AL MAZZA PREVALGONO LE DIFESE: TRA SPAL E TUTTOCUOIO FINISCE CON UN PARI A RETI BIANCHE

SPAL-TUTTOCUOIO SAN MINIATO 0-0

SPAL (442): Gallo; Cintoi (dal 28′ s.t. Marchini), Nodari, Calistri, Rosati; Laurenti, Massaccesi, Marcolini (dal 12′ s.t. Braiati), Shqypi, Marongiu (dal 8′ s.t. Cubillos), Rocchi. A disp.: Canalicchio, Nako, Fiorini, Piras. All.: Sassarini. 

TUTTOCUOIO (4312): Maionchi; Cardarelli, Colombini, Falivena, Cacelli; Arvia, Pane, Di Giuseppe; Granito; Colombo, Falchini (dal 30′ s.t. Maiorana) (dal 47′ s.t Demi). A disp.: Fabbrini, Pedano, Torrisi, D’Alessandro, Montella. All.: Alvini.

ARBITRO: Capraro di Cassino (assistenti: Camuso e Holweger).
AMMONITI: Rocchi (S), Massaccesi (S), Pani (T), Marchini (S), Colombo (T).
ESPULSI: Marchini (S) al termine della partita per frasi irriguardose nei confronti dell’arbitro.
NOTE: giornata particolarmente fredda, terreno scivoloso. Spettatori 1.734 (752 paganti + 982 abbonati), incasso di 9.308 euro. Recupero pt 1′, st 4′. Angoli: 7 a 6 per il Tuttocuoio

Per la prima volta in stagione la Spal non riesce a segnare davanti al proprio pubblico e ciò che ne consegue è un pareggio senza reti con il Tuttocuoio San Miniato: i neroverdi di Alvini a dispetto del nome scarsamente esotico hanno dimostrato di essere avversario ostico e meritevole della posizione di classifica che occupa. Recriminano a fine gara i biancazzurri per almeno un paio di episodi controversi nell’area dei toscani, ma il risultato finale è apparso giusto. Le due squadre arrivavano allo scontro odierno forti di un percorso recente molto positivo: la Spal convinta di poter mettere insieme la quinta vittoria consecutiva, il Tuttocuoio determinato a cogliere il quinto successo nelle ultime sei uscite. Non stupisce quindi che le due formazioni siano finite per annullarsi, aggiudicandosi – agli ipotetici punti – un tempo per parte.

Nel primo tempo infatti – a dispetto dell’importanza della partita e della grandezza del contesto – il Tuttocuoio non tradisce alcun timore reverenziale, mettendosi subito all’opera con disciplinata laboriosità: insomma, niente barricate, si gioca a calcio. L’approccio dei toscani per certi versi sorprende la Spal che a differenza delle uscite con Pistoiese e Riccione non riesce a offrire l’avvio fulminante costato caro alle precedenti avversarie. La squadra di Alvini poggia le sue basi sull’ottimo trio d’attacco Falchini-Granito-Colombo, con il talento ex Inter (tra le tante altre) a fare da catalizzatore per i compagni. I primi dieci minuti servono ai due schieramenti per prendere confidenza con l’insidioso fondo del Mazza e studiare i reciproci movimenti: il primo ad aprire il fuoco verso la trincea avversaria è Falchini che al 12′ ci prova da venti metri, ma trova Calistri a deviargli la conclusione. Da parte sua la Spal non riesce a imbastire una manovra continua e convincente ed è frequente il ricorso al lancio in profondità su cui però si avventano sempre i centrali ospiti. Il primo tentativo degno di nota dei biancazzurri arriva al 20′ quando Massaccesi tenta la prodezza da fuori area alzando troppo la mira. Poco dopo ecco il primo vero impegno per Gallo: Arvia ci prova da fuori area, vola il giovane portiere per deviare in corner. Si fa notare anche Nodari che al 34′ è freddo a sufficienza per chiudere in tackle un’incursione di Falchini nel cuore dell’area dopo una bella giocata di Colombo. Sul fronte opposto per Marongiu è una giornata no: un suo errore vanifica una bella accelerazione di Shqypi partita da metà campo. Sul finale di tempo la spinta dei biancazzurri si fa più intensa, pur senza la creazione di pericoli concreti. Crea invece parecchia apprensione un rinvio ai limiti del suicida di Gallo su cui Nodari va a mettere una pezza del tutto provvidenziale. L’ultima emozione del primo tempo si deve a Laurenti: il talento di Alberone si fa quaranta metri a tutta birra su un ribaltamento di fronte e sceglie di allargare per Shqypi che però nel frattempo non ha seguito l’azione, convinto della conclusione da parte del compagno.

La ripresa vede un Tuttocuoio un po’ meno vivace, ma comunque determinato. Un sentimento condiviso anche da Sassarini che nel giro di qualche minuto getta nella mischia il nuovo arrivato Cubillos e il veterano Braiati per mischiare un po’ le carte. Al 17′ è proprio il colombiano a provare la girata in area: il suo tiro viene ribattuto in qualche modo da un avversario e dalla panchina biancazzurra si levano vibranti le proteste per un presunto tocco di braccio. Si prosegue. Accusa la stanchezza il Tuttocuoio e la manovra neroverde si fa sempre meno fluida. Al 26′ Cubillos veste i panni del rifinitore suggerendo in profondità per Laurenti e solo un coraggioso intervento in uscita di Maionchi evita la capitolazione agli ospiti. La qualità degli attaccanti toscani però permette loro di estrarre dal cilindro giocate pericolose anche in situazione difficili: lo prova il destro incrociato di Granito che sibila a fianco del palo di destra della porta sotto la Ovest. Ma è al 35′ che il Tuttocuoio rischia di assestare un colpo da ko: la punizione disegnata da Colombo viene respinta da un prodigioso volo di Gallo all’altezza dell’incrocio dei pali. Stringe i denti la Spal e prova a replicare: un altro contropiede condotto da Laurenti manda in crisi la difesa avversaria, ma una volta in area il numero sette finta la conclusione un’altra volta e si fa così rubare il tempo da Falivena, tirandosi addosso tutte le madonne residue della festa dell’Immacolata. Ma c’è ancora tempo: al 46′ Cubillos sfodera tutta la sua personalità, sottraendo l’esecuzione di una punizione a Marchini e facendo gridare al gol mezzo stadio. Il suo destro infatti finisce largo di poco. È generosa la Spal, tanto da creare fino all’ultimo i presupposti per la vittoria: a una manciata di secondi dalla fine un encomiabile Rocchi sfugge al marcatore e va al cross, a centro area stacca chi non ti aspetti, ovvero Laurenti. La sua correzione di testa è precisa, ma non abbastanza per battere Maionchi che blocca a terra. Finisce con Marchini espulso a contesa finita per qualche parola di troppo all’arbitro e con i tifosi della curva a invocare l’invasione di Piacenza domenica prossima, per quello che sarà un ulteriore esame di maturità per l’undici di Sassarini.

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