel dopogara incontro all’esterno del “Mazza” tra una rappresentanza degli Estensi Curva Ovest e la Vecchia Guardia con il dg Pozzi. I tifosi hanno manifestato la propria amarezza e chiesto di incontrare i giocatori. Appuntamento fissato per martedì prossimo alla ripresa degli allenamenti al centro di via Copparo.
Uno stadio con una maggior presenza di tifosi rispetto alle ultime gare di campionato ha fatto da cornice alla sfida col Pavia: prima dell’avvio applausi a Capecchi e alla squadra che fa l’ingresso in campo per il riscaldamento. Si alza alle spalle della Campione l’urlo degli Estensi che in corteo raggiungono gli spalti. Coreografia biancazzurra ridotta al minimo e risorse economiche dirottate alla raccolta fondi per i territori colpiti dal terremoto. Sul sisma lo striscione della Ovest “Non sarà la forza di un terremoto che potrà fermarci. Con dignità siamo pronti a rialzarci”.  Gli olè accompagnano l’annuncio dell’undici spallino. A dar man forte ai ferraresi ci sono i supporter della Carrarese giunti a Ferrara per rinforzare il gemellaggio fra le due tifoserie. All’ingresso in campo i giocatori della Spal lanciano in Curva le magliette che riportano il contocorrente per la raccolta fondi: “Alè alè Spal Alè, oh eh oh” e si parte. Primi applausi per Laurenti. Buono un suo affondo e una giocata di tacco che libera Paolo Rossi. La Spal inizia bene, in sottofondo si alzano con vigore i cori della curva Campione. I pochi tifosi del Pavia osano dei cori contro i ferraresi che ovviamente reagiscono, seppellendoli con l’aumento dei decibel. Intanto in campo il Pavia guadagna metri. Se in Curva l’atteggiamento di sostegno non muta, inizia a cambiare l’umore in tribuna. A finir nel mirino della “critica” gli schemi spallini sui piazzati e le scorribande di Falco e Statella sui binari laterali della retroguardia biancazzurra. Le decisioni arbitrali coagulano nuovamente gli umori di Ovest e tribuna. Coro continuo per la Campione che manifesta ancora una volta il suo apporto alla squadra. Dopo alcuni minuti di sofferenza il tuffo di Pambianchi e l’ultima chance del primo tempo per Arma riportano un po’ di ottimismo in tribuna.
Al ritorno in campo dopo l’intervallo  il coro che ribadisce l’alleanza Ferrara-Carrara viene interrotto dal gol del vantaggio a firma di Cesca. Tribuna gelata, la Ovest dopo un paio di minuti di smarrimento riprende l’incitamento. I tifosi contestano diverse decisioni arbitrali sale il nervosismo. Il fallo fischiato a Bedin, capace di recuperare il pallone in attacco, manda su tutte le furie la tifoseria estense. Alla mezz’ora sale il grido “Forza Spal” dalla Ovest e la tribuna accompagna con un applauso. Lo stesso che viene tributato a Bedin che lascia il campo. Punizione per la Spal affidata a Marconi. Si alza un “nooo” di disperazione quando la sfera timbra il palo interno. E dalla disapprovazione per il mancato gol salvezza si passa alla disperazione quando Marchi va via, forse con un presunto fallo su Ghiringhelli, e firma il gol che salva il Pavia. In molti lasciano Curva e tribuna. Chi resta da sfogo alla propria amarezza inveendo contro la società. “Siamo noi la Spal”, “Questa Curva non retrocede” come si fa a dar torto a questa tifoseria? Al triplice fischio i giocatori si recano sotto la Curva che tributa loro un applauso. La squadra senza il meno otto sul groppone sarebbe in vacanza da tempo. L’unica nota positiva sono i circa 3.600 Euro raccolti con la raccolta fondi “La Spal per i terremotati. Una mano a chi vive nella nostra terra” organizzata dalla Spal, Estensi Curva Ovest e l’associazione Uno sguardo verso Sud. La raccolta fondi non si ferma. Andrà avanti sino a metà giugno.

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