DUCCIO INNOCENTI, A LUCCA LA SUA PRIMA ESPERIENZA DA ALLENATORE. ANCHE LA CARRIERA DI CALCIATORE ERA INIZIATA CON ‘LA PANTERA’

La Lucchese tra il 1996 e il 1998 fu il suo trampolino di lancio per la carriera da calciatore con la conquista dell’Under 21 (Giochi del Mediterraneo 1997 con Buffon, Totti e l’ex capitano della Spal Zamboni) e la serie A con il Bari. Duccio Innocenti, nato a Prato nel 1975 a Bari fece la fortuna dei Fantallenatori. Passaggio fugace alla Lazio poi promozione in A con l’Atalanta. Quest’anno il ritorno a Lucca per ripetersi. Con “la pantera” la prima esperienza da allenatore e il punto di partenza per una nuova carriera nel mondo del calcio.

Mister, Spal-Lucchese non è una partita da Serie D. All’andata lo sottolinearono anche le telecamere Rai. E’ il segno dei tempi vedere due piazze importanti come Ferrara e Lucca esibirsi fra i dilettanti?
“Sicuramente per quel che riguarda la tradizione, le due società, passatemi il termine, sono ‘sprecate’ per questa categoria. Spal e Lucchese devono ambire a campionati di categorie superiori, sono altri i palcoscenici che competono alle due squadre”.

Spal e Lucchese si ritrovano in D dopo aver vissuto vicissitudini societarie più o meno simili. La Lucchese ha subito due fallimenti nel giro di pochi anni, la Spal al termine della scorsa stagione. Ma anche in D i problemi non sembrano risolti per le società?
“Di questi tempi è difficile far calcio da tutte le parti. Pensiamo ai club più titolati che hanno subito un forte ridimensionamento. La ricetta giusta è quella della programmazione. Non fare il passo più lungo della gamba. E’ importante avere persone serie in grado di sostenere un progetto preciso”.

Spal-Lucchese è uno scontro importante per la lotta al vertice. Nessuna delle due può permettersi di perdere terreno dall’Atletico Piacenza. La Lucchese ha otto punti in meno dei piacentini, ma una gara, quella con il Rosignano, da recuperare. Quanto ci credete nella rimonta?
“Ci crediamo tanto. Mancano ancora tredici partite, può succedere di tutto. Questo campionato lo ha dimostrato più volte. Abbiamo l’obbligo di crederci. E penso che anche la Spal ragioni in quest’ottica”.

Dal 2 a 4 al Porta Elisa contro la V. Castelfranco, la Lucchese in sette gare ha ottenuto cinque vittorie e due pareggi. Importantissimo il successo per 3 a 1 contro l’Atletico Pro Piacenza. Siete nel vostro miglior momento?
“Mah, sinceramente ultimamente abbiamo costruito una striscia positiva di risultati. Tuttavia sarà importante il risultato della gara di domenica per capire a cosa è valsa la serie. Sarà una gara difficile quella con la Spal”.

All’andata grande prova di carattere della Lucchese. Vantaggio immediato di Canalini, poi difeso in inferiorità numerica per l’intero secondo tempo.
“All’andata è successo quello che tutti ricordiamo, ma ogni partita ha una storia a sé. Ormai è acqua passata. In quella partita la squadra ha offerto una grande prova di carattere. Ma domenica sarà diverso. Abbiamo qualche problema di troppo. Carli ha un fastidio al piede, mentre Chianese alla caviglia. Anche Canalini ha rimediato una botta all’anca durante la partitella. Abbiamo comunque una rosa con giocatori in grado di sostituire chi non è al massimo della forma”.

Canalini non giocava dal 2010 con la Colligiana e ha segnato otto gol, tra cui quello decisivo contro la Spal. Ma quanto è pesata l’assenza di un attaccante come Brega?
“Cristian (Brega-ndr), per noi, come Canalini, è un giocatore importante. Per una serie di problemi è stato fuori per lunghi periodi. Ci è mancato il suo apporto in zona gol”.

Dal mercato di riparazione è arrivato Chiarabini dalla V. Entella che si è integrato da subito in squadra.
“Chiarabini lo abbiamo voluto e cercato a lungo. Si è integrato abbastanza in fretta. Credo che abbia molti margini di miglioramento, che dovrà raggiungere con la convinzione nei propri mezzi e con la dedizione al lavoro”.

La Lucchese agli esperti Chianese, Carli, Aliboni affianca giovani interessanti. Il portiere Casapieri ha partecipato al Viareggio con la Rappresentativa. Gli esterni Lima e Pecchioli (entrambi del 1995) hanno fatto benissimo contro la Spal e sono nell’under di categoria. Per non parlare di De Vita e Barretta saliti in categorie superiori. La Lucchese non ha un problema “under”.
“Spendo ben volentieri qualche parola su questo argomento. Al di là della classifica, nel girone d’andata l’apporto dei giovani alla Lucchese è stato importantissimo. Giocavamo con ragazzi del 1995 che hanno fatto benissimo e che giustamente sono finiti nel mirino di squadre di categorie superiori. Giocare per una squadra come la Lucchese, in una piazza così esigente, non è facile per i ragazzi. La società deve essere orgogliosa del lavoro svolto con i giovani”.

Mister, lei è alla prima esperienza da allenatore. Un primo bilancio?
“Sono molto contento. Credo sia un ruolo importante. Delicato. Sto cercando di portare avanti le mie idee, migliorandole con la passione e la preparazione. Voglio andare avanti. E’ una questione di stimoli. Occorre avere degli obiettivi, di puntare al massimo per far bene. Poi ci si può riuscire o meno. Mi auguro di sì”.

Lei ha vissuto Lucca prima da calciatore ora da allenatore. Com’è fare calcio in una piazza come Lucca?
“Lucca è una piazza importante ed esigente. Ritorniamo al discorso fatto in precedenza. Quando una città vive stagioni in categorie importanti è sempre dura fare poi i conti con l’esperienza di campionati minori. Chiedo ai tifosi lucchesi di stare tranquilli e tenersi ben stretta la società attuale composta da persone serie che potrebbero garantire un futuro a questo progetto. Occorreva ripartire, le categorie che spettano a questa città arriveranno, ma bisogna programmare pensando a far durare un progetto nel tempo”.

Quali insegnamenti dei maestri incontrati nella sua carriera da calciatore si porta in questa nuova esperienza?

“Beh tutti ti lasciano qualcosa dal punto di vista della competenza calcistica e dei rapporti umani. Ho avuto allenatori importanti come Delio Rossi, Pioli, Colantuono, Mandorlini e Mancini”.

Che Spal si aspetta di incontrare al Mazza. E quale sarà l’atteggiamento della Lucchese?
“La Spal è una squadra con una rosa importante. Costruita per vincere il campionato con giocatori di grande qualità. Proveranno ad ottenere il massimo dalla gara di domenica sfruttando il fattore campo. Sarà una gara difficile, ripeto. Per noi sarà importante ribattere colpo su colpo le iniziative della Spal e provare a far risultato”.

 

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