LA S.P.A.L. BALLA CON CAPELLUPO: UNA PRODEZZA DEL CENTROCAMPISTA VALE LA VITTORIA CONTRO L’IMOLESE

IMOLESE – S.P.A.L. 0-1 (pt 0-1)

IMOLESE (352):  Staniscia (dal 1′ s.t. Cordisco), Poggi (dal 1′ s.t. Catalano), Bunda Balu (dal 1′ s.t. Stanzani), Balestra (dal 21′ s.t.‘ Serafini), Bevoni (dal 1′ s.t. Antoniacci), Ramoz (dal 1′ s.t. Battistini), Santandrea (dal 1′ s.t. Casolini), Ragazzini T. (dal 1′ s.t. Ragazzini), Tedeschi (dal 1′ s.t. Burnelli, Mordini (dal 31′ s.t.‘ Carapia). A disp.: Casella. All.: F. Farneti. 

S.P.A.L. (442): De Marco (dal 1′ s.t.‘ Coletta); Rosseti, Braiati, Silvestri, Cenerini; Pandiani, Landi (dal 1′ s.t. Banzato), Capellupo (dal 18′ s.t. Montorsi), Di Quinzio; Varricchio, Cozzolino (dal 1′ s.t. Vita). A disp.: Paloni, Fantoni, Lazzari. All.: L. Rossi.

ARBITRO: Colinucci di Cesena (Assistenti: Biasini e Roncarati).
MARCATORI: 44′ p.t. Capellupo (S).
NOTE: serata tipicamente estiva, terreno di gioco in discrete condizioni, temperatura elevata, spettatori circa 250. Angoli 4 a 2 per l’Imolese. Recupero 0′ p.t. e 0′ s.t.

IMOLA (BO) – Tutto il resto è noia. Oddio, a dire il vero non è che i novanta minuti di Imolese-S.P.A.L. siano stati una gioia per gli occhi, ma al tre di agosto, con più di trenta gradi, non è che ci si potesse aspettare molto di più dai ragazzi di biancazzurro vestiti di Leo Rossi. La notizia è già questa: la S.P.A.L. sfoggia la nuova maglia, quella classica, a strisce verticali strette. L’inizio fa ben sperare, almeno all’ingresso delle due squadre sul manto erboso del “Romeo Galli”, splendido impianto che farà da cornice alla serie D della neopromossa compagine bolognese del presidente Lorenzo Spagnoli  (sì, proprio quello della prima edizione del reality show “Campioni – Il Sogno”). Forse con lui in campo si sarebbero potute vivere più emozioni, perché il match stenta a decollare: i rossoblu cercano di fare la partita e in realtà ci riescono pure, perché la manovra della S.P.A.L. è imballata, con Capellupo e Landi poco lucidi in mezzo al campo nel momento di far girare la squadra. Di Quinzio sulla sinistra non brilla e sente la mancanza di Fantoni alle sue spalle nel 442 disegnato da Rossi. Stesso modulo delle due vittorie precedenti in questo sereno precampionato e stessi interpreti, o quasi: l’unico cambio riguarda proprio Fantoni, assente annunciato causa affaticamento muscolare. In campo, al suo posto, Edoardo Braiati al centro della difesa, con Cenerini dirottato sulla corsia di sinistra in una posizione che non è proprio nelle sue corde. L’Imolese tenta subito di fare la voce grossa davanti ai circa 250 spettatori accorsi per godersi lo spettacolo, ma il problema è che la maggior parte dei palloni passa per i piedi di Ramoz, esterno sinistro interessante ma troppo molle in zona gol. Risultato: De Marco inoperoso, tanto che avrebbe potuto persino andare al bar dello stadio a prendersi un caffè. E il collega avversario, Staniscia, avrebbe potuto raggiungerlo per fargli compagnia, perché per vedere la S.P.A.L. minacciosa nella metà campo avversaria bisogna arrivare addirittura al 33’ quando Varricchio non arriva per un soffio con la testa su un bel cross dalla destra di Pandiani, motorino instancabile sulla fascia. Lo zero a zero sembra l’unico risultato possibile al fischio di fine primo tempo, perché ancora il capitano cerca il gol d’autore con un tocco morbido dal limite, senza però riuscire a strappare applausi. Invece arriva Capellupo a rompere gli equilibri: sinistro da sedici metri, parabola fantastica che scende dolcemente alle spalle di Staniscia e tocca solamente il nylon della rete. Una vera e propria botta di vita in un primo tempo da sbadigli.

Che sia l’inizio della vera partita? Purtroppo no. L’Imolese cambia tanto all’intervallo per permettere a tutti i suoi effettivi di mettere minuti nelle gambe, mentre Leo Rossi cerca velocità con gli ingressi di Vita al posto di Cozzolino e Banzato per Landi. Si passa al 4411 con Pandiani alle spalle di Varricchio, l’unico a creare un minimo grattacapo alla difesa di casa al 59’, ma la sua girata in piena area sbatte sui guantoni del nuovo entrato Cordisco. Banzato cerca la gloria personale e la trova se il suo intento è ricevere le urla di rimprovero di Rossi per la buona occasione sprecata. S.P.A.L. imballata quando deve pungere, più ordinata nelle retrovie, e la porta resta imbattuta grazie al miracolo in uscita di Coletta su Burnelli a dieci giri di lancette dalla fine. Il bicchiere? È mezzo pieno, e se per una volta non si è visto spettacolo fa lo stesso, le grandi squadre possono vincere anche con il cinismo.

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TOP&FLOP DI IMOLESE-S.P.A.L.

TOP

Pandiani: Tra i biancazzurri è quello che sembra avere più benzina nelle gambe. Nel primo tempo la S.P.A.L. cerca di sfondare soprattutto con lui a destra, nella ripresa mister Rossi gli chiede invece di sdoppiarsi, davanti al fianco di Varricchio e in fase difensiva a pressare sul centrocampista avversario più arretrato.

Silvestri: Ottima prova del nuovo centrale di difesa spallino. Sempre attento e in posizione, dimostra anche buona personalità con il pallone tra i piedi quando si tratta di dover impostare. Può rappresentare una risorsa anche sulle conclusioni dalla distanza.

Coletta: Merita una menzione il portiere ex Chievo. Inoperoso per tutto il secondo tempo, compie un autentica prodezza in uscita bassa su Burnelli nell’unica occasione avuta dagli ospiti nella ripresa.

FLOP

Di Quinzio: L’ottima tecnica c’è, ma il numero dieci biancazurro è parso un po’ ai margini della manovra, più del solito. Nella ripresa mister Rossi cerca di rivitalizzarlo cambiandogli posizione, ma la mossa non sortisce alcun effetto.

Varricchio: Per il bomber spallino poche occasioni per mostrare quello che è il pezzo forte del suo repertorio, ovvero la freddezza negli sedici metri. E’ anche l’unico ammonito dell’incontro, segno di un leggero nervosismo non frequente nelle amichevoli d’agosto. 

Montorsi: Pochi minuti in campo per il giovane centrocampista scuola Bologna, che non riesce ad entrare adeguatamente in partita e si vede solo in occasione di una punizione dal limite dell’area finita di poco a lato. Può fare di più, Rossi lo aspetta.

Al servizio ha contribuito Alessio Maini.

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