La decisione del collegio del tribunale di Ferrara sul procedimento fallimentare a carico della Spal probabilmente è già stata presa, ma non verrà comunicata prima di lunedì. Ieri gli avvocati dei creditori hanno atteso invano segnali dal giudice Stefano Giusberti, ma tutto è slittato a inizio settimana. Prevale l’ipotesi di accoglimento della richiesta di rinvio dopo il 31 luglio invocato dall’azienda Cornacchini di Bondeno, colpita dal terremoto emiliano. 
Si profila così all’orizzonte un lunedì di fuoco: da una parte la possibile svolta sul fronte legale, dall’altra la scadenza decisiva del pagamento degli stipendi da gennaio ad aprile, per un totale di circa 400mila euro. Ce la farà Butelli a saldare il conto? Allo stato attuale prevale il partito dei pessimisti: anche ieri nessuna notizia sulla possibile monetizzazione delle fideiussioni del Gioiello in merito alla cessione dei crediti del fotovoltaico. Se entro lunedì la prima scadenza non verrà onorata la Spal si ritroverà (come minimo) con altri due punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato. Niente di tragico in termini assoluti, ma si tratterebbe di un segnale non certo incoraggiante nella corsa all’iscrizione. E va ricordato come le penalizzazioni abbiano giocato un ruolo chiave nel sancire la retrocessione della squadra nell’ultima stagione.
Tuttavia qualcosa sembra muoversi sottotraccia: sono in tanti a muoversi per tentare di trovare una soluzione al rompicapo Spal. C’è poi un dettaglio ulteriore: negli ultimi due giorni Bortolo Pozzi era a Milano nella sede del calciomercato, principalmente per discutere di comproprietà. Il braccio di ferro con il Vicenza per la comproprietà di Arma sembra testimoniare la volontà di programmare effettivamente la prossima stagione: dovere di forma oppure fiducia in un proverbiale asso nella manica di cui non conosciamo l’esistenza? Qualche risposta, forse, arriverà lunedì. Nel frattempo… tutti al mare, il 30 giugno non è poi così lontano.