INIZIA IL DIMAGRIMENTO DELLA LEGA PRO: FALLISCE IL PIACENZA, A MENO DI MIRACOLI RIPARTIRA’ DAI DILETTANTI. MA SONO IN TANTI A TREMARE E ALL’ORIZZONTE SI PREFIGURA LA RIFORMA DEI CAMPIONATI

Sarà la prima di una lunga serie? C’è da credere di sì, intanto stamattina il Piacenza ha avuto la certezza – a meno di un vero e proprio miracolo – di non fare più parte del calcio professionistico. Alla terza asta fallimentare per l’acquisizione della società biancorossa non si è presentato nessuno, malgrado per rilevarla bastassero 50mila euro. Ai cronisti di Piacenza Sera il curatore fallimentare Spezia ha commentato laconicamente: “Non sono pervenute offerte per quanto riguarda il lotto uno, che riguarda la squadra, ed è quella che interessava per poter portare avanti l’attività. C’è un’offerta del Comitato Salva Piace per il marchio, il logo della squadra. Salvare il marchio è stato importantissimo. Abbiamo avuto giorni concitatissimi, quello che non è avvenuto in due mesi è accaduto in 48 ore, ma non è stato sufficiente nonostante ci siamo arrivati molto vicini. Lunedì si chiude l’esercizio provvisorio e non è possibile fare altre aste. C’è uno spiraglio minimo di tre giorni, se qualcuno arrivasse con una offerta pari a quella dell’asta in tre giorni, il Piacenza potrebbe essere salvato”.
A meno quindi di un intervento celere la storica compagine biancorossa dovrà ripartire dal dilettantismo dopo la triste retrocessione di quest’anno in Seconda Divisione. È la prima a saltare tra le settantasette le squadre che formano il teorico organico della Lega Pro 2012/2013. Ci sono almeno altri quindici club (tra cui la Spal, purtroppo) a essere in grave difficoltà ed entro il 30 giugno c’è da presentare la domanda d’ammissione con relativa fideiussione bancaria. Se il numero complessivo di squadre dovesse scendere fino a quota 66 si profilerebbe concretamente la probabilità di vedere anticipata la riforma dei campionati, con un’unica categoria formata da tre gironi.

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