RANZANI E’ CONTENTO DELLA SQUADRA E VEDE IMPORTANTI NOVITA’ SOCIETARIE ALL’ORIZZONTE: LA STRADA E’ QUELLA GIUSTA

La vittoria di Rosignano ha un sapore speciale: terza consecutiva, seconda affermazione di fila lontana da Ferrara, imbattibilità esterna che perdura grazie a una difesa in netta crescita, senza contare che Gallo ha pure parato un rigore.
“E’ stata una vittoria pregevole, del gruppo, che ha dimostrato sul campo tutto quello che di buono questi ragazzi portano avanti tutti i giorni allenandosi con serietà e sacrificio al Centro. Non era facile vincere a Rosignano, loro sono una buona squadra, forse è la migliore, dopo il Mezzolara, di quelle che abbiamo affrontato fino a questo momento, per questo sono tre punti veramente importantissimi”.

Prestazione eccellente di tutti, nonostante ancora manchino gli attaccanti.
“Cammin facendo ci stiamo rendendo conto che abbiamo fatto un mercato meno brutto di quello che pensavamo, lo dico molto sinceramente. E qui i casi sono due: o il campionato, sin qui, è veramente di livello scarso, oppure, e io penso proprio questo, abbiamo un signor allenatore che sta tirando fuori il massimo da tutti gli elementi di una rosa che ha potenzialità. Devo dare atto a Sassarini che sta portando avanti un lavoro splendido, meticoloso, attento ai dettagli. Dobbiamo proseguire su questa strada, facile non sarà arrivare in fondo, perché ci sono avversarie molto forti e preparate, quello che la classifica dice oggi è che la Spal è seconda, penso rispecchi ampiamente quello visto in campo”.

E’ sorpreso di questa Spal?
“Non so, da un lato sono contento che il lavoro che stiamo portando avanti io, Benasciutti e l’allenatore con tutto il suo staff sta dando qualche frutto; dall’altra, dico, guai a pensare di aver fatto chissà quale passo, mancano ventinove settimane e può succedere di tutto, nel bene e nel male. Stiamo calmi, piedi ben puntati a terra, viviamo giornata dopo giornata. Cosa vuoi che ti dica, in estate, lo sanno tutti, avevamo cercato giocatori, almeno sulla carta, ancora più forti di quelli che sono arrivati, è una verità sacrosanta: ma il gruppo di oggi è straordinario, sta smentendo tutto e tutti e penso anche loro siano sorpresi di questa crescita continua. Non sentiamo la mancanza di chi non ha scelto la Spal. Merito soprattutto di Sassarini, senza dubbio”.

Torniamo al campo e parliamo di arbitri facendo il riassunto delle ultime due settimane, in ordine cronologico: diffida del “Mazza”, multe pesanti, rigore netto negato a Marchini con il Formigine anche se eravamo sul 2 a 0, quattro turni di squalifica a Cintoi per una spintarella, rigore generoso concesso al Rosignano domenica scorsa che, se realizzato, avrebbe incanalato la partita su ben diversi binari. Dopo le prime tre giornate positive, le ultime due fanno un po’ storcere il naso. E’ d’accordo?
“Io il rigore di domenica non l’ho visto, mi fido di quello che ha detto l’arbitro anche perché Gallo l’ha parato ed è inutile discuterne (ride). Scherzi a parte, ammetto che ero da un’altra parte, ero veramente al telefono e ho solo visto, perché mi hanno tirato per la giacca, quando ha indicato il dischetto. Cosa vuoi che dica, ci sarà stato, per fortuna l’hanno anche sbagliato, mettiamola così. L’ho detto anche la settimana scorsa, non voglio iniziare a parlare di arbitri perché, se inizi, entri in un circolo vizioso da cui non ne esci più. Diciamo che ci sono stati episodi sfortunati, soprattutto la squalifica a Cintoi è un qualcosa di assurdo. Una giornata l’ha saltata, stiamo aspettando che la Lega ci faccia avere il referto del direttore di gara per capire cosa ha visto, poi, da quel momento, avremo sette giorni di tempo per inoltrare un ricorso che, a parere sia mio, sia di Benasciutti, è lecito, tanto che siamo sicuri che almeno una giornata gliela levino. Comunque, per stemperare gli animi, dico che, da quando subiamo qualche decisione di troppo discutibile, abbiam cominciato a vincerne una dietro l’altra. Magari, ecco, se ci facessimo ammonire di meno non sarebbe male. Quattro di media a partita sono parecchie. Comunque, se fossi certo che andasse sempre così, che ogni domenica vincessimo a prescindere, firmerei subito”.

E’ un bel periodo per tutti, o quasi: si è sbloccato (alla grande) Paris dopo un inizio incerto, Laurenti sta mettendo minuti nelle gambe, anche la difesa segna e si sa quanto fondamentali siano i gol che arrivano anche dagli altri reparti, non solo dall’attacco. Eppure, si sa, qualcuno non sta attraversando un grande momento, ed è tutt’altro che euforico, due nomi a caso Marongiu e Sartori, pur per motivi differenti.
“Paris aveva iniziato come peggio non avrebbe potuto: un giocatore come lui, che ha fatto quasi cento partite tra i professionisti, non poteva andare in campo come ha fatto nelle prime due partite. Lui è uno che deve trascinare i più giovani, non stare ad aspettare che il pallone gli cada sui piedi. E nelle ultime due uscite ha fatto veramente bene, fisicamente è in crescita; Laurenti necessita di tempo, ha sbagliato tre gol in due partite, sta facendo indigestione a forza di mangiarsene (ride): pian piano verrà fuori anche lui, è normale stia attraversando questa fase. Sartori non ha un carattere facile, va un po’ compreso e un po’ bisogna che lui capisca che se vuole fare il calciatore ci sono delle regole da rispettare. Lui vuole il calcio dalla vita, i mezzi li ha per arrivare, quindi tutto dipende da lui. Se, come diciamo noi, riga dritto, avrà senza dubbio le sue occasioni per mettersi in mostra, ha già fatto un assist molto bello a Marchini a Fidenza, non dimentichiamolo. Per quanto riguarda Marongiu, è ovviamente contrariato, arrabbiato, non gioca, non può essere contento: il mister lo abbiamo preso perché faccia delle scelte e in questo momento la sua è quella di non far giocare Ale e bisogna che lui la accetti. Ci parlo spesso, vedo che la rabbia, normale in questa situazione,  la butta sul campo, negli allenamenti. Uno come lui che tiene a cuore le sorti della Spal, da ferrarese, ancora più degli altri, è chiaro che ci rimane male se non gioca per due partite di fila. Io gli ho detto di stare sereno, arriverà anche il suo momento, perché in questa squadra tutti sono fondamentali. Si vince con il contributo di tutti. Ale ha piedi fini che pochi hanno in questa categoria, sarà importantissimo il suo apporto strada facendo”.

Capitolo società. C’è un po’ di movimento, pare. All’orizzonte buone notizie, possiamo dirlo?
“No, non diciamo niente finché non abbiamo combinato qualcosa di concreto, è bene parlare quando è tutto fatto. Benasciutti si sta impegnando molto, ha già investito tanti soldi. E’ chiaro che adesso, se si presenta l’occasione di coinvolgere anche altre persone in questo percorso, lo si tiene in considerazione. Aspettiamo ancora un po’, qualcosa, credo, si muoverà del tutto prima di Natale”.

Ultima domanda sul campionato: il Riccione può diventare un problema andando avanti di questo passo.
“Il campionato, in particolari circostanze, tiene presente anche della differenza reti. Giocare adesso contro il Riccione è abbastanza semplice, per usare un eufemismo. Bisognerebbe che qualcuno si occupasse anche di queste faccende, garantendo la piena regolarità del torneo. Per carità, loro non stanno facendo nulla di male, però, mi chiedo, quando andremo noi a giocare a Riccione, siamo sicuri che loro non si siano sistemati e, magari, ci troviamo anche di fronte una squadra più competitiva di questa? Non lo so, me lo chiedo, come penso tutti. Il Mezzolara ha fatto dodici gol, un più dodici di differenza reti in una partita è roba che una squadra normale, contro avversari altrettanto normali, quanto tempo ci mette? Se ti va tutto benissimo, a esser ottimisti, non meno di quattro, cinque partite. Basta fare un po’ di conti. Comunque andiamo avanti e guardiamo solo in casa nostra, in questo momento, non penso di essere troppo ottimista se dico in tutta franchezza che questa squadra mi sembra abbia trovato, finalmente, la strada giusta da seguire. E anche il calendario, trasferta di Lucca a parte, mi sembra meno complicato nel prossimo mese. La Pistoiese è lì, possiamo e dobbiamo raggiungerla”.

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