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Dopo la grande vittoria in casa della capolista abbiamo sentito le impressioni del coach sull’andamento del match e sulla prestazione dei suoi protagonisti. Ecco le parole di Furlani, che si gode i meritati due punti in vista della partita casalinga contro Agrigento.

Dopo la sconfitta contro Omegna aveva chiesto ai suoi giocatori di tirare fuori gli attributi. È soddisfatto della risposta avuta?
“Andiamo per gradi, non ho mai fatto una richiesta del genere. Ho solo detto che la squadra doveva liberarsi da alcune paure. Questo perché le partite affrontate contro Matera e Omegna con troppe pressioni avevano portato a giocare in modo contratto soprattutto a livello difensivo. La conseguenza è stata anche che Omegna, contro di noi, ha giocato una grande pallacanestro. C’è però anche da sottolineare che Omegna, in questa giornata, ha dato 30 punti proprio a Matera e questo rivaluta in positivo la nostra sconfitta, che a noi ha consegnato molte incertezze ma che a posteriori va considerata anche frutto dei meriti di Omegna. La vittoria di oggi ci permette di ritrovare fiducia e un pizzico di serenità. Perché noi sapevamo benissimo che questa parte iniziale del campionato sarebbe stata molto difficile visto che stiamo incontrando tutte le “big” e riuscire a fare punti è doppiamente importante. Anche perché i nostri rookie americani devono fare un corso intensivo di pallacanestro europea. In conclusione questa vittoria fa morale, ma non dobbiamo perdere di vista il fatto che il tour de force non è ancora finito e fra cinque giorni ci attende una partita altrettanto importante”.

Una partita così dispendiosa dal punto di vista atletico può influire negativamente in vista della partita di giovedì?
“Dobbiamo lavorare bene nei giorni che ci separano da giovedì. Abbiamo sempre detto che una delle nostre forze è la profondità della panchina e, a maggior ragione, questo elemento ci deve aiutare in questa circostanza. Già nella partita di questa sera abbiamo potuto trarre dei vantaggi, visto che nell’overtime ben quattro titolari avversari sono dovuti uscire dal campo per aver commesso cinque falli, mentre aver giostrato correttamente le rotazioni ci ha permesso di limitare i danni con solo due dei nostri nelle stesse condizioni”.

Tornando alla bella vittoria odierna, dobbiamo dire che l’andamento è stato un po’ strano: i primi due quarti sono stati dominati da Ferrara, mentre c’è stato un calo nella seconda parte.
“Nei primi due quarti siamo stati praticamente perfetti. Poi loro hanno aumentato l’intensità, ma siamo sempre riusciti a tenerli a distanza di 9-10 punti. La loro rimonta si è concretizzata a causa di un episodio quantomeno discutibile, ovvero è stato fischiato un fallo tecnico a Benfatto. Lì abbiamo perso il vantaggio e il feeling con la partita. Poi, fortunatamente, siamo riusciti a gestire il momento di difficoltà e poi i supplementari ce li siamo giocati”.

Con un Infanti decisamente sopra le righe.
“È stato bravissimo in senso assoluto, ma non dimentichiamoci che ha sbagliato un tiro libero che poteva costarci la vittoria. In quel frangente ha permesso alla squadra avversaria di poter fare un canestro facile da due punti: se avesse realizzato il secondo libero avremmo potuto arginarli commettendo fallo. Quindi bravo, bravo, bravo. Peccato per quel piccolo neo che macchia un po’ la prestazione. Poi nel finale è venuta fuori l’esperienza di Benfatto e Ferri che con i tiri liberi ci hanno permesso di acquisire quel vantaggio che ci ha fatto poi vincere”.

Della prova di Casadei è soddisfatto?
“Ha fatto i primi due quarti da giocatore che io conosco, da leader. Poi ha pagato un po’ la stanchezza e ha perso un po’ di smalto. Ha fatto cose importanti negli ultimi minuti, come lo sfondamento subìto da Amoroso, e nell’ultimo supplementare si è comportato giocando con grande saggezza. Ha avuto alcune difficoltà a livello offensivo ma ha distribuito assist e fatto alcune buone giocate. Dobbiamo dargli più continuità e lui deve rispondere dando più continuità al suo gioco.

Bene anche Benfatto, che ha giocato malgrado l’infortunio.
“Benfatto abbiamo provato a buttarlo dentro e ha risposto molto bene. Quindi lo abbiamo lasciato lì! Forse lo abbiamo spremuto un po’ troppo, ma quando ti stai giocando i due punti l’adrenalina cancella il dolore. Speriamo di non aver pregiudicato la sua condizione atletica in vista di giovedì considerando che i tre giorni di avvicinamento possono aiutarlo a recuperare”.



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