LA VOGLIA DI CRESCERE DI SHQYPI GONZALES: VORREI ESORDIRE TRA I PROFESSIONISTI CON LA SPAL

Per il consueto appuntamento del mercoledì con l’intervista ai protagonisti in maglia biancazzurra abbiamo incontrato alla ripresa degli allenamenti il diciottenne esterno offensivo albanese Lorenz Sqhypi, autore del gol del momentaneo vantaggio contro la Bagnolese, marcatura che rappresenta la prima ufficiale in maglia spallina. Dalle emozioni vissute al Mazza all’arrivo in Italia da piccolissimo passando per la convocazione con la Nazionale giovanile delle aquile un piccolo ritratto dell’ala albanese.

Lorenz, domenica il tuo primo gol in maglia biancazzurra poteva essere decisivo, invece un calo mentale vi ha costretto al pari.
“Eh, peccato. La partita all’inizio sembrava facile, poi dopo il gol ci siamo accontentati. Nel secondo tempo abbiamo pagato questo atteggiamento con il gol del pari che non ci voleva”.

Una delle frasi più comuni nel calcio è “non ci sono partite facili”. In questo caso però c’è una classifica a dimostrarlo. Ogni domenica qualcuna delle potenziali big commette un passo falso. Dieci squadre in tre punti dopo nove giornate mostra una situazione equilibrata e ingarbugliata.
Infatti, è un girone equilibratissimo. Secondo me vincerà chi sbaglierà di meno. Ci sono tantissime squadre allo stesso livello, lo ripete continuamente anche il mister. Quindi è importante sbagliare il meno possibile”.

Sarà dunque un campionato dove si vivrà giornata per giornata, con una tensione costante. Un problema per voi under? In questo avvio di stagione voi del ’94 siete stati indicati più volte tra i punti deboli della squadra.
E’ il mio primo anno tra i “grandi”. All’inizio ho fatto fatica. Credo sia normale. Adesso sto crescendo, cerco sempre di dare il massimo. Rispetto allo scorso anno in Berretti è cambiato tantissimo. I punti contano molto di più rispetto ai campionati giovanili. E’ giusto essere giudicati in maniera negativa se giochiamo male. Ma le partite le sbagliano tutti non conta l’anagrafe. Abbiamo bisogno di tempo. Credo che ci sono giovani molto bravi. Dateci tempo. Poi contro il Forcoli ha segnato Fabio (Cucurnia, ndr), domenica io. Siamo in crescita”.

Il primo gol stagionale in maglia biancazzurra può essere una bella iniezione di fiducia?
“Spero segni la svolta del mio campionato. Segnare al Mazza è bellissimo. E’ vero che sono giovane, però è stato il gol più importante della mia breve carriera”.

Lorenz Sqhypi, arrivato in Italia giovanissimo dall’Albania e nato calcisticamente proprio nella penisola?
“Sì sono arrivato all’età di quattro anni con la mia famiglia a La Spezia. Lì sono entrato nel settore giovanile spezzino. Dai pulcini fino alla Berretti”.

Un’esperienza, quella spezzina, dove hai avuto la possibilità di toglierti molte soddisfazioni.
“Sì, giocavo in attacco, ho iniziato come ti dicevo con i pulcini, poi sono arrivato fino al Torneo di Viareggio con la Berretti. L’allenatore che mi ha dato di più è stato mister Battistini. Con gli Allievi Nazionali abbiamo fatto benissimo arrivando alle finali nazionali. Mi sono messo in luce e sono stato convocato con la Nazionale under 17 dell’Albania allenata da Foto Strakosha, ex portiere della Nazionale maggiore e padre di Thoma, portiere della Primavera della Lazio. Ora è alla guida dell’under 19 e forse dovrei rientrare nel giro della Nazionale. Ranzani ha buoni rapporti con De Biasi attuale ct della Nazionale maggiore albanese che conosce bene Strakosha. Speriamo”.

Nella Berretti dello Spezia c’era anche Fabio Cucurnia tuo compagno di squadra alla Spal e coinquilino nell’appartamento condiviso anche con Massaccesi e Canalicchio.
“E’ stata un’esperienza importante. Con Fabio mi trovo bene, ci conosciamo da tanto tempo ed è un grande amico. Mi sento ancora con altri ragazzi della Berretti spezzina. Qualcuno è rimasto nella Primavera altri sono sparsi tra Serie D ed Eccellenza”.

Quali sono i tuoi punti di forza? E dove invece senti di dover migliorare?
“Il mio punto di forza è sicuramente la velocità. Poi sono agile e tecnico. Perdo qualcosa a livello fisico. Sono mancino e preferisco giocare esternamente, ma posso fare anche il trequartista”.

Come sei arrivato in biancazzurro?
“Il mister mi ha visto giocare, gli son piaciuto e sono rimasto in ritiro”.

Qual è il tuo rapporto con mister Sassarini? Vediamo che ti richiama continuamente in allenamento e in partita.
“Abbiamo un buon rapporto. In allenamento e in partita si fa sentire. E’ giusto così, visto che ho tanto da imparare. Mi chiede di fare i passaggi giusti, aiutare maggiormente in fase difensiva e tagliare al momento giusto in avanti”.

E con gli altri compagni di squadra?
“Mi trovo benissimo. Soprattutto con quelli dell’appartamento: Fabio (Cucurnia, ndr), Massa (Massaccesi, ndr) e Canalicchio. Poi sugli esterni c’è gente come Laurenti e Paris dai quali si può solo imparare”.

Quale obiettivo vuoi raggiungere con la maglia della Spal?
“Vorrei meritarmi la conferma e proseguire con la Spal nei professionisti. Ranzani e Benasciutti hanno fatto un buon lavoro con la società e poi è un’occasione importante. Ferrara è una piazza calda e ci tiene tanto ai risultati della squadra. E’ raro in serie D. Anche a La Spezia se sbagli due o tre partite poi è la fine. I tifosi sono fantastici e l’ambiente mi piace tanto. C’è un’atmosfera totalmente diversa in gara rispetto a quando giocavo nelle giovanili”.

Parliamo un po’ del tuo passato. Sei arrivato in Italia giovanissimo dall’Albania con la tua famiglia.
“Sono in Italia da quattordici anni. Ne avevo quattro quando con la mia famiglia siamo partiti dall’Albania e siamo arrivati a La Spezia. Mio padre lavora come muratore e mia madre è casalinga. Poi  ho due sorelle più piccole. Prima mi seguivano costantemente ora sono rimasti a La Spezia, però mio padre ci tiene tantissimo. Quando gioco male ci rimane male e pretende che dia il massimo in campo”.

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