IL PUNTO SULLE VICENDE DELLA SPAL1907: AI CREDITORI VENTI GIORNI DI TEMPO PER VALUTARE LA PROPOSTA DI CONCORDATO

Mentre la S.P.A.L. della gestione Colombarini-Mattioli muove i primi e incoraggianti passi della sua storia, continua al tribunale di Ferrara la vicenda della Spal1907 di Cesare Butelli: il procedimento fallimentare aperto a febbraio 2012 infatti è ancora in corso e non vedrà svolte significative prima della metà del mese di agosto. L’udienza riguardante la proposta di concordato presentata dall’ex presidente ai creditori si è conclusa con un ulteriore rinvio di venti giorni: in questo lasso di tempo i creditori dovranno comunicare se intendono accettare o meno il piano di rientro messo sul tavolo da Butelli. Nel caso non dovessero comunicare alcunché, varrà la regola del silenzio-assenso.

Di certo la situazione non sembra affatto sorridere all’ex presidente visto che le più recenti disposizioni in materia di concordati impone l’accettazione della proposta da parte del 60% dei creditori. E a pesare sul parere degli stessi creditori vi è la dettagliata relazione sui conti della società presentata dal commissario giudiziale Paolo Montanari che ha quantificato in quasi sette milioni di euro la voragine di debiti creata dalla vecchia Spal1907. Nella relazione di Montanari sono contenute forti perplessità sulla proposta di concordato messa a punto dai legali di Butelli, che prevede la restituzione completa delle somme entro l’anno 2028 facendo leva sugli ormai famigerati proventi dell’energia prodotto dal parco fotovoltaico di Casaglia. In particolare la restituzione avverrebbe attraverso la divisione dei creditori in tre fasce, due di privilegiati e una di chirografari. La prima – che vanta crediti per 1,7 milioni di euro – verrebbe saldata entro l’anno 2015, la seconda entro il 2026 (ballano ben 3,7 milioni) e la terza (crediti per 1,4 milioni) entro il 2028. Montanari ha sottolineato “fondati rischi nella riscossione degli importi ritraibili dal contratto fotovoltaico, sia per la fragilità patrimoniale delle società del contratto, sia per quella del gruppo Turra. Il tutto senza aver considerato l’alea implicita in un piano di incassi e pagamenti che si sviluppa lungo diciotto anni, tale da lasciar presagire il cambiamento di molte variabili”.

C’è poi un ulteriore aspetto sottolineato dal commissario ad alimentare le possibilità di un verdetto negativo per Butelli: Montanari ha infatti evidenziato come vi sia stato un passaggio di denaro (all’incirca 1,8 milioni di euro) tra le casse della Spal1907 e altre società facenti capo all’ex presidente nel mese di gennaio 2011. Prelievi non permessi dai vincoli di legge, “dapprima parzialmente giustificati da fatture di società di Butelli – si legge nella relazione – e  successivamente interamente annullate da note di credito”. Possibile quindi si possa aprire un’ulteriore filone sul fronte giudiziario: già nel settembre 2012 erano trapelate voci non confermate di un’indagine della procura di Ferrara sui conti della Spal 1907 (https://archivio.lospallino.com/varie/item/3185). In conclusione il commissario ha fatto notare come “in caso di declaratoria di fallimento, saranno potenzialmente esperibili le seguenti azioni: il recupero delle somme prelevate dall’amministratore Butelli (pari a 1.837.000 euro) mediante l’azione sociale di responsabilità esercitata dal curatore e un’azione revocatoria della voltura del contratto che deve ritenersi ancora esperibile in caso di conversione della procedura concorsuale minore in fallimento”. La parola spetta quindi ai creditori: nel caso opponessero il proprio rifiuto alla proposta di concordato si procederebbe con la nomina di un curatore fallimentare per trovare soluzioni alternative. In tal caso la parte di crediti già saldata dovrebbe essere restituita. 

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