VIAREGGIO CUP, LUNEDI’ IL VIA. MAGRINI CREDE NELLA SUA RAPPRESENTATIVA: NON CI PONIAMO LIMITI. ELOGI PER LO SPALLINO FEDERICO MASSACCESI

Alla vigilia della 65°edizione della Viareggio Cup abbiamo raccolto le sensazioni del selezionatore della Rappresentativa di Serie D Giancarlo Magrini sulle potenzialità della rosa a disposizione, le qualità del centrocampista spallino Federico Massaccesi e quelle espresse, più in generale, dal calcio dilettantistico.

Mister Magrini, la Viareggio Cup è ormai alle porte. Cosa significa per un giovane calciatore prendere parte a questa competizione?
“Credo sia un torneo mondiale unico al mondo. Non è il massimo, è di più. Per un giovane calciatore avere la possibilità di mettersi in luce in questo torneo può cambiare gli orizzonti. Si possono aprire le porte del calcio vero e tentare la carta meravigliosa di poter fare il calciatore da grande”.

Negli ultimi anni è stato forte il desiderio di inserire all’interno della competizione una Rappresentativa dei migliori calciatori della LND per poter dare una chance anche a chi non fa parte del mondo professionistico. Come è stata costruita la Rappresentativa?
“C’è un lavoro importante. Impressionante, direi, per il numero di osservatori e di gare visionate. Abbiamo monitorato tutte le 169 squadre del pianeta Serie D. Ogni girone ha il suo osservatore. Oltre alle schede dettagliate che servono a fare una prima selezione, abbiamo organizzato un paio di raduni dove abbiamo valutato tra i 230-250 ragazzi del panorama dilettantistico. Poi, data la mia esperienza in questo mondo, ho molte conoscenze e quindi è capitato che oltre agli osservatori sia stata fatta “rete” con allenatori e dirigenti e, in base alle segnalazioni, ho visionato anche di persona qualche elemento”.

La Serie D propone ragazzi interessanti o l’utilizzo degli under è legato alle regole della LND?
“Credo che in D ci sia un buon livello e, come in ogni categoria, ma in generale in ogni ambito della vita ci siano ragazzi bravi e meno bravi. Senza l’obbligo, forse, farebbero fatica a emergere. In passato ci sono stati ragazzi che hanno fatto fatica a mettere in mostra le proprie qualità per via di squadre costruite per il conseguimento del risultato. Comunque ritengo che il livello generale sia più che accettabile. Abbiamo potuto constatare, però, che negli ultimi anni è mancato un certo tipo di lavoro fatto dietro, mi riferisco al settore giovanile ovviamente. Si è lavorato poco, soprattutto  dal punto di vista tecnico, privilegiando, invece, quello tattico e atletico, ma si è dimenticato di insegnare ai ragazzi i fondamentali. Occorre una conoscenza del calcio dalla A alla Z. Purtroppo capita di vedere più di uno stop fatto male o passaggi ravvicinati sbagliati”.

La Rappresentativa di Serie D ha affrontato anche formazioni Primavera di squadre professionistiche e numerosi test match. A che punto siete?
“Contro la Lazio abbiamo fatto bene. L’Arezzo è stato un avversario rognoso. Per nulla tenero. Abbiamo subìto i due gol dopo aver fatto nove cambi e in dieci abbiamo preso anche due legni, quindi una sconfitta che non getta ombre su quanto di buono espresso a livello di gioco. Benissimo contro il Fiesole Caldine. Abbiamo vinto 4 a 1 esprimendo giocate importanti”.

Qual è l’obiettivo della Rappresentativa in questa Viareggio Cup?
“Passare il primo turno. Poi non ci poniamo limiti. Siamo pronti a far bene e a dar battaglia”

Quali sono i punti di forza della squadra e quali, invece, le lacune da colmare?
“Purtroppo abbiamo registrato degli infortuni di elementi importanti. Penso al terzino sinistro della Lupa Frascati che ho sostituito con Accardo della Spes Torres, ma nell’ultima amichevole col Fiesole si è fatto male Molnar jolly difensivo dell’Olginatese che dovrò sostituire con Irprati della Vecomp Verona. In quel ruolo non occorrono fenomeni, è un’età dove si è più o meno tutti allo stesso livello, chi magari è indietro a livello tecnico può sopperire con la volontà e la concentrazione. Per quel che riguarda i punti di forza credo di poter dire il trio della Vis Pesaro: Ridolfi è un regista importante e anche Torelli e Dominici sono elementi molto interessanti per questa Rappresentativa. Poi abbiamo Nicola Galelli, il più giovane del gruppo, un 1996 del Darfo Boario, sul quale c’è l’interesse di squadre di rango del calcio professionistico (Napoli e Brescia n.d.r.): è’ una seconda punta di gran gamba, nell’uno contro uno può essere devastante. E’ brevilineo, ma è sempre un pericolo per le difese avversarie, anche col Fiesole ha fatto una buonissima prova. Poi, del girone della Spal, oltre a Massaccesi ci sono Casapieri il portiere della Lucchese e Pessagno del Fidenza. Casapieri sulla carta all’inizio era il terzo, ma con il lavoro e la determinazione si è guadagnato il posto da titolare e in questo momento è il più in forma. Pessagno è un uomo squadra. Può giocare sia in difesa che in mezzo al campo. Non è rapidissimo, ma molto efficace”.

Parliamo del ‘nostro’ Massaccesi. E’ stato fermo per oltre un mese però lei gli è stato molto vicino. Ha grande considerazione del ragazzo.
“L’avevo già allenato due anni fa. Va spronato e deve avere maggiore autorità. E’ un ragazzo che lavora molto, ma deve mostrare più determinazione. Negli ultimi quaranta giorni ha lavorato poco, ma lo considero un giocatore troppo importante per poterne fare a meno. E’ fondamentale che ritrovi la condizione. Contro l’Arezzo ha giocato una ventina di minuti, con il Fiesole ha giocato la prima ora. Spero abbia almeno sessanta, settanta minuti nelle gambe per dar battaglia nella prima gara”.

Delle avversarie presenti nel girone cosa può dirci?
“Ho visto qualche filmato dell’Anderlecht. Sono primi nel proprio campionato di categoria, quindi sono una squadra importante. Per passare il turno ci occorrono tra i sei e i sette punti. Credo che in questa Rappresentativa ci sia la mentalità giusta per far bene in questo Viareggio. Ci vuole quella cattiveria per emergere. E, come dice Sacchi, ci vuole un po’ di occhio e ‘buco di culo’ se mi passate l’espressione estemporanea. In una competizione breve come questa, basta davvero un episodio per decidere il proprio cammino. Speriamo bene”.

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