VACONDIO, MISTER DELLA BAGNOLESE, E’ RAGGIANTE: LA SPAL MERITAVA DI PIU’ MA NOI NON ABBIAMO RUBATO NULLA

E’ un Ivano Vacondio ancora adrenalinico quello che raggiunge la sala stampa del “Paolo Mazza”: “Abbiamo fatto una grande partita, nel secondo tempo non abbiamo rischiato niente anche se devo ammettere che il merito va anche dato alla Spal che, se posso permettermi, ho visto un po’ troppo sbilanciata nell’ultima parte di partita: forse pensava di avere vita facile. Sono contento per questi ragazzi che nella vita di tutti i giorni lavorano sodo e giocano a calcio per puro divertimento allenandosi quattro volte su sette di sera, sono entusiasta di Ferrari che nel primo tempo mi ha fatto diventare matto perché andava per conto suo senza ascoltarmi, ma nella ripresa ha condotto i suoi compagni a un pareggio che per noi è storico. Mi sono piaciuti tutti, bene Bonini quando è entrato, bene Gualandri, oltre a Ferrari, senza dimenticare Caselli che non era in grandissime condizioni. Io sono qui per hobby, proprio come loro, la mia vera vita mi vede occupato nell’imprenditoria ma non posso fare a meno di stare insieme a questi ragazzi, trasmettergli la grinta e la fiducia per raggiungere risultati insperati, proprio come quello di oggi. In settimana mi ha mandato un messaggio Gigi Del Neri che diceva: -Alla fine, anche se tu in un campo e io in un altro, tutti e due abbiamo raggiunto i sogni che desideravamo da piccoli-. Ha ragione, è vero, è andata proprio così. La Spal è una bella squadra, individualità di assoluto valore, arriverà lontano e forse meritava qualcosa di più. I rigori? Quello di Bonacini c’era, negli spogliatoi il ragazzo me lo ha confermato che la spinta c’è stata, gli altri sinceramente non lo so, ma anche Ferrari si è lamentato per una spinta e secondo me se c’era quello ci poteva stare anche questo per noi. Adesso vado in centro, mi godo la mia Ferrara ancora una volta per qualche ora, vado a bermi una bella cioccolata calda, magari con qualche vecchio compagno di squadra. Ricordo con grande affetto gli anni alla Spal: quando morì mio padre Mazza prese a cuore la mia situazione con grande partecipazione, era un uomo di valori forti e veri. Era sincero. E con altrettanta sincerità vi dico che questa sera mi addormenterò con l’assoluta certezza che la mia squadra oggi si è fatta rispettare e non ha rubato niente”.

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