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“La nebbia? Va beh, sono di Milano, sono abituato”. È un Oscar Brevi rilassato quello che si è presentato nella sala stampa del Centro di Addestramento di via Copparo alla vigilia di Forlì-SPAL. Più rilassato di quanto si potesse credere, visto che in settimana si è reso necessario un confronto tra il tecnico e la dirigenza, soprattutto alla luce delle dichiarazioni post-partita di domenica scorsa rese da Walter Mattioli e Francesco Colombarini. Interpellato sull’argomento, Brevi ha come al solito scelto con cura le parole, dribblando eventuali polemiche: “Penso sia tutto nell’ordine naturale delle cose. È giusto ogni tanto confrontarsi con dirigenti e proprietà allo scopo di migliorare le cose, sempre col massimo rispetto reciproco. Il colloquio di questa settimana è stato fatto risaltare di più dalla stampa, ma ci siamo parlati spesso anche nei mesi scorsi, c’è nulla di strano in questo”.

Per il resto Brevi sceglie di tenere un profilo basso anche nei confronti delle polemiche che ormai da settimane gli piovono addosso da parte dei tifosi sul tema del gioco non certo esaltante della SPAL: “Le critiche fanno parte di questo lavoro ed è giusto accettarle, anche se alcune le posso condividere ed altre un po’ meno. Ma per me non sono un problema. Sarei più preoccupato se le critiche arrivassero assieme a una classifica diversa. Quando la squadra è in linea con le aspettative fissate, io mi ritengo soddisfatto. Attualmente, per dirla tutta, stiamo anche andando oltre le aspettative iniziali. Però è giusto pensare di poter fare ancora di più, migliorare il gioco e la classifica: lavoriamo ogni giorno per far sì che questo accada”.

Sulla strada verso il miglioramento c’è il Forlì. Una squadra che in casa ha dimostrato di poter creare problemi a tutti: “Sì – ha sottolineato Brevi – il Forlì in casa ha costruito la sua classifica, facendo pochissimi punti fuori. Al Morgagni hanno vinto a parte due occasioni in cui hanno pareggiato. Sicuramente sarà una gara in cui loro ci aspetteranno per provare a ripartire, perché davanti giocano spesso con attaccanti veloci. Dobbiamo essere bravi ed equilibrati nella gestione durante tutta la partita”.

A prescindere da come finirà a Forlì, il campionato è ormai giunto a più di un terzo del suo calendario, eppure la classifica rimane corta. Secondo il tecnico biancazzurro le prossime partite saranno decisive per capire quali potranno essere le squadre in grado di contendersi le posizioni di vertice nella parte finale della stagione: “Finora abbiamo visto molto equilibrio, ma credo che qualche squadra abbia qualcosa in più rispetto alle altre. Penso che le partite prima della sosta delineeranno ancora di più le forze del girone. Anche perché dopo inizia un mese molto particolare in cui bisogna essere bravi a gestire tante situazioni che si possono creare, non solo alla SPAL. Qualche problematica il mercato la crea. Dobbiamo poi tenere conto del fatto che il girone di ritorno storicamente è sempre molto più difficile. Alcune squadre che ora giocano più propositive e senza paura, inizieranno a fare dei calcoli ed a giocare diversamente. Una volta passata la fase centrale, tra febbraio e marzo vedremo una volata finale, e chi avrà più qualità e fisico avrà le migliori possibilità di arrivare in fondo”. Una volata a cui la SPAL può ambire? Secondo Brevi la risposta è sì: “In questo momento possiamo esserci anche noi. Ad oggi è giusto crederci, poi bisogna verificare tante situazioni e fare il massimo sempre. Le partite che mancano da qui alla sosta natalizia saranno gare importanti che ci daranno indicazioni in tal senso”.



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