Under 21 è qui la festa? Il Kaos porta a casa la Supercoppa

KAOS FUTSAL–ASTI: 4-3  (p.t. 1-0)

KAOS FUTSAL: Juninho, Petriglieri Cesare, Fadiga, Lucchese, Poltronieri, Molinari, Hamadi, Petriglieri Francesco, Zannoni, Signorini, Timm, Failla. All. Andrejic.
ASD ASTI CALCIO 5:
Casassa, Di Venanzio, Parauds, Nargi, Caria, Catalano, Morellato, De Oliveira, Fazio, Braga, Ortalda, Poppa, Foglietti. All. Patané.

MARCATORI: 17’53’’ p.t. Petriglieri (K), 55’’ s.t. Braga (A), 9’42’’s.t. F.Petriglieri (K), 9’53’’ s.t. Morellato (A), 11’18’’ s.t. F.Petriglieri (K), 13’45’’ s.t. Braga (A) e 19’20’’ s.t. F.Petriglieri (K).

AMMONITI: Braga(A), C.Petriglieri(K), Caria (A) e Ortalda(A).
ARBITRI: Di Guilmi di Vasto e De Candia di Molfetta.
CRONO: Stellati di Ancona.
NOTE: PalaBoschetto esaurito, 500 spettatori circa, presenti sugli spalti anche patron Calzolari, il presidente Barbi, l’allenatore della prima squadra Capurso e il ct della Nazionale Under 21.

FERRARA – Avevano promesso spettacolo ed è stato uno show entusiasmante. Avevano promesso una battaglia senza esclusione di colpi ed è stata una vera e propria guerra all’ultimo sangue. Le due squadre in campo oggi pomeriggio al PalaBoschetto hanno regalato una performance indimenticabile al pubblico numerosissimo accorso per il primo match ufficiale della stagione.

Da una parte il Kaos, campione d’Italia in carica e detentore del trofeo, dall’altra l’Asti, vincitore della Coppa Italia ed eliminato proprio dal Kaos nei playoff per la corsa allo scudetto dell’anno scorso. Sono le due realtà più forti al momento del calcio a 5 Under 21 e sono consapevoli di questo, ma oggi pomeriggio la squadra di Andrejic ha dimostrarto quel qualcosa in più che l’ha portata a raggiungere il gradino più alto del podio. Uno scontro davvero brillante, equilibrato, che ha emozionato i tifosi dei neri e anche il gruppo nutrito di sostenitori dell’Asti accorsi al PalaBoschetto per incitare la squadra di Patané.

Si diceva che la Supercoppa di oggi non era alla fine così importante, era meglio iniziare al massimo il campionato, però nessuno lo pensava veramente e, già prima del fischio d’inizio, l’atmosfera sugli spalti e sul campo, mentre i giocatori terminavano il riscaldamento, si arroventava sempre di più.IMG_0307 Petriglieri migliore in campo

Avendo vinto lo scudetto il Kaos parte col vantaggio del fattore campo, ma l’Asti non è apparso nemmeno per un istante intimidito dai cori e dal tifo dei seguaci di Fadiga e compagni.

Alle ore 18 in pacca si comincia: e che inizio col botto! La partita inizia subito ad altissima intensità ed entrambe le squadre partono in quarta, mettendo in difficoltà gli spettatori nel seguire azioni spettacolari che si susseguono a grande velocità. E’ Tuli, uno dei prestiti dalla prima squadra assieme a Juninho, Failla e Zannoni, il primo che mette la tremarella alla difesa avversaria, mostrando subito le proprie qualità e impegnando Casassa fin dall’inizio. Ma l’Asti non vuole farsi sottomettere dai padroni di casa e ci pensa il solito De Oliveira, punta di diamante del gruppo di Patané, a ricambiare lo sfavore, facendo sbiancare Juninho con una cannonata che sfiora il secondo palo. Appena tre minuti e questa volta il palo dell’estremo difensore dei neri viene beccato in pieno da Caria. Il nervosismo cresce: in campo i giocatori non si risparmiano sui falli e sugli spalti i tifosi non si trattengono dal lamentarsi con i direttori di gioco. La tensione c’è, è tanta e si può tagliare con un coltello. La pressione dell’Asti si intensifica sempre di più e la porta di Juninho viene presa sotto assedio, costretto asalvataggi continui sui tentativi di De Oliveira e di Fazio. In questo inizio partita l’Asti sembra dominare, ma ci pensano capitan Fadiga e l’ottimo Tuli con due velenose conclusioni a dare uno scossone ai propri compagni. Al nono minuto il Kaos si guadagna una punizione: batte Molinari sul secondo palo ma la palla va a spegnersi fuori dal campo. A questo punto Tuli, il migliore dei suoi, carica i tifosi estensi con delle giocate da vero fuoriclasse: recupera le palle in difesa, macina chilometri a centrocampo e si trova spesso a tu per tu con Casassa. Adesso la situazione è ribaltata ed è la squadra di Andrejic che impone il proprio gioco agli avversari. A 10 minuti dall’avvio di gara, la prima occasione clamorosa per i padroni di casa: Fadiga partorisce un cross al bacio per Tuli che per un soffio non riesce ad agganciare la sfera. Nonostante il momento un po’ sottotono dei suoi, De Oliveira è incontenibile e non dà tregua alla difesa del Kaos. Al 15’ arriva anche la prima grande occasione per l’Asti: Braga scambia con Ortalda che costringe Juninho a realizzare la prima grande parata della partita, ma il portiere dei neri stringe i denti e salva i suoi con un ottimo intervento. IMG_0368 Barbi Andrejic CalzolariSubito dopo è Casassa che stupisce il pubblico con una prodezza, parando una silurata di Failla su cross di Zannoni. Quando mancano poco più di due minuti alla fine del primo tempo arriva il vantaggio del Kaos: tiro libero per i neri in seguito ai cinque falli commessi dagli avversari, Francesco Petriglieri sblocca il risultato al  17’. I padroni di casa, caricati dal gol del numero 9, terminano i primi venti minuti di gioco in attacco, sfiorando il doppio vantaggio con un’occasione di Failla partita da contropiede. Il secondo tempo inizia con l’Asti che proprio non ci sta a perdere e il momento di gloria del Kaos dura ben poco: a 55 secondi dalla ripresa Caria pennella un cross perfetto e a Braga basta una spintarella di incoraggiamento per accompagnare la palla in rete alle spalle di Juninho. L’Asti ci crede e al 4’ minuto De Oliveira scambia con Caria che sfiora il secondo palo con un potentissimo tiro rasoterra. Dall’altra parte, i campioni d’Italia in carica vogliono portarsela a casa a tutti i costi questa coppa, e Failla impegna Casassa con un gran tiro sull’angolino sinistro. Il numero 14 del Kaos è inarrestabile: sforna palle gol una dopo l’altra ma non riesce a regalare il vantaggio ai suoi compagni. Al 9’ traversa clamorosa di Cesare Petriglieri che fa sobbalzare il pubblico sugli spalti. La partita ora diventa equilibrata ed entrambe le squadre lottano per portare a casa il risultato prima dei supplementari. Al 9’ minuto Francesco Petriglieri firma con una doppietta il vantaggio dei suoi, ma passa appena una manciata di secondi e Modellato pareggia i conti. Il PalaBoschetto si surriscalda. L’Asti tiene duro e Braga arriva da solo davanti a Juninho che però risponde presente e salva in calcio d’angolo. All’11’ ci pensa ancora Francesco Petriglieri a dare speranza alla squadra di casa e con una bomba che lima il parquet della palestra segna il 3 a 2. Quando mancano poco più di sei minuti alla fine l’Asti taglia le gambe un’altra volta a Fadiga e compagni: è il solito Braga che non sbaglia e conclude a pennello un suggerimento di Caria. Polemiche da parte dei giocatori del Kaos in questa occasione, per la presenza di un loro giocatore a terra durante l’esecuzione del gol del pareggio avversario.

Questo episodio scuote i giocatori di Andrejic che, con quel tocco di rabbia che può fare la differenza, sfruttano gli ultimi minuti a disposizione per tradurre in campo quello che è il loro cavallo di battaglia: la mentalità vincente. Ecco quindi che i neri si guadagnano un altro tiro libero per 5 falli subiti e il solito Francesco Petriglieri, con una lucidità e freddezza più uniche che rare con 40 minuti nelle gambe, cala il poker e regala la Supercoppa ai suoi compagni, a coronamento di una prestazione impeccabile.

IMG_0337 premiazione

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