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A meno di quarantotto ore dal termine del calciomercato, il presidente Mattioli e il direttore sportivo Vagnati sono impegnati nella ricerca delle pedine giuste per completare la campagna di rafforzamento avviata già a dicembre. Nonostante gli innesti operati finora (Berretti, Lebran, Giani, Tessari, Falomi, Sereni) abbiano dimostrato di poter effettivamente dare più garanzie a Gadda, la società vorrebbe garantirsi un’ulteriore pizzico di qualità – magari a centrocampo – per lanciarsi in piena tranquillità nella volata per la Lega Pro unica. L’obiettivo non è facile, soprattutto perché il mercato nelle giornate finali si fa sempre più confuso, tra le mille proposte che arrivano sulle scrivanie dei direttori sportivi. Affari conclusi in fretta e senza la possibilità di essere ponderati attentamente di norma fanno le fortune solo dei procuratori. Di sicuro si sa che diversi nomi sono stati, o sono tuttora, al vaglio dei dirigenti biancazzurri.

Sembra evidente che eventuali operazioni poggeranno su due presupposti basilari: il primo riguarda le preoccupazioni sulle condizioni di Matteo Paro. Il centrocampista ex Juventus si è infortunato al polpaccio nella gara contro la Torres, proprio in un momento in cui appariva in netta crescita fisica e di prestazioni. Nella migliore delle ipotesi ne avrà per una ventina di giorni, motivo per cui un sostituto farebbe comodo, a maggior ragione visti i fondamentali impegni che attendono la Spal nel prossimo mese. Il secondo presupposto riguarda Raffaele D’Orsi: come noto, il difensore non rientra più nei piani biancazzurri e può esclusivamente fare ritorno a Pavia per via dei due tesseramenti già effettuati quest’anno. Motivo per cui il filo diretto tra estensi e ticinesi rimane caldissimo.

Proprio da Pavia potrebbe giungere Carlo Alberto Calvetti, giovanissimo centrocampista centrale di scuola Hellas Verona, in seguito acquistato dal Milan. Il ragazzo, classe 1994, potrebbe costituire la giusta contropartita per il ritorno di D’Orsi in biancoblu, soprattutto considerato il poco spazio che sta trovando alla corte di mister Bensi. Ai tempi delle giovanili scaligere veniva considerato una sorta di predestinato, in rossonero ha mostrato colpi molto interessanti nel ruolo di regista. Un’alternativa di maggiore sostanza potrebbe essere costituita da Silvano Raggio Garibaldi, centrocampista nato nel 1989 e cresciuto nel vivaio del Genoa. Qualcuno lo ricorderà protagonista nel centrocampo del Gubbio che vinse il campionato di Prima Divisione nel 2010-2011. Dopo un intero campionato di B con gli umbri, Raggio Garibaldi è tornato alla Virtus Entella, club nel quale aveva mosso i primi passi da calciatore. Anche lui finora ha trovato poco spazio e potrebbe fare al caso della Spal, magari anche in un’ottica di medio termine. A Chiavari c’è anche un altro giocatore che sarebbe stato oggetto di una chiacchierata in chiave Spal. Si tratta di Elia Ballardini, figlio d’arte (il padre Davide è l’attuale allenatore del Bologna) di ruolo difensore centrale che all’occorrenza sa anche giocare da mediano. Nato nel 1991, Ballardini ha vissuto i suoi momenti migliori a Bellaria prima di avviare un percorso che lo ha portato a Carrara, Andria e Cesena. Quest’anno per lui una sola presenza col club ligure in Prima Divisione.

 



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