Copia di DOMENICA NERA PER GRAN PARTE DELLA SQUADRA: CANALICCHIO IN DIFFICOLTA’ ASSIEME A TUTTA LA DIFESA

CANALICCHIO 5 – Sui quattro gol può far poco, questo va detto per sgombrare il campo da eventuali dubbi. Ma la sua resta comunque una giornata difficile: già al ventesimo esce in ritardo su Diego Vita ma gli dice bene poi però, inspiegabilmente, entra in totale confusione e diventa timido e impaurito come mai lo avevamo visto in stagione. Non si capisce praticamente mai con i propri compagni di reparto, sbaglia un numero infinito di rilanci, regala a Vignali il possibile gol del 2 a 0 che solo la mano provvidenziale (e non vista) di Marcolini evita. Al quarantunesimo è però decisivo a metterci i guantoni sempre sul solito numero dieci apuano che lo chiama a rapporto con un gran sinistro. Nel complesso non è neppure aiutato dai suoi che, appena ne hanno l’occasione, lo chiamano in causa costringendolo ora a rinvii pericolosi, ora ad avventurarsi in dribbling al limite del comprensibile.

CINTOI 5.5 – Il primo gol è un qualcosa che difficilmente questa notte gli farà dormire sonni tranquilli, colpevole, a nostro giudizio, di guardare attonito Milianti prendere l’ascensore e infilare di testa la porta di Canalicchio.  Si rifà, per così dire, alla distanza, prima con un paio di traversoni pericolosi su cui né Piras, né Laurenti arrivano, poi con il gol del 2 a 3 che, di fatto, tiene in gioco la Spal nel forcing finale di partita. Spostato a sinistra per esigenze tattiche, gioca buona parte della ripresa sulla linea dei centrocampisti, al confine tra gli ordini di scuderia e la confusione tattica in cui crolla gran parte della squadra.

MARCOLINI 5 – A posteriori, il tocco netto con la mano sul tiro di Vignali e non visto dal direttore di gara tiene vive le speranze della Spal: senza quella “furbata”, era il ventottesimo e la Massese era avanti per 1 a 0 , la Spal avrebbe salutato la partita in netto anticipo. Statico, macchinoso e legnoso come ci ha abituato anche da centrocampista, va spesso in difficoltà nell’uno contro uno ma, si sa, questo non è e non può essere il suo ruolo e a lui di colpe, in questo senso, se ne possono dare veramente poche. 

CALISTRI 5 – Gioca con un menisco da operare da novembre e solo per questo il ragazzo andrebbe sempre premiato. Non inizia male, Taddeucci è cliente scomodo con la sua stazza ma pachidermico e lui in anticipo è quasi sempre pulito e attento a togliergli la palla al momento giusto. Salva subito all’inizio su Vignali, poi è fagocitato come molti dei suoi compagni nel marasma generale di giornata, concedendo ampi sussulti ai presenti. Imperdonabile è l’errore che commette sul calcio di rigore: sempre il solito Vignali lo ubriaca clamorosamente e il nostro gladiatore cade nel più ingenuo dei tranelli regalando a Bartolomei il punto del 1 a 2.

RIZZO 5 – Può chiamarsi Vignali o Bartolomei l’avversario di turno, ma fa poca differenza: da quella parte la Massese ha fatto il bello e il cattivo tempo. Dalla fascia mancina, e non è un caso, sono arrivate le azioni più pericolose ospiti.

(ROCCHI 5.5) – Venticinque minuti di punta al fianco di Sartori, ha una voglia matta di bucare la rete che spaccherebbe il mondo. Dalla sua ha che gli arrivano pochi palloni giocabili, senza contare che è bravo anche Della Maggiora ad anticiparlo in un’occasione potenzialmente pericolosa. Si impegna e lotta, ma brancola nel buio.

LAURENTI 6.5 – Prelibatezza per palati fini il lancio sul filo del fuorigioco che manda Piras dritto in porta nell’occasione del pareggio. Da seconda punta al posto di Cubillos dopo l’uscita di Braiati fa vedere le cose migliori, benché più volte maltrattato da un Milianti spesso al limite dell’agonismo. Mette altre due volte Marongiu davanti a Sannino, cerca anche la soluzione personale con un paio di conclusioni. Quando Sassarini lo accentra perde un po’ della sua proverbiale brillantezza. Ma è tra i migliori di giornata.

BRAIATI NG – Lussazione anteriore completa dell’articolazione scapolo-omerale di sinistra (la stessa già martoriata ai tempi del Pisa, per capirci), e riposizionata ad arte manualmente dal medico dei biancazzurri sul campo tra le grida di dolore del capitano dei biancazzurri. Era passato da poco il quindicesimo. Diagnosi impietosa e uscita dal campo inevitabile. Potrebbe miracolosamente farcela per la gara contro la Pavullese. Prima del cambio ha il tempo di salvare quasi miracolosamente su Bartolomei.

(MASSACCESI 5) – Prima centrale di centrocampo al posto di Braiati, poi a fare l’ala destra senza averne né il dinamismo, né la tecnica. Fa fatica, è evidente, si impegna ma sono più i palloni che lascia agli avversari e i contrasti che. perde di quelli da cui ne esce vincitore. Ma la sua è una giornataccia che divide equamente con Sassarini.

DEL MASTIO 6.5 – Un peperino che ringhia e morde costantemente le caviglie degli avversari, per nulla intimorito dall’esperienza di Biagini e Ceciarini. Corre, pressa, lotta, fa di tutto pur di divincolarsi dalle strette maglie apuane. Non gli si può chiedere anche di aprire sempre il compasso alla perfezione. Tra i piu’ positivi.

PIRAS 5.5 – Scappa a Bugliani che lo tiene colpevolmente in gioco nell’azione del pari, l’unica di un certo rilievo dei biancazzurri in tutto il primo tempo. Al pari di Laurenti, i difensori ospiti non fanno i complimenti quando si tratta di accarezzargli la caviglia con i tacchetti e lui, che già ha dovuto dare i conti in settimana con un disossamento peroneale, inevitabilmente ne risente, limitando il proprio raggio d’azione. Nella ripresa, poi, scompare del tutto dal campo.

CUBILLOS 7 – Il migliore in campo in assoluto. Sassarini capisce che, dopo l’uscita di Braiati, la squadra ha bisogno di una guida carismatica e, come successo a Bagnolo, è il tosco-colombiano l’unico a potersi far carico dei propri compagni. Gioca alla Pirlo andando a prender palla addirittura davanti alla difesa e aiutando, fin dove possibile, l’imbarazzante retroguardia biancazzurra. Inizia seconda punta, all’occorrenza va a fare il playmaker basso e finisce con il chiudere da centrocampista vicino a Del Mastio ma con compiti di suggeritore per Rocchi e Sartori. Mette Marongiu a tu per tu con Sannino a fine primo tempo, ma il nostro numero nove sbaglia clamorosamente. E’ tra i pochi a dare l’impressione di crederci fino in fondo.

MARONGIU 5 – Sassarini, dopo Bagnolo, decide di affidargli la maglia da titolare anche in questo delicatissimo match ma, ancora una volta, Ale sbaglia partita. Clamoroso il gol che si mangia a fine primo tempo su millimetrica compassata di “Cubo”, in ritardo su cross di Laurenti altrettanto invitante, prima di perdersi, costantemente, tra Milianti e Della Maggiora. Gli arrivano pochissimi palloni, vero, ma lui non sa sfruttarli a dovere.

(SARTORI 6) – Impatto positivissimo sulla sfida. Da un suo corner corto battuto in gran fretta, nasce l’azione del 2 a 3 che riapre i giochi. Corre come un dannato, deciso a far la guerra anche da solo contro l’arcigina retroguardia ospite. La sua generosità meriterebbe indubbiamente maggiore considerazione.

SASSARINI 5 – L’uscita di Braiati scombina i suoi piani. Ha ragione lui fino al gol di Piras poi, anche il timoniere dei biancazzurri perde la bussola. Riesce difficile capire il motivo per cui decida di accentrare Laurenti e mettere Massaccesi in fascia, altrettanto arretrare e di così tanti metri Cubillos a prescindere dalle difficoltà della coppia centrale di difesa. A proposito: così fuori di testa arretrare Piras terzino, spostare Rizzo a destra e mettere Cintoi al fianco di Calistri con Marcolini, magari, più a suo agio in mezzo al campo dando una chance prima a Sartori in fascia? Cambia troppo la disposizione degli uomini in campo ogni domenica e la confusione tattica che ne deriva è, inevitabilmente, anche colpa sua. Perché non è vero che in D tutti i giocatori possono fare tutti i ruoli. Vince contro le squadre deboli, stecca contro le squadre forti sbagliando l’approccio all’incontro e non è la prima volta che capita.

MASSESE
Sannino 6; Bugliani 6 (dal 35′ s.t. Fatale NG), Milianti 6.5, Della Maggiora 7, Zambarda 7; Ceciarini 6.5, Biagini 7; Bartolomei 6.5, Vignali 7 (dal 33′ s.t. Lombardi 6.5), D. Vita 6 (dal 1′ s.t. Tozzi 6.5); Taddeucci 6. All.: F. Tazzioli 7.

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