RANZANI: ABBIAMO IL DOVERE DI CREDERCI FINO ALLA FINE. FARNE’, PORTIERE DEL MEZZOLARA: UN PUNTO CHE NON SERVE A NESSUNO

ROBERTO RANZANI (presidente SPAL)
E’ un Ranzani battagliero più che mai quello che si presenta ai nostri taccuini in sala stampa: “Ci dobbiamo credere, ma stiamo scherzando? Mancano tredici partite, intanto prendiamo questo punto, vediamolo come una lunghezza in meno su chi ci sta davanti. Abbiamo il dovere di lottare fino all’ultima giornata, a questo punto non è più importante il primo o il quinto posto, è fondamentale centrare almeno gli spareggi, perché si sa, sono una lotteria, ma chi ci vieta di vincerli, eventualmente?”. E sulla partita di oggi: “Non capisco perché i ragazzi, proprio come successo domenica a Vignola, siano entrati in campo così morbidi. Abbiamo impiegato troppo tempo a entrare in partita”. E alla domanda se questo sia un problema di atteggiamento mentale o di struttura fisiologica di squadra risponde: “Possono essere un insieme delle due componenti: siamo giocatori tecnici, poco inclini per natura a distruggere il gioco, a noi piace giocare a calcio, è evidente, ma possiamo sopperire a quella che comunque è una qualità, in certe partite, magari usando più corsa e grinta. Una Spal con la sindrome da Paolo Mazza? Non credo, però è chiaro che in casa nostra dobbiamo cercare di non sprecare occasioni, i punti iniziano a pesare anche se ripeto, la strada è ancora lunghissima e a casa mia, come sapete, i morti si portano via solo quando sono freddi, mai prima”.

ANDREA FARNE’ (portiere del Mezzolara)
Una battuta anche con l’estremo difensore del Mezzolara, il diciannovenne Andrea Farné: “Non è stata una bellissima partita, bisogna ammetterlo. Tutte e due avevamo bisogno di vincere, l’atteggiamento in campo, d’altronde, non ha nascosto in nessuna delle due la voglia di portare a casa l’intera posta in palio. Purtroppo ne è uscito un pareggio che non serve a molto anche se fa morale, sia perché uscire da Ferrara contro la Spal indenni è motivo di orgoglio, sia perché noi, dopo i mezzi falsi compiuti contro Rosignano, Forcoli, Lucchese e Bagnolese delle ultime settimane, abbiamo dimostrato di essere lentamente in via di guarigione”. Sulle due occasioni capitate a Marongiu e sul salvataggio sulla linea compiuto da Arlotti replica: “Sono uscito in ritardo, speravo di guadagnare un fallo buttandomi nel mezzo nella confusione, invece l’arbitro ha lasciato correre, ed è stato decisivo il mio compagno di squadra: sono errori da non commettere che potevano costare caro, purtroppo capitano, devo ancora crescere molto. Diciamo però che sui rinvii di piede, dove di solito non vado proprio benissimo, oggi non ho avuto problemi. Marongiu? Ha avuto due belle occasioni ma la Spal ha un giocatore straordinario che si chiama Gianluca Laurenti: ha praticamente fatto tutto lui oggi, è di un altro pianeta, gol a parte, complimenti davvero a lui e alla Spal che ha saputo tenerselo stretto, in queste categorie giocatori così fanno comodo”. Ma il Mezzolara, nell’ultima parte di gara, ha smesso completamente di giocare: “Gli ultimi venti minuti abbiamo sofferto la pressione della Spal, è vero, ma almeno non abbiamo preso gol come ci era invece successo ultimamente e questo va considerato come un punto a nostro favore. Dispiace solo di non essere riusciti a capitalizzare il vantaggio di Torelli”. In chiusura una battuta sulla pessima giornata di Bazzani, Cicerchia e Villa: “Villa ha però costruito da solo l’azione del vantaggio, mentre Cicerchia e Bazzani sono sempre importanti in una squadra di giovani, perché ti insegnano a giocare e a capire le azioni in campo anche quando non si mettono particolarmente in mostra”. E sul suo futuro: “Un sogno comune a tutti i ragazzi della mia età, credo, cioè fare il grande il salto tra i professionisti”.

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